"Stripped" non è soltanto il capolavoro dell'album che la contiene, ma bensì il capolavoro della loro carriera nella decade del periodo '80.

La traccia numero 7 di "Black Celebration" è un davvero un gioiello. Il brano ha una musicalità che sa d'epico, un arrangiamento piuttosto cupo, un testo onirico e un'atmosfera fumosa e claustrofobica. Leggendone superficialmente il testo potrebbe sembrare una classica bella canzone d'amore, ma in realtà è un inno anti-materialistico, un inno a ciò che è vero e pulito in un mondo dedito al materialismo.
Il senso di estraniazione dalla realtà è molto forte. Chi parla chiede all'amata di scappare con sè in un mondo lontano dalla civiltà odierna, un mondo che in realtà, probabilmente, è soltanto il frutto della propria immaginazione. Emblematica, su questo discorso, la frase del ritornello della canzone: "Lascia che ti veda nuda fino all'osso" frase recitata in un contesto-immaginario composto da immense praterie, alberi, fiumi e tutto ciò che concerne la natura e le sue meraviglie, e che inevitabilmente richiama i fasti biblici del Giardino dell'Eden alludendo alla purezza, l'innocenza, il benessere, la pace e qualunque cosa faccia parte dell'integrità morale e l'appagamento dell'animo.

Musicalmente, il brano, come di tradizione nella band, è arrangiato con la musica elettronica, il quale aiuta a conferire un'atmosfera molto suggestiva. Il pezzo è ricco di synths analogici e suoni di marchio industriale che contribuiscono nel dare al pezzo un senso di cappa claustrofobica, descrivendone quindi il malessere metropolitano.

Se tutt'oggi è uno dei brani più apprezzati dai fans e non a caso i Depeche Mode la inseriscono nella scaletta della seconda tranche del Touring the Angel un motivo ci sarà. La versione live riproposta nell'ultimo tour è stupefacente. L'introduzione è una vera e propria "messa" musicale. Il campionamento di un'accensione di automobile e il suo motore pulsante angoscioso aprono il pezzo, dei cupi accordi discendenti eseguiti e semplificati da una linea di synth nerissima si impongono per poi accompagnare una melodia epica, sontuosa e malinconica. Pubblico in visibilio in un contesto d'alchimia spirituale con la band, fino a quando Dave Gahan non spezzerà l'eterea introduzione recitando le prime parole del brano...

Come with me
Into the trees...

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