Nati dalle ceneri della metalcore band My Sweet Nightmare, i Desource dopo essersi confrontati live con nomi noti della scena alternative nazionale (The Secret, Locked In...) e aver ricevuto ottimi feedbacks da due noti produttori come Greg Haver (Bullet For My Valentine) e Joe Barresi (Tool, Parkway Drive) arrivano al tanto atteso debutto discografico.

Dimenticatevi quanto questi giovani musicisti suonavano nel precedente gruppo innanzitutto: qui del metalcore non c'è nemmeno l'ombra. Bene, e allora di che si tratta? Trattasi di un lavoro dai mille volti e non sto scherzando: un pregio dei Desource è sicuramente l'avere buon gusto in chiave melodica, cosa che ha permesso loro di strutturare trame sonore molto varie tra di loro e dal retrogusto fortemente rock.

Il rock per l'appunto: uno degli elementi presenti nel loro DNA. Proseguendo con l'ascolto si nota poi quanto la tendenza odierna di spostarsi verso lidi progressive abbia influenzato anche loro, sfoggiando tempi dispari e soluzioni intricatissime dove la sola velocità d'esecuzione ha reso possibile l'inserimento di parti cantate in quello che può essere tranquillamente definito caos. Caos che spesso e volentieri si ha l'abitudine di accostare al termine math, genere che i Desource devono conoscere in parte e che quindi è stato solamente accennato di tanto in tanto con qualche toccata e fuga all'interno della tracklist.

E il caro buon vecchio metalcore?! Sparito dicevamo, per dare spazio a qualcosa di molto più simile all'hardcore new school (vedi The Ghost Inside), con liriche costantemente spinte al limite e la cui unica nota stonata è rappresentata (in poche occasioni bisogna ammetterlo) da un cantato melodico che poco ha a che fare con le linee guida di questo "Dirty Happiness". In conclusione fa sempre molto piacere trovarsi di fronte a giovani musicisti così ben preparati tecnicamente, segno che da qualche anno a questa parte anche l'Italia si è saputa portare sui livelli di nazioni ben più note per le proprie scene musicali. Supportare please.

Elenco e tracce

01   Intro (01:20)

02   Therealone (07:05)

03   This Plague Called Love (02:51)

04   Betray (04:07)

05   Your Perfect Day (03:52)

06   Echoes From the Inside (Instrumental) (02:12)

07   Silence (The Shape of the End) (03:33)

08   Deliver Me From Myself (07:40)

09   God Loves, Man Kills (04:42)

10   Mirror's Chest (05:21)

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