Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend Verschwende Deine Jugend...

Ripetilo cinquanta volte di fila al giorno, ogni giorno, così riuscirai a penetrare la vera essenza dei d.a.f. così lessi da qualche parte, chissà dove, chissà scritto da chi...pura verità comunque, questi due signori con un sequencer, una batteria e la voce di Gabi facevano il culo a centinaia di fighetti con le chitarre ed effetti pirotecnici vari sparati a mille, anche quando il loro suono pare alleggerirsi rispetto a quando "tutto andava bene", si lavora ancora per sottrazione, spuntano secchi e seducenti frammenti melodici svolazzanti, i volti madidi di sudore sono ancora lì, scultorei, "muscoli", danze marziali, decadenza mitteleuropea, anfetamine tagliate male.

"El Que", appiccicosa come il miele, colonna sonora per cocktail party danzanti sulla spiaggia a base di mojito corretto cianuro, decorato da sgargianti ombrellini colorati, ed è subito "amore a prima vista", è subito una colossale "scopata sott'acqua" tra vorticosi e minimali guizzi melodiosi in sospensione aerea.

"hai deciso cosa metterti stasera?" che cazzo pretendi, sto sequencer continua il suo macinare ipnotico-ossessivo-compulsivo, i beat randellano squadrati e lisci come lastre marmoree perfettamente intagliate, la voce declamante pare quasi arringare una folla pronta ad un linciaggio, Gabi Delgado è l' Alan Vega teutonico, chi aveva capito che cazzo volesse dire punk aveva rottamato le chitarre e comprato un synth di quarta mano, ed i cosidetti punk inorridivano e ti boicottavano i concerti, che cazzo pretendo? "l' assoluto controllo del corpo" nessun "giocattolo d' oro"..."io voglio"...

"Spreca la tua giovinezza" assumi il controllo, consumati, immolati, oro e amore, che sia il più sordido possibile..."raggiungi le stelle".

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