Recentemente mi capita di arrivare ad ascoltare dischi nelle maniere più inconsuete; non abitando più in Italia da un paio d'anni, per tenermi aggiornato su cosa capita devo avere molta pazienza e tempo per scoprire cosa bolle nel cosiddetto underground.
A questo cd, il classico prodotto do it yourself, 80 copie di tiratura, una Polaroid come copertina - sono arrivato attraverso questo blog.
Venendo alla musica, trattasi di tre (lunghe) traccie per una trentina di minuti abbondanti. Diversi strati di suono - suoni lunghi, dilatati, ipnotici... -
sono stati filtrati attraverso l'uso di pedali e microfoni. Ne esce fuori un'esperienza straniante, niente melodia o ritmo al quale l'orecchio
possa cercare di appigliarsi, quanto piuttosto un flusso di suono continuo, a metà strada fra la colonna sonora di un sogno e inquieti paesaggi metropolitani.
Sarà banale, ma in un film di ambientazione noir-fantascientifica queste sonorità non sarebbero affatto fuori luogo
La cosa più strana è che la musica riesce ad essere al tempo stesso glaciale e fredda, d'altra parte anche la ragione sociale in tedesco suggerisce latitudini nordiche... quanto avvolgente e soffice.Considerando che il tutto - dimenticavo: questa è una one man band - è stato assemblato durante un pomeriggio di scazzo, ci si domanda quale potrebbe essere il risultato avendo più mezzi e maggiore tempo a disposizione, dal momento che consapevolezza e personalità ci sono.
Uno di quei felici casi in cui la musica riesce a dare forma a paesaggi immaginari.
Elenco e tracce
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