Non ci sono recensioni di "Asylum" su DeBaser? Presto, prima che qualcuno mi preceda!

Siamo nel 2010, due anni dopo quel mezzo passo di quell'"Indestructible" che aveva diviso i fan come Mosè con le acque del Mar Rosso. Una parte dei fan è rimasta a dir poco delusa e sconcertata dalla piattezza e ripetitività dell'album; una seconda parte, invece, ha continuato ad amarli come se nulla fosse. Io non sono un fan di questa band, ma anche se lo fossi, l'album mi farebbe cagare lo stesso.

Insomma, i nostri erano chiamati a produrre un album degno di tal nome, possibilimente senza riciclarsi come hanno fatto con il precedente full-lenght. E nell'agosto 2010 esce questo "Asylum", anticipato dai singoli Another Way To Die e Asylum. E posso dire che, quando li ho sentiti, sono rimasto colpito. Mi sono detto: alè, questa è la volta che si riprendono!

Effettivamente, qui siamo anni luce al di sopra di "Indestructible": certo, non c'è stata tutta sta grande evoluzione sonora, però quest'album ha qualcosa di oscuro, di particolare, che "Indestructible" non ha. Non so di cosa si tratti, sta di fatto che le atmosfere del nuovo album mi piacciono; è più oscuro, più ruvido, più arrabbiato del precedente.

"Asylum" è diviso musicalmente in due parti: le prime 6 canzoni (esclusa l'intro) sono le migliori del lotto, sono quelle che lasciano di più il segno; tra tutte, spiccano in positivo l'oscura title-track, la ruvida Warrior, e Never Again, quest'ultima anche grazie a un testo anti-nazista anche abbastanza esplicito. Carina anche Another Way To Die, con le sue atmosfere in crescendo; ascoltabile The Infection. Interessanti le chitarre di The Animal, che creano un sound molto dark e particolare. E fin qui, tutto bene...

Dalla traccia 8, però, l'album si perde in una serie di riempitivi perfettamente evitabili. Per esempio la banale Crucified, o la soddisfacente ma non eccezionale Serpentine; una pecca può essere rappresentata dalla molta (troppa) somiglianza dei ritornelli. Molto bella My Child, con un testo drammatico, semplice e diretto; anonime Sacrifice e Innocence, che, malgrado abbiano le potenzialità per crescere ed esplodere, sembrano non decollare mai. Non male la traccia bonus, una cover degli U2, I Still Haven't Found What I'm Looking For, che ci mostra quale potrebbe essere il futuro sonoro della band, in caso decidessero di ammobidirsi un po'.

Insomma, malgrado due o tre tracce riuscite male o riempitive, "Asylum" non è affatto un brutto album. Certo, verso la fine può diventare noioso, soprattutto per l'ascoltatore occasionale; ma non raggiungerà mai i livelli di piattezza di "Indestructible". Un ascolto godibile; niente di epico, ma nemmeno niente di orribile. Un passo positivo per una band che, nel 2008, ha rischiato (e non poco) di perdersi.

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