Ciao sono di nuovo The Alexander e sono qui per scrivere una nuova recensione, però stavolta non sui Motley, ma su un' altra grande band che purtroppo ha avuto meno popolarità di altre band definite come classiche, ma comunque non a pochi piacevano, per la loro grande musica, per i loro grandi dischi anche se pochi, quelli buoni intendo per chi ama l'epoca stupenda degli anni ottanta. I Dokken hanno sempre avuto un grandissimo punto di forza vale a dire il loro vocalist il mitico Don Dokken che stupiva sempre di più con la sua grandissima voce incantevole e trascinante, che faceva commuovere e scatenare a seconda del brano, inoltre alla chitarra troviamo il grandissimo Lynch non più oramai e altri due musicisti non  da poco al basso e alla batteria, ma passiamo alla recensione.

Il Disco si apre con il brano che piu' di tutti preferisco, Unchain The Night che oltre ad essere suonato divinamente, ti trasporta in viaggi mentali differenti da persona a persona, il secondo è The Hunter altro buon brano non tanto differente come melodia dal primo ma nulla di particolare, ma comunque gradevole, poi arriva la terza, l'unica e inimitabile In My Dreams che non è solo bellissima, ma oserei dire stupenda, fantastica, insomma un capolavoro, forse i signori in questione stavano davvero sognando quando hanno scritto questo brano, complimenti.

Il quarto brano è la piacevole Sleepin' Away per gli amanti delle ballate, la quinta canzone è la potente Lightining Strikes Again che a mio parere è un brano che si distoglie dalle caratteristiche melodiche dei Dokken , perchè si presenta come un brano puramente Heavy Metal, veramente notevole, passiamo poi alla sesta traccia, la faraonica It' s Not Love che a sentirla mi fa venire i brividi per la melodia e tutto, insomma un grandissimo brano, il settimo brano Jaded Heart rispecchia il loro stile anni ottanta, l'ottavo invece è molto semplice e per niente innovativo Don' t Lie To Me, poi invece ritornano sui loro passi dopo un piccolo passo falso ma comunque buono, con Will The Sunrise brano davvero bello con un ritornello quasi simile ai migliori Spandau Ballet, anche se il loro genere non centra nulla con i Dokken, ma comunque è molto bello come riescano a far incrociare molti suoni per un'unica epoca che bella come gli anni ottanta non tornerà. L'ultimo brano è un 'altro pezzo Heavy Metal che sorprende l'ascoltatore per la velocità difficilmente riscontrabile nei Dokken.

Per chiudere in bellezza, esprimo un mio pensiero su questo album davvero bello se non il migliore dei Dokken anni ottanta, diciamo dei tempi migliori, un disco assolutamente da avere per gli amanti del genere Hard Rock e Hair metal cosi definito anche se stupidamente secondo me, perchè questo è puro e semplicissimo Hard rock suonato divinamente da quattro grandi musicisti davvero abili, da avere assolutamente anche per chi non ha mai esplorato suoni del genere, ascoltatevelo e poi valuterete.

Un saluto di nuovo da The Alexander. 

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