Il concerto Blues per meccaniche industriali di recupero nel revival automobilistico del delta suonato dai seguaci dello sconosciuto Reverend Blind. Il martellamento stomp è stato adattato ai tempi desertici con l'utilizzo di cartoni della pizza, pezzi di lavatrici e bidoni della spazzatura, attraverso rapide accelerazioni-decelerazioni in parchi divertimento arrugginiti con evidente finalità denigratorie verso personaggi del calibro Robert Johnson (qui costretto in molti brani a ritornare dall'aldilà ed a farsi una bella lampada di radiazioni nocive nel deserto di Jornada del Muerto), Mississippi Fred McDowell (ridicolizzato in molti brani da esagerati slide metallici e paranoie motoristiche con compulsive urla nel Bullhorn alternate a preistoriche pennate blues e segni sull'asfalto), Van Vliet (a bagno nell'olio da motore e costretto a prestare la sua lead guitar per oscuri riti blues dell'Arizona) e anche Beck (che stava ipnotizzato ore ad ascoltarli per farsi invano rapire dalla diddlybow trance suonata con i pezzi di ricambio del Ford F-series).


"What We Do?" E' stato trascinare la musica sacra americana in una brutta ma rapidissima avventura autostradale per condurla nel retro di uno squallido posto di rifornimento in mezzo al nulla e, nella adiacente officina, consegnarla agli infami meccanici punk Bob Log III e Thermos, i quali l'hanno trasformata in un terribile siluro custom dotato degli scarti dell'annuale asta di beneficienza dell'YMCA. Dopo averla resa irriconoscibile è stata alimentata con sapienti dosi di Eddie "One String Jones" suonato attraverso l'impianto audio di qualche baracca per clandestini nel New Mexico meridionale. Ma appena dopo il primo esito discografico di "Chunckled and Muddled" essa (la musica blues così elaborata) era già evidentemente pronta per sprigionare il clangore metallico oltre i limiti di velocità delle memorabili fughe attraverso la frontiera con una biro piantata nello stereo sulle immonde frequenze di  "Trudge", "Freeloader", "Nichel", "Some". 


Questi infami suoni sono statI impressi su nastro con tecnologie a basso costo in Arizona, una strana mattina del 1996. Si è trattato del solito irresponsabile ed immorale slancio giovanile americano? O è solamente la perniciosa abitudine del recensore che sceglie solo musica di merda?Non siamo forse innanzi all'ennesima vendetta per cento anni di scazzo blues subito ed ingoiato controvoglia?
Comunque il primo ordigno nucleare ha acceso il cielo del Nuovo Messico all'alba del 16 Luglio 1945, abbastanza distante, disse lo Stato Maggiore, da grandi citta, come Tucson. 


Un metallico blues di paura.

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