Cari lettori di DeBaser la mia assenza si è fatta sentire?? (Risposta generale: "No!") Anche se non vi piace risentire Kissarmy che ogni tanto se ne esce con le sue recensioni sappiate che dovrete sopportarlo ancora per un pò XD!!
Oggi il sottoscritto DeRecensisce un disco favoloso, ma che dico favoloso, stupefacente: "Inhuman Rampage" dio quei mostri sacri dei Dragonforse che già da due o tre anni si stanno ritagliando una grossissima fetta di adepti del power metallo, sempre più fans accorrono ai loro concerti e sempre di più ne apprezza la loro tecnica e i loro stile. Ora basta VIA ALLA RECENSIONE!!!!!!!!!!
Il disco del quintetto si apre con "Through Fire and Flames", canzone dall'alto tasso di violenza nel suonare gli strumenti e con un alto tasso di tecnica specialmente nei chitarristi: Herman Li e Sam Totman che in tutti i dischi hanno fatto (3) hanno saputo deliziare benissimo tutti gli apprendisti chitarristi del mondo e non. La prima traccia è aggressiva, riff potenti, voce acuta che si adatta benissimo alla musica power metal del gruppo, la batteria è aggressiva ma anche molto tecnica, per non parlare poi della tastiera. Bisogna però fare una parentesi sui chitaristi: questi due giovanotti, perchè sicuramente non avranno più di 30 anni, stanno rivoluzionando a tal punto il mondo della chitarra che Yngwie Malmsteen ha dichiarato questo: "Herman Li è un ottimo giovane e sicuramente in un prossimo G3 gli cederò il mio posto"(?)
Passiamo alla seconda song che è "Revolution Deathsquad", parte subito aggresiva con un riff di palm muting delle due chitarre che ha influenze dell'estremo oriente (Cina) come d'altronde tutti i soli di Herman Li (non per niente viene da Honk hong). La canzone poi si sviluppa benissimo, forse è un po' troppo lunga e bisognava accorciarla ma va bene così.
La terza track è a mio parere una delle più brutte del disco "Storming the Burning Fields", è molto power metal ma è troppo lunga e un non power metalller potrebbe stufarsi moltissimo all'ascoilto di questa canzone. A questo punto bisogna fare una piccolissima parentesi sul disco. Prima della registrazione questo disco avrebbe dovuto prendere il nome di "Supersonic Firestorm", il disco precedento del quintetto si chiamava "Sonic Firestorm". E voi lettori potreste dire? "Bè che c'è di male?". C'è di male che se voi sentite prima del disco in questione, il disco precedente, i riff ma sopratutto i soli di Herman Li sono completamente uguali se non molto simili. Il giocattolino degli assoli sembra essersi rotto e con esso anche il meccanismo dei nuovi riff del nuovo disco. Tuttavia continuo ad ascoltare questo disco che ora sta attraversando il suo "periodo più brutto" perchè con "Operation Ground and Pound" i Dragonforce toccano il fondo, non tanto per la canzone in sè per sè, quanto per la ripetizione di quest'ultima, pare sia stata rubata al loro primo disco (anche s enon mi ricordo il nome della canzone a cui fa riferimento).
La quinta traccia è "Body Breakdown", gli ingredienti vincenti per questa canzone sono i potenti soli e la voceche ha un ruolo predominante su tutta la song. Anche "Body Breakdown" ha qualcosa di già sentito ed è proprio questo che penalizza i nostri britannici. La traccia sette non smentisce nessuno perchè i Dragonforce fanno del loro meglio "Cry for Eterity" è una canzone veramente piena di emozioni e stupefacente, scritta dal secondo chitarrista Sam Totman può vantare di avere i soli di chitarra più beli di tutto il disco. Passiamo oltre e immergiamoci nuovamente nel mondo dei Dragonforce con la canozne chiamata "The Flame of Youth", scritta, invece, dal primo chitarrista Herman Li, anche questa song è bella, ma che dico bella stupenda però ils olo ricorda vagamente quello di "Black Winter Night" che fa parte del loro primo disco. E con l'ottava traccia "Trail of Broken Hearts" si chiude uno dei dischi più belli del 2006, ricco di emozioni, di tecnica e di simpatia, come d'altronde l'ottava canzone che è veramente bella e che è ricca ad ogni riff di un'emozione nuova.
Speriamo che i Dragonforce dopo questo disco maturino e cambino non genere ma almeno il "settaggio" delle canzoni perchè se fanno un altro disco quguale a questo sarà sicuramente acclamato ma potrebbe anche cadere nella banalità
Un saluto da Kissarmy!
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