La perfezione.
Un gruppo che ha tutto. Armonia, tecnica, potenza, sinfonia. Perfetto in ogni minimo particolare.
Suonano un genere tutto loro. Li identificano semplicemente come un gruppo prog metal. No signori! I funambolici Symphony X sono prog metal. Questi 5 grandi musicisti vanno oltre qualsiasi frontiera musicale, uniscono più generi, creano melodie inconcepibili, regalano emozioni.
James Labrie, con una voce melodica (non la solita voce da “castrato”..attenzione!), lirica, che riesce ad esplodere nei momenti clou.
Un chitarrista di origini italiane, John Petrucci, fra i migliori al mondo, che genera con la sua Ibanez assoli sinfonici, melodie al di fuori del comune. Un uomo che potrebbe suonare qualsiasi genere musicale.
Kevin Moore (ormai ex tastierista dei DT), con una velocità fuori dal comune, sempre assodata all’armonia che regna sovrana nel sound della band.
L’uomo – piovra, Mike Portnoy, da molti considerato il miglior batterista al mondo, per pochi (Mikkey Dee lo considera un segaiolo..vabbè) solo un batterista tecnico (poveri illusi). Dal suo cilindro tira fuori, controtempi irripetibili e drums soli fantastici, con un potenza inaudita!
E cosa dire di John Myung? Il suo Yamaha a 6 corde, viene travolto da un “tapping” unico al mondo. Per il suo modo di suonare ricorda il defunto Pastorius.

Ora ritorniamo a noi (l’entusiasmo a volte gioca brutti scherzi…:o). “Image and Words” è l’album secondo me più bello della band. E’ un gradino più alto dello schizofrenico “Awake” e del devastante “Six degresse of inner turbolence”. Nel disco è presente il pezzo pregiato della discografia del gruppo. “Metropolis – part 1° < the miracle and the slepper >” con i suoi 9min è passa di pura follia. Portonoy orchestra controtempi mai fuori luogo; Petrucci inventa insieme a Moore; Labrie incanta e Myung esegue linee di basso (linee?diciamo che c’è un sali e scendi sulle 6 corde pauroso…) mai viste e sentite.
Come dimenticare la magica “Another day”, eseguita con la partecipazione di uno dei più bravi sassofonisti al mondo, Jay Beckenstein? “Take the time “ dove Portnoy più volte avrà rotto le bacchette nel idearla e (ri)provarla. In questo pezzo è presente un frase in italiano (“ora che ho perso la vista, ci vedo di più!”), forse (non è sicuro) detta da Petrucci. Il nostro chitarrista “italiano” , compie gli sfracelli nella traccia di apertura, “Pull me under”,song con uno dei ritornelli più belli cantati da Labrie.
Semplicemente stupenda “Under the glass moon”.

Ma parliamoci chiaro. Questo cd è semplicemente stupendo. Pezzi armonici, melodici, che pian piano accelerano sempre di più per sfociare in potenza e velocità da capogiro, sono dei veri toccasana per qualsiasi timpano.
I Dream Theater sono considerati il miglior gruppo tecnico al mondo. D’accordo. Senza dubbi. Ma questi extra-terrestri, non hanno solo tecnica. Hanno tutto quello che un musicista possa e debba avere. Sono la perfezione…Attenzione quindi a criticarli, solo perché molti pensano che un gruppo tecnico sia insipido ed effimero.
Nel pianeta Dream Theater non esiste nulla di tutto ciò; il feeling, la creatività,la conoscenza musicale, che ha questa band, è invidiata da tutti. Ascoltare per credere…e per andare nel paradiso musicale…

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