Attenzione: nessun essere umano al mondo è degno di discutere, trattare, giudicare, commentare nonché recensire questo disco, ma io infrango questo comandamento, poi giustamente finirò all'inferno dove il diavolo m'infilerà la forca su per il culo facendomi bruciare sulle fiamme. È davvero un piacere lasciarsi trasportare dalla magia di questo quinto album dei Dream Theater, abbandonarsi a quella magnifica alternanza di riff tranquilli e melodici e da altri più agressivi ma mai pesanti. Solitamente il quintetto americano (Images & Words a parte) ci ha abituati ad album composti da canzoni orecchiabili e da altre noiose, ma questo disco - tranne "Beyond This Life" - si lascia scorrere dall'inizio alla fine. Anche sul piano tecnico i cinque musicisti hanno dato veramente il massimo. Da sottolineare l'entrata di Jordan Rudess alle tastiere, che rende maggiormente importante questo strumento. Inoltre il cd è coronato pure dall'esistenza di una storia straordinaria: due fratelli gemelli chiamati The Miracle e The Sleeper sono innamorati di una donna: Victoria. The Miracle è un uomo benestante che è riuscito a crearsi una vita mentre The Sleeper si concede alla droga e ai giochi d'azzardo. Inizialmente Victoria s'innamora di The Miracle ma in un momento successivo capisce che ama l'altro fratello. Proprio per questo motivo The Miracle ucciderà The Sleeper e Victoria, facendo insabbiare il caso, in quanto coperto dai soldi. Victoria si reincarnerà in Nicholas, e quest'ultimo dovrà capire le sue origini. Data quindi l'enormità di questa vicenda vorrei eseguire parallelamente alla mia solita analisi tecnica/strumentale/melodica, un'accurata descrizione dei testi, canzone per canzone.
Tutto ha inizio con "Regression"; dopo una parte parlata nasce la canzone con una melodia calma e pacifica. Nicholas è dall'ipnoterapista il quale lo aiuta a interpretare i sogni strani che fin da piccolo aveva. "Overture 1928" è un breve pezzo strumentale abbastanza tranquillo che riprende varie parti del disco. Si prosegue con "Strange Deja Vu", canzone che non a tutti piace ma personalmente trovo il finale stupendo. Per quanto riguarda il testo vengono descritte le strane sensazioni di Nicholas, che cerca di interpretarle avendo ricordi molto sfuocati. Continuiamo a rilassarci con "Through My Words" accompagnata dal piano di Rudess. Nicholas capisce che il suo destino è legato a quello di Victoria, questo pezzo funge quindi da introduzione a "Fatal Tragedy" dove il nostro protagonista incontra una persona anziana che gli racconta la tragedia consumatasi lì, nel 1928. Nicholas vorrebbe sapere ancora qualcosa ma il vecchio gli dice: "scoprirai la verità sfogliando i tuoi giorni futuri". La canzone ha un inizio placato ma poi s'accende. Una volta finito il cantato finalmente partono le sborate d'alta classe: Petrucci e Rudess danno libero sfoggio alla loro abilità. Oltre ogni limite pure la parte di "Portnoy". "Beyond This Life" è l'unica song noiosa di questo album. Si dimostra più interessante il testo dove qualche mass media sembra riferire il delitto del '28, ma la cronaca è girata secondo la volontà di The Miracle: egli infatti funge da semplice testimone sostenendo che sia stato The Sleeper a uccidere Victoria prima di togliersi la vita. Si recupera la melodia di "Through My Words" ma arricchita da più strumenti, per farne una ballad molto commovente: "Through Her Eyes". Ora Nicholas riflette su ciò che è successo finora, recandosi al cimitero trova la lapide di Victoria. Siamo giunti a "Home", canzone dal riff orientale molto suggestivo. A questo punto le profezie dettate dall'Antico Testamento potranno realizzarsi nel Vangelo. C'è infatti un riferimento a Metropolis pt. 1: "ricordo che mi è stato detto che c'è un amore che nasce per ognuno che ne muore". Procede poi "Dance For Eternity", un altro pezzo strumentale. Molto incazzato, tecnico e scialoso, probabilmente il più originale da loro mai composto. Vertiginosi il keyboard solo in stile jazz e il bass solo di Myung. Un numero di Rudess da pianista sull'oceano apre la pacifica "One Last Time". Il testo scritto da Labrie narra che Nicholas continua a indagare su questa storia, domandandosi se era stata Victoria a mandare via The Miracle. "The Spirit Carries On"; un'altra stupenda ballata, non posso fare a meno di piangere come un bambino ogni volta che la odo. Toccante pure il testo nel quale si riflette sulla possibilità che la propria anima continui a vivere nell'aldilà. Si conclude con "Finally Free" che sarebbe un po' il succo della vicenda. Infatti ci viene esposta la tragedia, cioè il duplice omicidio di The Miracle. Egli ha inserito un appunto nella tasca di The Sleeper, poi ha assassinato pure Victoria. La traccia appare piuttosto triste, fa crollare il morale davvero. Ma ciò che contribuisce a renderla angosciante sono gli effetti a metà canzone: le parole malvagie di The Miracle, le grida disperate di Victoria e gli spari. Questi ultimi due pezzi ci aiutano a riflettere sulle cazzate che abbiamo commesso nella nostra vita.
Accantoniamo un momento la loro famigerata, indiscussa e straesaltata tecnica. I Dream Theater hanno la straordinaria capacità di influire sui sentimenti dell'ascoltatore. Ci si commuove di fronte a struggenti ballate come "Trough Her Eyes" e "The Spirit Carries On". Si prova un senso di desolazione e tristezza ascoltando "Finally Free" e con "Dance For Eternity" possiamo "scialarci". Pur non simpatizzando per Jordan Rudess mi tocca ammettere che in questo disco ha compiuto un ottimo lavoro. Insomma Metropolis 2 mi (anzi ci) ha offerto tantissime emozioni e personalmente dopo infiniti ascolti non mi ha ancora per niente stancato. Coinvolge pure la storia di Victoria che rimarrà per sempre scolpita nei nostri cuori.
Ringrazio Suengiu per l'apporto datomi alla sezione riguardante i testi.
Forse un po' lunga ma ne valeva certamente la pena. In due parole: I MIGLIORI.

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