Caratteristica dei Duran Duran delle ultime due decadi è quella di ispirarsi agli album composti negli anni '80 e '90, e se questo orientamento ha dato ottimi frutti con Paper Gods del 2015 ispirato a Notorious del 1986 e All You Need Is Now del 2010 è venuto fuori direttamente dal 1982 e dal capolavoro Rio questa Danse Macabre mi preoccupa sia perché ispirata a Medazzaland del 1997 e sia perché mi sembra un pezzo distante dal loro stile.

Notizie positive invece sono il ritorno del chitarrista Andy Taylor, la conferma del genio Nile Rodgers e di qualche partecipazione curiosa e "ruffiana" coma quella della bassista dei Måneskin.

L'album che vedrà la luce il prossimo 27 ottobre prevede 3 inediti 3 loro cover e 7 altre cover.

Speriamo bene anche se questa Danse Macabre è distante anni luce ad esempio dell'ultima Invisible.

Elenco e tracce

01   Super Lonely Freak (04:28)

02   Nightboat (04:23)

03   Black Moonlight (03:07)

04   Love Voudou (04:29)

05   Bury A Friend (03:05)

06   Paint It Black (02:38)

07   Supernature (03:45)

08   Danse Macabre (04:22)

09   Secret Oktober 31st (04:23)

10   Ghost Town (03:00)

11   Spellbound (03:28)

12   Psycho Killer (04:28)

13   Confession In The Afterlife (04:36)

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Altre recensioni

Di  Palau

 Il fuoco che alimenta la loro arte è ben lontano dallo spegnersi a tutto vantaggio delle fanzine in giro per il mondo.

 Un album che scorre piacevolmente e che si ascolta con interesse, ben suonato, arrangiato con dovizia di particolari, cantato con professionalità.