Noi che amiamo la muffa sui panini delle fiere paesane, l'odore rancido delle cantine e del whiskey andato a male, noi avevamo apprezzato il carissimo "Vampire Circus" degli Earthride. Non ci avevano dato nulla di nuovo, sempre il solito puzzolente doom d'annata, ma a noi andava bene così. In fin dei conti andava bene anche a loro. Ma a ripensarci bene anche il primo grido, "Taming Of The Demons" non era poi così malaccio, sgraziato quanto serve per essere apprezzato.
E poi? Cinque anni di silenzio dal già citato VC, prima di tornare nel luglio del 2010 con questo "Something Wicked", che come ci si poteva attendere non cambia di una virgola il putridume partorito dal combo a stelle e striscie. Si può dire invece che cambia il risultato, perchè il terzo lavoro in studio degli Earthride è probabilmente il meno convincente della loro carriera.
A guidare la band c'è sempre Dave Sherman, consumato frequentatore dei peggiori miasmi doom. Basta ricordare la sua presenza nei seminali Spirit Caravan di Wino Weinrich (e colgo l'occasione per segnalare il loro "Jug Fulla Sun"), perla da riscoprire di un genere che spesso ha visto "perduti" lavori fondamentali.
Perchè Sherman e soci non hanno saputo continuare sulla falsariga precedente? Perchè "Something Wicked" suona come il figlio "moscio" dei due album che lo hanno preceduto? Difficile dare una risposta esaustiva, ma i segnali che ci lanciano gli Earthride non sono dei più confortanti. Il platter in questione si salva per il rotto della cuffia: poche idee, echi di "già sentito", e l'insinuante sensazione di pezzi costruiti quasi per "inerzia" più che per il reale passaggio attraverso un songwriting "sentito". Basterebbe fare l'esempio delle prime due tracce: nulla che possa soltanto smuovere l'attenzione dell'ascoltatore. "Make Up Your Mind" e "Destruction Song" cambiano il tiro: il ritmo si fa più serrato, il riffing è più vario, ma soprattutto le linee vocali di Sherman sono decisamente più azzeccate. Stesso discorso anche per l'accoppiata conclusiva "Supernatural Illusion" e "Force Fed Fear", quest'ultima con un intro simil "seventies" che non dispiace. Nel mezzo ben poco da segnalare: tutti pezzi ben costruiti ma che restano nell'anonimato, che non trasmettono ciò che dovrebbero.
Cugini imbarbariti dei Saint Vitus, gli Earthride di "Something Wicked" hanno compiuto un passo indietro evidente. Non che sia un lavoro classificabile semplicemente come "brutto", ma di certo ci sono pochi di quegli spunti e di quella qualità compositiva che i due lavori precedenti ci avevano consegnato. Semplice manierismo? Da un genere per "pochi" e da una band ancor più di nicchia si spera che ci si tenga alla larga da errori di quel tipo...
1. "Something Wicked" (5:32)
2. "Hacksaw Eyeball" (5:27)
3. "Make Up Your Mind" (4:55)
4. "Destruction Song" (4:14)
5. "Zodiac" (5:53)
6. "Watch The Children Play" (6:37)
7. "Grip The Wheel" (4:40)
8. "Supernatural Illusion" (6:29)
9. "Force Fed Fear" (8:33)
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