Alla domanda "qual'è il fumetto più spassoso, erotico, volgare, politicamente scorretto, allucinante, grezzo, misogino, anarchico, deficiente, divertente, demenziale, emancipato e assurdo degli anni '80?". La risposta non può che essere che una: Édika, un nome, una garanzia.
Édouard Karali, in arte Édika è uno degli fumettisti francesi più spericolati che io abbia mai letto. I suoi racconti brevi (fulminanti!) di poche pagine, abbozzati con tratti decisi, direttamente a penna (senza matita!) su foglio bianco sono quanto di più "libero" e fantasioso si possa leggere nell'ambito dei "fumetto contemporaneo" e sono stati raccolti qui, in questo libro (primo di una lunga serie) quelli del periodo relativo al vecchio TOTEM - ormai defunto. Come mettere assieme la genialità di Helzapoppin, il sesso esagerato dei film di Russ Mayer, il ritmo schizofrenico del primo Almodovar e le trovate comiche dei Monty Python, il tutto reso a fumetti - oggi!
L'Universo di Edika è popolato di personaggi e situazioni che definire assurde è dire poco.
IN PRIMIS tutto ruota attorno a una famiglia impossibile: padre (sicuramente lui stesso, auto caricaturato, pigro, vizioso, depravato, taccagno, vigliacco, erotomane e chi più ne ha più ne metta), una moglie (casalinga, sessualmente insaziabile, brutta, stressata, rompipalle ecc), due figli -un maschio e una femmina (peggio dei genitori) e il cane Clarkghiebol, vera mascotte della serie che racchiude in sè i vizi peggiori dell'intera famiglia.
Con le sue storielle che partono da un semplice dettaglio insignificante di vita quotidiana (un televisore che fa le bizze, un sogno, un rumore di lavandino che gocciola, un water intasato o altro) Edika parte a razzo, senza uno straccio di sceneggiatura, raccontando tutta una serie di gags a catena, che si montano vicendevolmente fino a catapultarci in mondi lontanissimi, senza senso compiuto ma dove l'unico filo che accomuna le scene è il testo, la storia, la gags... per il resto Edika se ne fotte di bellezza, coerenza, stile, logica: l'unica padrona è la gag. E vi assicuro che si piange dalle risate!
Le sue scenette includono quasi sempre una ninfomane procace, un prete sadico, poliziotti depravati, vecchi erotomani, vecchi ricconi nani e impotenti (ehm... niente battutacce filo-governative, eh?) e situazioni paradossali al limite dell'assurdo. Lo stesso autore, ad esempio, in più di un'occasione, chiede una mano al lettore per aiutarlo a trovargli un finale "dignitoso" o riducendo le vignette alla misura di francobolli per poter portare a termine una storia, inserendo un finale improvvisato sul momento.
I racconti scellerati di Edika sono davvero una sferzata di genialità e non-sense davvero unica nel suo genere. Un "contenitore malsano" di tutte le nostre bassezze umane dove il degrado corre sempre sul filo e dove non c'è limite alla cattiveria e a tutte le peggiori brutture dei nostri comportamenti, filtrati da un tratto esilarante e da battute assurde sparate a una velocità impressionante. Una mente fervida, una fantasia travolgente e un tratto sporco e "istintuale" fanno di questo fumetto (quasi introvabile ora) un caposaldo imperdibile di comicità totalmente libera, tagliata su misura per chi ama ridere di tutto e di tutti, in barba a regole, convenzioni e buon gusto.
In tutti questi anni mi son sempre chiesto "ma che fine avrà fatto poi Edika, sara vivo o sarà nella spiaggia nudisti sul litorale di Ostia a vedersi col cannocchiale le tettone rifatte delle sue pin-ip esageratissime al grido di "PERCHE' TANTO ODIO"?! :-)
Spero di ritrovarmelo prima o poi in qualche edicola, come allegato a Sorrisi & Canzoni TV invece di tutte quelle mezze boiate di gadget che ci ammorbano (tra CD, DVD o albi a fumetti sempre uguali, ormai presentati in mille salse diverse). Un autore come Edika andrebbe riscoperto perchè ancora attualissimo... e chi lo trova (magari in qualche bancarella) non se lo lasci sfuggire. Sono arci-sicuro che di cose così se ne leggeranno sempre di meno, in futuro. Aimè.