Sono un mix tra Prodigy, Chemical Brothers e Fatboy Slim su tutti.

 Forse non proprio per tutti gli ascoltatori, adatto soprattutto agli amanti di Prodigy, Chemical Bros, breaks, break beat ed a chi ama nuove sonorità.

Hardknox è un album del 1999 caratterizzato da un mix variegato di breakbeat, nu-metal, rap e techno. L'album ricorda sonorità di Prodigy, Chemical Brothers e Fatboy Slim, risultando interessante per gli amanti dei generi elettronici e sperimentali. Alcune tracce, come "Come In Hard" e "Attitude", emergono per ritmo e originalità, anche se il remix finale è considerato superfluo. Consigliato a chi cerca nuove sonorità e ritmi energici. Ascolta Hardknox e scopri un mix unico di breakbeat e nu-metal!

 «Un volto triste non è altro che un sorriso capovolto, ribalta il pensiero e cambia il mondo intorno a te.»

 «Francesco Farfa esordisce con il botto sfornando un album già molto maturo.»

Human Bridge è il primo album di Francesco Farfa, prodotto con esperienza e maturità. L'album unisce techno Detroit, electro, house e trance, con contaminazioni retrò e atmosfere sperimentali. Le tracce variano dalla minimal house a pezzi più energici e ricchi di synth, mostrando un artista versatile. Un debutto solido che lascia ben sperare per il futuro dell'artista. Ascolta Human Bridge e immergiti in un viaggio eclettico nella musica elettronica.

 "Hold Your Color risulta un album che a differenza di altre produzioni non stanca vista la grande varietà di suoni e ritmiche."

 "La title track ha un ritornello che entra subito in testa e coinvolge, testato in varie serate ed ha sempre funzionato ;)"

L'album 'Hold Your Color' di Pendulum, pubblicato nel 2005, è una produzione riuscita che unisce drum'n'bass, jungle e breakbeat. I singoli come 'Slam' e 'Tarantula' energizzano la pista, mentre tracce come 'Plastic World' e 'Out Here' mostrano la varietà del disco. Il lavoro si distingue per la sua capacità di non stancare e di offrire nuove sfumature ad ogni ascolto, ideale per un vasto pubblico. Ascolta 'Hold Your Color' e lasciati coinvolgere dal suo ritmo unico!

 Odio, cattiveria e odore di zolfo a catinelle.

 Se avete la possibilità andate ad assistere ad uno show dal vivo dei sopra-recensiti perché ne vale davvero la pena.

La recensione di The Fury Of Our Maker’s Hand evidenzia la forza e l’intensità tipiche dei Devildriver, confermate nel loro secondo album. Pur mantenendo il sound aggressivo del debutto, la band introduce leggere aperture melodiche. Il disco è prodotto con cura dalla Roadrunner Records e guidato da Colin Richardson. Canzoni come Hold Back The Days e Pole Horse Apocalypse spiccano in un lavoro molto apprezzato sia dai fan sia dai nuovi ascoltatori, con un consiglio finale di vedere la band dal vivo. Ascolta The Fury Of Our Maker’s Hand e scopri la potenza dei Devildriver!

 "Devildriver equivale all'estremo, death-thrash metal, senza dimenticare un po' di black, un sound caratterizzato da cattiveria e odio allo stato puro."

 "Già dal primo accordo di 'Nothing's Wrong?' si capisce subito che i Coal Chamber sono solo un ricordo."

Il debutto dei Devildriver rappresenta un passo deciso nel death-thrash metal, lontano dai precedenti lavori di Dez Fafara con i Coal Chamber. L'album è caratterizzato da riff potenti, tecnica elevata e un growl intenso. Le tracce si distinguono per energia e cambi di tempo che mantengono alta la tensione senza perdere cattiveria. Nonostante una certa mancanza di originalità, il disco si impone come una piccola perla del metal estremo. Ascolta ora il debutto incendiario di Devildriver e scopri il metal estremo nella sua forma più pura!

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