Quando il gruppo è salito sul palco, di colpo siamo stati scaraventati nel 1980.

 Gli Hiroshima Mon Amour sono gli ultimi esemplari di una razza estinta. Come i dinosauri, appunto.

La recensione celebra il concerto del 2005 degli Hiroshima Mon Amour, evidenziando una perfetta atmosfera anni '80 e una scaletta ricca di influenze new wave, punk e gothic. Il live album "Embryo Tour 2005" conferma la qualità della band e il valore del rock indipendente italiano. Le due cover di Diaframma e The Cure arricchiscono l'esperienza, consolidando la band come un raro esemplare di un'epoca passata. Scopri il fascino vintage degli Hiroshima Mon Amour e lasciati trasportare dalla loro energia live!

 L'ispirazione dei nostri non è venuta mai meno, nemmeno quando si trattava di riempire un lato B.

 Se avete amato i Cure e la new wave degli '80, questo cofanetto non potrà mancare nella vostra collezione.

Il cofanetto 'Join The Dots' raccoglie le B-sides e rarità dei The Cure dal 1978 al 2001, mostrando l'ispirazione costante della band. I primi due cd sono i meglio riusciti, con pezzi suggestivi e una forte identità musicale. La qualità cala negli ultimi due cd segnati da una crisi creativa, ma l'opera rimane un must per i fan e gli appassionati del rock e della new wave. Scopri tutto il valore delle rarità di The Cure con questo cofanetto imperdibile!

 L'importante è avere tra le mani questo prezioso documento storico, nel quale si respira intatta l'atmosfera di quel momento particolare della nostra cultura attraverso i suoni oscuri del post-punk.

 Gli Aus Decline sono stati penalizzati dalla loro scelta di cantare in inglese proprio nel momento storico in cui esplodeva in Italia il 'rock italiano cantato in italiano'.

La raccolta "Retrospettiva 1981-84" degli Aus Decline è un prezioso documento di post-punk italiano anni '80. Nonostante la breve carriera e lo scioglimento precoce, il gruppo si distingue per l'intensità musicale e le atmosfere dark ispirate a band britanniche come Joy Division e The Cure. L'antologia, uscita vent'anni dopo, riunisce tracce in studio e live, mostrando un suono potente e tecnicamente valido, ma penalizzato da fattori storici come la scelta della lingua inglese e la mancanza di un supporto manageriale solido. Ascolta ora l'antologia degli Aus Decline e immergiti nel post-punk italiano degli anni '80!

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