"Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?"

 "Il rimpianto mi assalì come una vampa, mi scavò dal petto il cuore. Ogni fiore buttato, ogni goccia d’amore perduta, volle reclamare il suo canto."

La recensione analizza il libro di Vinicio Capossela come un viaggio alla riscoperta delle radici, della terra e dell'identità in un mondo sempre più globalizzato. Attraverso un linguaggio dialettale e iconografie mitiche, l'autore invita a recuperare il legame con il passato e la cultura contadina. Il testo esplora la nostalgia per un mondo antico e la consapevolezza delle sue contraddizioni, aprendo a una riflessione profonda sul senso di appartenenza e la ricerca di sé stessi. Scopri il mondo antico e profondo di Capossela, un invito a ritrovare te stesso.

 Aah, le vette astratte che può raggiungere l'immaginifica mente dell'uomo!

 Un minuto prima ti dici toh dei figliocci tedeschi dei Pentangle, quello dopo ti sembra di sentire John McLaughlin in uno dei suoi trip indiani, tipo Shakti.

La recensione celebra l'album omonimo dei Bröselmaschine come un affascinante esempio di folk acustico tedesco anni '70, caratterizzato da un mix sorprendente di strumenti esotici e armonie vocali. Il contesto industriale di Duisburgo viene evocato come simbolo di un incontro globale tra culture sonore. Nonostante l'impatto limitato, il lavoro è apprezzato per la sua originalità e spirito visionario, incarnando lo spirito sperimentale e multiculturale del periodo. Ascolta Bröselmaschine e scopri un viaggio acustico tra culture e tempi diversi!

 "Non gli era venuto in mente fino allora di pensare alla letteratura come al miglior giocattolo che si fosse inventato per burlarsi della gente."

 "Troppo cinema, cinema su carta, e non della miglior risma, no di certo. Un prontuario di personaggi fossilizzati, delle funzioni, degli stereotipi."

La recensione analizza Cent'anni di solitudine mettendo in luce la perizia tecnica dell'autore e la sua maestria nel manipolare la letteratura come 'giocattolo'. Pur riconoscendo il valore del romanzo nella letteratura spagnola, emerge una visione di un'opera troppo artificiosa, priva del 'sangue' emotivo desiderato, e caratterizzata da personaggi stereotipati. Nonostante ciò, il libro risulta comunque intrattenente e culturalmente imprescindibile. Scopri se Cent'anni di solitudine fa per te con la nostra recensione approfondita!

 Leggere la prosa de La montagna incantata spesso riporta alla mente... l'immagine di un verme bavoso che si muove... con la caratteristica flemma dei bavosi.

 Il Graal per te è qualcosa d'altro, il senso dell'umano, il suo ideale e la sua consistenza, il suo sogno, forse.

La recensione esplora l'opera "La Montagna Incantata" di Thomas Mann, evidenziandone la prosa lenta e musicale e il ritmo narrativo che riflette la relatività del tempo nel sanatorio svizzero. Il protagonista Hans Castorp si trova immerso in un viaggio che supera le sue aspettative, confrontandosi con la malattia, la morte e ideali umanisti. Il testo invita a una lettura profonda e meditata dell'opera, densa di simbolismi e riflessioni. La guerra incombente chiude il contesto storico del romanzo. Scopri il lento e affascinante viaggio nella Montagna Incantata di Thomas Mann!

 Gli piace esagerare, al signor Hartford, stupire. Stupire è la sua vanità.

 Suona il violino così in fretta solo per farsi vedere, te lo dico io. E intanto balla come uno scemo su quel cazzo di compensato.

La recensione racconta l'album solista Mark Twang di John Hartford con un tono ironico e scherzoso, sottolineando l'eccentricità dell'artista che preferisce cimentarsi da solo con banjo, violino e persino compensato per ritmare. Tra momenti blues, storytelling e brevi intermezzi vocali strani, l'autore ammette la difficoltà di apprezzare pienamente questo lavoro fuori dagli schemi. Scopri la stranezza e il fascino autentico di Mark Twang, l’album solista di John Hartford!

 "Minimalism doesn’t necessarily mean restraint"

 "The whole thing is a pretence, to make music. It’s an act of pretending"

La recensione di Adult Jazz - Gist Is evidenzia un album di raffinata musica d'avanguardia che fonde art pop, free jazz e post rock. Le tracce mostrano cambiamenti continui di strumentazione e melodie, mantenendo la voce come filo conduttore. Il disco gioca sul contrasto tra precisione e improvvisazione, con canzoni che si interrompono improvvisamente senza esplodere. Un lavoro curato nei minimi dettagli, che mira a manipolare le emozioni dell'ascoltatore con forme insolite e atmosfere suggestive. Scopri l'universo sonoro unico di Adult Jazz in Gist Is, un viaggio emozionale tra improvvisazione e precisione.

 Un blues del delta che si traveste da hard rock, che si nasconde dietro l'approccio apparentemente moderno.

 Le voci coraggiose e prorompenti, una femminile blues e rock’n’roll, l’altra maschile che urla e ruggisce come un leone.

Feet Fall Heavy dei Kill It Kid è un album che unisce blues del delta e hard rock con un approccio diretto e senza fronzoli. Il disco, registrato in soli 10 giorni, mette in risalto una batteria potente, chitarre energiche e due voci intense, maschile e femminile. L'album esprime una forte personalità musicale accompagnata da atmosfere crude ma affascinanti, perfetto per chi cerca musica autentica e vibrante. Un lavoro che, nonostante la scarsa notorietà del gruppo, merita attenzione. Scopri l'energia cruda di Kill It Kid con Feet Fall Heavy, ascolta ora!

Utenti simili
tabba46

DeEtà: 6336

cico57

DeRango: 0,27

golotacl

DeEtà: 6337

Angellore

DeRango: 0,00