Ulrich se ne frega dei bellimbusti e degli occhi che bucano lo schermo.

 Psicotico, deprimente e straordinario, Import/Export è un concentrato di due ore e mezzo che scorrono come un soffio, ma che pesano come un macigno.

Import/Export di Ulrich Seidl è un film potente e chirurgico che racconta due storie di solitudine e degrado tra Austria e Ucraina. Il regista mostra i corpi e le vite fragili senza filtri, con un cinismo misantropo e un tocco di humor nero che evitano la compassione, facendo emergere un quadro disincantato e disturbante. Un'opera intensa, psicotica ma imperdibile, che pesa emotivamente e stimola al riflettere profondamente sul sacrificio e l'alienazione. Guarda Import/Export per un viaggio disturbante nel cinema d'autore europeo.

 Avete presente il film più disturbante che abbiate mai visto in vita vostra? Ecco. Dimenticatevelo.

 Ormai è più scioccante assistere alla distruzione del materiale piuttosto che all’assistere ad un’uccisione.

Il Settimo Continente di Michael Haneke è un film straordinario e profondamente disturbante, che usa un approccio minimalista e asettico per raccontare la lenta disintegrazione di una famiglia borghese. Il regista crea una distanza quasi insopportabile tra spettatore e personaggi, provocando uno shock emotivo che persiste ben oltre i titoli di coda. È un’opera inquietante, parte di una trilogia che esplora il male e l’alienazione umana senza filtri emotivi. Un capolavoro che continua a terrorizzare con la sua violenta freddezza. Guarda Il Settimo Continente e scopri l'intensità del cinema di Haneke.

 Kyary Pamyu Pamyu non è una popstar e non è una diva: questa giovincella giapponese è L’ANTICRISTO DELLA CANZONETTA.

 Ti fa venir voglia di saltellare tra fiorellini rossi con un mitra sottobraccio a gridare "Vita, io ti amo"!

Nanda Collection di Kyary Pamyu Pamyu è un album pop giapponese stravagante e grottesco che sfida i canoni tradizionali. Pur senza un talento vocale evidente, Kyary conquista con un mix di suoni elettronici, immagini surreali e un’irriverenza unica. L’album combina musica orecchiabile a elementi caotici e innovativi, risultando in un’esperienza audace e coinvolgente. Nonostante l’apparente follia e stranezza, è un progetto coraggioso e memorabile del 2013. Ascolta Nanda Collection e scopri il pop più folle e originale del 2013!

 Poco ma sicuro, questo è il miglior album noise che abbia mai ascoltato in tutto la mia vita.

 Li Jianhong resta lì in bilico, tra ragione e follia, calmo come un funambolo professionista.

La recensione celebra "Sang Sheng Shi" di Li Jianhong come il miglior album noise mai ascoltato, caratterizzato da un'unica traccia di 50 minuti ricca di improvvisazione e intensità emotiva. L'autore evidenzia la capacità del chitarrista di mantenere viva l'attenzione senza lungaggini, creando atmosfere profonde e coinvolgenti. Pur essendo un'opera di nicchia, il disco è consigliato anche agli amanti del rock tradizionale per la sua forza evocativa e la qualità tecnica. Ascolta ora "Sang Sheng Shi" e vivi un viaggio sonoro unico nel noise sperimentale!

 "Perché io sono uno di quei tanti fans sfegatati che vorrebbero dimenticarlo."

 "'Why Be Blue' è un disastro, con dieci melodie dimenticabili e corredi sonori che più anni '80 non si può."

La recensione fa luce sul disastroso 'Why Be Blue?' pubblicato da Suicide nel 1992, segnato da un suono synth pop ormai datato e privo di ispirazione. L'album non riesce a reggere il confronto con i lavori pionieristici del gruppo, risultando anonimo e dimenticabile persino per i fan più accaniti. Viene sottolineata la perdita della verve creativa e un Alan Vega poco convincente in una fase artistica di evidente crisi. Un esempio dei tanti artisti degli anni '80 travolti dall'ondata synth pop senza successo. Scopri perché 'Why Be Blue?' è considerato un album da dimenticare nella carriera di Suicide.

 La sua musica è qualcosa di fottutamente sexy.

 'Drifters/Love Is The Devil' è il canto sguaiato e ardito di un uomo che deve ancora trovare il suo posto nel mondo.

La recensione analizza il doppio album di Dirty Beaches, pseudonimo di Alex Zhang Hungtai, che con 'Drifters/Love Is The Devil' offre un mix di blues, jazz e sperimentazione. Il disco riflette un senso di solitudine, nostalgia e alienazione metropolitana, proponendo due dischi complementari: uno più accessibile, l'altro astratto e atmosferico. Un lavoro personale e compatto, che rappresenta la ricerca di un'identità sonora e emotiva. Ascolta 'Drifters/Love Is The Devil' e immergiti in un viaggio sonoro emozionante.

 "Field Of Reeds è un bocciolo. Se non lo annaffi e non te ne prendi cura, muore. Se invece ci si prende l'impegno di farlo crescere, allora darà origine ad un magnifico giardino."

 "Alla facile prosecuzione dell'entertaining o di un 'Hidden 2.0', i These New Puritans hanno preferito avvolgere l'ascoltatore con una fredda dolcezza."

Field Of Reeds rappresenta una svolta radicale per i These New Puritans, abbandonando il ritmo serrato per melodie più distese e poetiche. L'album si distingue per arrangiamenti ricchi di ottoni, archi e voci femminili, costruendo paesaggi sonori suggestivi. Non immediato, richiede ascolti attenti per apprezzarne la profondità e l'originalità. Un lavoro denso, raffinato e innovativo, consigliato a chi ama la musica che evolve senza paura di rischiare. Ascolta Field Of Reeds e scopri la raffinata evoluzione sonora dei These New Puritans.

 "People è un incubo: è come entrare nella testa di un pazzo. C'è una via d'entrata, ma non una via d'uscita."

 "Un flusso harsh che non si placa nella straordinaria 'Traveller': un kamikaze di suono che colpisce subito e ti getta sulla spiaggia più tetra del mondo."

People di Mike Pathos è un album unico e sconvolgente che fonde violoncello e noise in un viaggio infernale nell’anima di un'artista tormentato. Con sonorità violente e vocalità disturbate, il disco si presenta come un testamento artistico senza compromessi. La musica si allontana da qualsiasi canone classico o contemporaneo, offrendo un’esperienza immersiva e disturbante. Un’opera estrema per chi desidera spingersi oltre i limiti dell’ascolto convenzionale. Scopri l’esperienza sonora estrema di Mike Pathos con People: ascolta ora l’album che sfida ogni confine.

 Non c'è amore, non c'è sentimento in questa storia proibita. Ci'è solo la disperazione.

 Talmente disperato e sporco che la prima volta che l'ho visto, molti anni fa, non ci ho dormito la notte.

Lies di Jang Sun-Woo è un film coreano del 1999 che scuote per la sua crudezza e complessità. Racconta una relazione controversa tra una ragazza minorenne e un uomo quarantenne, esplorando la disperazione umana più profonda oltre il semplice erotismo. Con una regia soffocante e un impatto emotivo forte, il film rimane un'opera radicale e destabilizzante, capace di lasciare un'impronta indelebile. Nonostante il suo status di cult, non è adatto a un pubblico sensibile o poco preparato. Scopri un film coreano unico e sconvolgente, ma preparati a un'esperienza intensa.

 Un disco che ripropone sin da subito, in chiave sonora, vallate dell’Eden, con fiumi di latte, giardini fioriti e arcobaleni che prendono il posto di ponti.

 Un lavoro omogeneo, curato, accademico, che rifiuta eccletismi o cambi d’umore, dove il cuore del disco è un jazz calmo, rasserenante, romantico.

La recensione presenta l'album "At The Gates Of Paradise" di John Zorn come un'opera di jazz calmo e romantico, distante dalle sue sperimentazioni estreme. Il disco richiama atmosfere paradisiache, con arrangiamenti curati e un profondo senso di serenità, ispirandosi al poeta William Blake. Consigliato a chi vuole avvicinarsi al musicista senza l'impatto delle sue opere più aggressive, invita a un viaggio sonoro onirico e rassicurante. Ascolta ora l’alter ego paradisiaco di John Zorn e lasciati avvolgere dal suo jazz romantico!