Taxirider Bannato

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 Spendere 20 Euro per un album che oltre a dei rifacimenti nulla offre mi sembra, personalmente, eccessivo e dispendioso sia in termini di tempo che di denaro.

 Non aspettatevi però nulla di paragonabile agli originali... nemmeno lontanamente!!

La recensione critica 'A Means to an End: The Music of Joy Division' evidenzia come questo tribute album del 1996 proponga alcune reinterpretazioni interessanti ma nel complesso poco incisive. Nonostante l'impegno di alcune band come Moby e Godheadsilo, l'album risulta sovente deludente e non all'altezza degli originali. Il giudizio finale è negativo, con un invito a non aspettarsi niente di paragonabile. Ascolta il tributo e confrontalo con i leggendari originali dei Joy Division!

 "Lui è sempre stato un passo avanti agli altri."

 "Un disco che descrive, con parole e note fluide, ciò che si viveva in quei tristi tempi."

La recensione di Second Edition di Public Image Ltd è un'analisi passionale che mette in luce l'innovazione sonora e l'inquietudine del periodo. Il disco coniuga punk rabbioso, minimalismo e Dub, riflettendo un'epoca di crisi sociale e personale. John Lydon si conferma narratore disincantato e innovativo. Un album imperdibile per chi ama la musica densa di significato e atmosfere cupe. Ascolta ora Second Edition e scopri il lato oscuro del punk inglese.

 "The Pillorian Age rientra, miracolosamente, in quel ristretto gruppo di metal-albums realmente capaci di portarci per mano al cospetto del signore degli inferi."

 „Doloroso, lento, tagliente, grezzo, tetro, buio e nero come la pece!“

La recensione celebra gli Abysmal e il loro unico disco The Pillorian Age come un capolavoro poco conosciuto ma fondamentale nel panorama black-doom metal anni '90. Il disco è descritto come oscuro, lento e potente, capace di evocare atmosfere lugubri senza appiattirsi. Pur non perfettamente inserito in una singola etichetta, il lavoro si distingue per la sua capacità di trasportare l'ascoltatore in un mondo infernale e claustrofobico. Un gioiello sottovalutato ma imprescindibile. Scopri subito questo cult metal unico nel suo genere!

 Il progetto si presenta piuttosto "ermetico" e questo aspetto, in anni di forsennato fragore mediatico e virtuale, è un piccolo punto a suo favore.

 Sei canzoni, pregne di spettrale fatalismo e di ipnotico incedere wave.

La recensione evidenzia un forte scetticismo verso la musica contemporanea degli anni 2000, ma riconosce in Blank Dogs un progetto interessante e personale. L'EP "Diana" emerge come un omaggio riuscito al sound tetro degli anni '80, con richiami a Joy Division, Bauhaus e New Order. La produzione lo-fi contribuisce a un'atmosfera spettrale e ipnotica. Il review sottolinea le tracce più riuscite e auspica un futuro coinvolgente per il progetto di Mike Sniper. Ascolta Diana e riscopri le atmosfere intense del post-punk anni '80!

 Tutti lo prendono come modello e lo definiscono la "via intelligente" al metal di fine millennio. In gran parte, però, si tratta di balle.

 "Bellissima ed estremamente espressiva la copertina realizzata da Travis Smith. Ma, da che mondo è mondo, non bastano gli artwork per rendere grandi i dischi!"

La recensione analizza l’album Tonight’s Decision dei Katatonia, evidenziando una buona qualità generale ma criticando tracce troppo orecchiabili e poco personali. Il testo ricorda l’evoluzione sonora della band dal doom metal al rock malinconico, lodando pezzi come "A Darkness Coming" e "Black Session" ma segnando alcuni brani come banali o eccessivamente pop. La copertina è apprezzata, ma l’opera nel complesso non raggiunge l’eccellenza dei lavori precedenti. Scopri se Tonight’s Decision è l’album giusto per te!

 Non importa la provenienza geografica, ma la capacità di divertire, emozionare e creare un grande, contagioso e gustoso casino.

 Una canzone struggente ed inaspettata, Ain’t It Fun, sembra prevedere il prematuro scioglimento del gruppo e la scomparsa di Stiv Bators.

La recensione analizza il secondo album dei Dead Boys, We Have Come For Your Children, evidenziandone la rabbia punk, l'energia grezza e alcune tracce memorabili. Pur non raggiungendo la potenza del debutto, l'album offre brani autentici e un'atmosfera intensa, valorizzata da collaborazioni con i Ramones. È consigliato agli appassionati di rock grezzo e punk d'annata. Ascolta We Have Come For Your Children e riscopri il vero spirito del punk americano!

 Una demo, quindi, da ascoltare solo se psicologicamente predisposti e solo se capaci di radere al suolo ogni residuo di calore umano.

 Musica evocativa, disperata che, in taluni passaggi, ricorda il Burzum più ambientale e meno metallaro.

La recensione esplora "Dans La Forêt" di Aäkon Këëtrëh, un album dark ambient minimale e tetro, lontano dal metal tradizionale e adatto a chi cerca sonorità disumanizzanti. Il testo evidenzia la scarsità di informazioni sull'artista e la natura povera e evocativa della musica, paragonata a Burzum più ambientale. Un'opera da ascoltare con predisposizione psicologica particolare, senza aspettarsi innovazione o genialità, ma piuttosto un autoriale lamento spettrale. Scopri il mondo tetro e minimale di Aäkon Këëtrëh con Dans La Forêt!

 Negazione era rabbia pura, furore demoniaco, incazzatura rovente, odio cieco, rifiuto delle convenzioni più spregievoli e degradanti.

 Per tutti gli altri: questo album non rappresenta certo una novità... ma una raccolta che si dimostra molto gradevole oltre che assemblata con fine cura e intelligenza.

La recensione celebra l'album 'Tutti Pazzi 1983-1992' dei Negazione come una raccolta ben curata che ripercorre la rabbia e la passione punk della band torinese. Viene inoltre esaltato il contributo di Marco Mathieu, ex membro e giornalista, la cui dedizione emerge in contrasto con la stampa musicale italiana. Nonostante piccole mancanze di alcune tracce chiave, l’album è considerato un'importante testimonianza di un'epoca musicale intensa e unica. Ascolta ora 'Tutti Pazzi' e vivi l'energia unica dei Negazione!

 I The 3rd And The Mortal sono stati magicamente strani.

 "Memoirs" non è un disco da gettare dalla finestra però, anche dopo ripetuti ascolti, risulta difficile da assimilare e da amare.

La recensione analizza "Memoirs" dei The 3rd and the Mortal come un disco che tenta di evolversi verso sonorità electro e trip hop, allontanandosi dalla precedente sperimentazione. L'inserimento di voci maschili è apprezzato come elemento interessante. Tuttavia, l'album risulta difficile da amare e meno convincente rispetto ai lavori passati della band. Il giudizio è di un lavoro non del tutto negativo, ma distante dall’identità innovativa che aveva contraddistinto il gruppo. Scopri l'evoluzione dei The 3rd and the Mortal con la nostra recensione di Memoirs!

 Prendete, per esempio, questo "Just A Dead Applause...!". Non si tratta di un disco reperibile nei negozi e, forse, non si tratta nemmeno di un disco nella più comune accezione del termine.

 Un marasma sonoro delirante, "blobbesco", visionario ed estraneo ad ogni schema codificabile.

Just Dead Applause è un progetto musicale e multimediale oscuro e irriverente di Deviate Damaen, nato per scuotere il conformismo culturale. Miscelando gothic, metal, electro e punk con monologhi provocatori, si propone come un'opera di dissenso politico e sociale. L'album sfida le categorie tradizionali di musica e critica, ma divide per alcune posizioni ideologiche della band. È un lavoro sperimentale e concettuale, difficile da giudicare secondo i canoni convenzionali. Scopri l'oscurità provocatoria di Deviate Damaen e sfida il conformismo musicale!

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