Un manipolo di musicisti cresciuti con Eyehategod e Crowbar in rotazione costante e senza ombra di dubbio bravi nel saper trasmettere quel clima ostile nelle loro composizioni.

 "Garden of Exile" è un lavoro ostile all’ascolto, dal suono ruvido e che non vede al suo interno potenziali hit radiofoniche.

Garden of Exile è un album heavy metal dal suono ruvido e ostile realizzato dai Di’Aul, band italiana influenzata da Eyehategod e Crowbar. Il disco si rivolge a un pubblico di nicchia appassionato di sludge e southern metal, con riff sporchi e una produzione volutamente grezza. Un lavoro sincero e potente che evita compromessi commerciali. Ascolta Garden of Exile e immergiti nel metal più autentico e ruvido made in Italy.

 Ciò che manca a questo mini – come spesso accade nel metalcore – è quell’imput personale che ti fa ben sperare.

 ‘Walls’ è l’unica canzone dove gli A Hero Named Coward hanno osato avvicinandosi più all’hardcore new school.

L'EP 'Choices' degli A Hero Named Coward si presenta con elementi tipici del metalcore new school, come dualismo vocale e synth, ma manca di personalità distintiva. La produzione è conforme agli standard di mercato, ma i brani offrono poco di originale. Solo il pezzo 'Walls' si distingue per un approccio più coraggioso verso l'hardcore. Un debutto che lascia aperto il futuro, in attesa di evoluzioni più personali. Scopri 'Choices' e segui l’evoluzione degli A Hero Named Coward.

 L’artwork non fa il monaco, o anzi, non fa il rocker.

 Se fosse venuta allo scoperto una ventina di anni fa avrebbe sicuramente detto la sua.

La recensione analizza Someone Left Behind degli Hot Sunday Blood evidenziando un sound grunge contagioso e influenze stoner/ heavy. Pur con un artwork poco convincente, la band torinese riesce a catturare le atmosfere degli anni '90. Il cantante aggiunge profondità emotiva, mentre la band appare ancora in fase di definizione artistica. Un progetto interessante ma che deve ancora trovare la propria strada in un mercato difficile. Scopri il sound unico e nostalgico degli Hot Sunday Blood con Someone Left Behind!

 Ogni brano sembra essere stato pensato per avere la miglior resa possibile in sede live.

 Un esordio decisamente positivo con riffing cristallino e passaggi solisticamente di livello.

Gli Entail, band italiana nata nel 2010, pubblicano il debutto 'United States Of Mind', un album modern metal potente e ben prodotto con firme sonore ispirate al melodic death metal scandinavo. La produzione di Tony Lindgren arricchisce l'intensità delle tracce, adatte al live. Le performance vocali mostrano un buon equilibrio tra urlato e melodia, con riff e assoli di ottimo livello. Sebbene la voce 'hard' possa offrire più varietà, il disco è un esordio convincente e vibrante. Scopri il debutto vibrante degli Entail e immergiti nel metal moderno italiano!

 Non serve molto ai Tortuga per entrare facilmente nelle teste di chi ascolta.

 Il primo singolo “Nuoto” è forse il brano più tirato e controverso fin qui partorito dai Tortuga, tenebroso e dai mille volti.

Il click del Capodoglio è il debutto sulla lunga distanza dei Tortuga, band sarda proveniente da Alghero. Il disco mostra una scrittura curata e un sound fresco, radicato nella tradizione rock italiana, con testi in italiano e una forte presenza degli elementi naturali come il mare. Nonostante qualche limite nella varietà e imprevedibilità, l'album trasmette passione e potenzialità per la band. Ascolta il debutto passionale dei Tortuga e immergiti nel loro rock sardo!

 I Krysantemia sono quel tipo di band che ti lasciano con l’amaro in bocca.

 Un disco che personalmente lo definisco la via di mezzo tra un passato privo di segnali importanti e futuro, con buoni spunti ma ibrido nella sua struttura.

Finis Dierum dei Krysantemia mostra una band in evoluzione, con solide radici nel thrash metal tedesco e influenze di death metal svedese. Sebbene il lavoro evidenzi tecnicismo e spunti interessanti, alcune scelte stilistiche risultano poco chiare e l'album appare ibrido. È un passo avanti rispetto al passato, ma resta il bisogno di definire una direzione più coerente. Un disco promettente che riflette la maturazione della band. Scopri il percorso musicale dei Krysantemia con Finis Dierum, ascolta ora!

 Finalmente non siamo di fronte alla brutta copia di Blink 182, Ataris e dinosauri del genere.

 Un lavoro piacevole, che vanta qualche potenziale singolo niente male e ha un’anima rock di fondo.

Dopo un debutto non esaltante, Stereo Age torna con 'Half of Us', un album che dimostra crescita e maggiore personalità. Con ritmiche coinvolgenti e un'anima rock, evitano la mera imitazione di band celebri. Il progetto presenta potenziali singoli interessanti e una performance vocale convincente. Un lavoro ben curato che conferma la voglia di emergere nella scena pop-punk italiana. Ascolta 'Half of Us' e scopri la nuova energia dei Stereo Age!

 In meno di venti minuti questo quintetto si è dimostrato quanto di meglio ci sia oggigiorno in circolazione tra le nuove leve made in U.S.

 Pestare duro sull’acceleratore, produrre brani dove il caos è all’ordine del giorno e tenere alta quell’attitudine vecchia scuola che li sta rendendo celebri.

Reckoning è l'EP di cinque tracce dei Rotting Out, una band hardcore punk di Los Angeles che richiama le radici del genere. Con produzione di Taylor Young, il mini album presenta brani intensi e veloci, omaggiando influenze come Suicidal Tendencies e Circle Jerks. L'attitudine vintage e la carica energica ne fanno una delle migliori proposte hardcore attuali, nonostante la brevità del lavoro. Ascolta Reckoning e riscopri l'hardcore punk autentico di Los Angeles!

 Un gruppo che sa tenere botta insomma, abile nello sfornare qualche potenziale hit come "Witch lady" e "All this time".

 Il grosso punto a favore di questa band è rappresentato dal cantante, davvero molto bravo nello svariare su più tonalità.

Doomsday Breakdown dei Lola Stonecracker è un album che mixa hard rock e rock'n'roll con un sapore anni '80 e '90. La band propone quindici tracce variegate, da pezzi energici a ballad romantiche, supportate da ottime performance vocali e assoli di chitarra di qualità. Nonostante qualche discordanza con la biografia ufficiale, il disco si conferma una buona prova per gli amanti del genere. Ascolta Doomsday Breakdown e immergiti nel rock anni '80/'90 di Lola Stonecracker!

 Una dote commerciale non da poco, se si pensa che un giovane quintetto di metallari new generation come i britannici Oceans Ate Alaska siano oggigiorno tra le band più citate e chiaccherate.

 Un disco che – come la maggior parte delle produzioni Fearless – vanta una produzione in studio di spessore assoluto, dove ogni singola nota viene fuori nella maniera più cristallina possibile.

Lost Isles è il debutto del giovane quintetto britannico Oceans Ate Alaska, un album tech-metal che unisce tecnica sopraffina e intensità brutale. La produzione di Fearless Records è di alto livello, evidenziando ogni dettaglio sonoro. La band, con una fanbase principalmente giovanile, si distingue per un sound moderno e aggressivo, ideale per chi ama metal potente e contemporaneo. Per chi preferisce suoni più grezzi, però, il disco potrebbe risultare troppo pulito. Scopri ora Lost Isles, il debutto tech-metal da non perdere!

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