Robutti Bannato

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 Ancora con i Lifelover? Ebbene sì!

 Un lavoro che fa male. Estremo ma a modo suo. Morboso ma senza scadere nel pacchiano satanico o splatter.

La recensione evidenzia Pulver come il secondo capolavoro dei Lifelover, con una miscela unica di black metal, dark-wave e influenze punk. I testi, soprattutto in svedese, affrontano tematiche lontane dai canoni stereotype del genere. L'album alterna momenti veloci e rallentamenti sofferti, creando un'esperienza musicale intensa e mai banale. Ascolta Pulver e scopri l'oscurità unica dei Lifelover!

 La sozzura ha ucciso Dio.

 Un pugno nello stomaco senza precedenti.

Il film "Totò che visse due volte" di Ciprì e Maresco offre un ritratto crudo e grottesco di un mondo senza Dio, dominato da povertà, noia e degrado estremo. Attraverso tre episodi tormentati, si racconta un'esistenza inautentica e distrutta, illuminata solo da una finale amara redenzione simbolica. Il bianco e nero accentua la bruttezza e la disperazione della vita rappresentata, in un'opera che ricorda per crudezza e schiettezza alcune opere di Pasolini. Scopri l'impatto sconvolgente di questo cult grottesco del cinema italiano!

 Un disco non immune da critiche ma senz’altro un disco che sa farsi amare per le sue atmosfere intense e sofferte.

 Non snobbate le bands italiane e date un ascolto ai più che validi Ras Algethi!

La recensione celebra l'album unico dei Ras Algethi, 'Oneiricon - The White Hypnotic', come un lavoro intenso e sofferto che unisce doom metal e darkwave con atmosfere suggestive. Viene sottolineata l'importanza storica della band nel panorama metal italiano e le influenze stilistiche che spaziano da Paul Chain a Joy Division. Nonostante alcune critiche alla produzione, il disco resta un cult amato da appassionati di metal oscuro. Ascolta Oneiricon dei Ras Algethi e scopri il doom italiano di culto!

 Era un disco orgasmico, le sole cose simili che avevo sentito uscire dal panorama italiano erano le note di CCCP e Negazione.

 Ieri ho avuto modo di ascoltare il loro ultimo album. Osceno. E ascoltandolo non poteva non venirmi in mente proprio “Catartica”, debutto e apice della formazione cuneense.

La recensione celebra il debutto Catartica dei Marlene Kuntz come un capolavoro dell'alternative rock italiano, paragonabile a band come Nirvana e Sonic Youth. L'autore ne sottolinea la freschezza e la carica innovativa del 1997, rimpiangendo però la perdita di mordente nelle produzioni più recenti della band. Catartica rimane un disco fondamentale e ancora oggi apprezzato dopo oltre quindici anni. Ascolta Catartica e riscopri il vero spirito dell'alternative rock italiano!

 Le tastiere compongono tappeti sonori spaziali sui quali camminare come su di un lago ghiacciato.

 Musica per pochi e, soprattutto, musica per chi ha voglia di abbandonare questo mondo con l’arrivo delle prime ore della notte.

La recensione esplora "Ionia", album dei Lycia del 1990-1991, definito come un'evoluzione dalla darkwave verso un sound più liquido e difficile da catalogare. L'album combina gothic, shoegaze e psichedelia creando atmosfere rarefatte e oniriche, perfette per momenti introspettivi e notturni. Le tastiere dominano con tappeti spaziali, mentre chitarre e percussioni mantengono un ritmo lento e lugubre. Considerato un capolavoro maturo, è consigliato agli amanti della musica d'atmosfera e trascendentale. Ascolta "Ionia" per immergerti in un viaggio sonoro unico e suggestivo.

 Più di un'ora di glaciale, stordente, soave, paradisiaco e infernale incedere melanconico.

 Questo "The Burning Circle And Then Dust" rappresenta la summa di un genere che ai tempi era dato per spacciato.

La recensione celebra 'The Burning Circle And Then Dust' dei Lycia come un capolavoro del dark gotico e dream pop, enfatizzando la sua atmosfera melanconica e psichedelica. Viene sottolineata l'importanza delle chitarre acustiche e delle tastiere, elementi chiave di un doppio album pubblicato nel 1995. L'album è descritto come uno spartiacque per un genere considerato in declino, capace di unire desolazione e libertà sonora con coerenza e magistrale cura. Ascolta ora il capolavoro gotico che ha segnato gli anni '90!

 Quella tipologia di persone che deve mostrare la “pelliccia” per distinguersi forzatamente dalla massa.

 Music For Bondage Performance è un classico di Merzbow. Rumore bianco, sibilii che ti perforano i timpani e il cervello.

La recensione racconta un percorso di cambiamento dell'autore nei confronti di Merzbow, da scettico a conquistato dal caotico e primordiale sound di Music For Bondage Performance. L'album viene descritto come un'esperienza sonora intensa, fatta di rumore bianco e suoni distorti, capace di evocare immagini apocalittiche e di liberare dalla crisi del quotidiano. Un classico estremo del noise giapponese che affascina per il suo impatto devastante. Scopri l'immersione sonora estrema di Merzbow, preparati al caos!

 Igor Letov era la mente di questo scalcinato e autenticamente rockeggiante progetto.

 Nekrofiliya ci regala il meglio della produzione di questo perverso menestrello.

Nekrofiliya è un album emblematico di Grazhdanskaya Oborona, progetto punk rock sovietico guidato da Igor Letov. Caratterizzato da registrazioni lo-fi e atmosfere crude, l'album offre un viaggio unico nell'underground russo. La musica è autentica e minimale, capace di coinvolgere con la sua energia brutale e spinta punk. Nonostante l'ingenuità sonora, rimane un’esperienza intensa e significativa per gli appassionati del genere. Ascolta Nekrofiliya e immergiti nell'autentico punk underground russo!

 E' proprio un colosso nero, greve e minaccioso quello che andrete ad ascoltare.

 Industrial metal? Etichetta fin troppo riduttiva per una simile opera!

La recensione celebra 'Colossus' degli Scorn come un'opera fondamentale e innovativa nella musica heavy degli anni '90. Mick Harris si allontana dal metal tradizionale per esplorare dub, ambient e elettronica oscura, creando un'atmosfera unica e minacciosa. L'album viene descritto come un colosso sonoro in grado di catturare l'ascoltatore grazie a ritmi ipnotici e sonorità schizoidi. Un disco imperdibile per appassionati e curiosi. Scopri ora l'album Colossus degli Scorn, un viaggio sonoro unico e potente!

 La band ha capito dove stava l'errore ed ha egregiamente raddrizzato il tiro.

 Non un'opera fondamentale ma un parziale segnale di rinascita per un genere ormai morto e sepolto.

Dopo un deludente ritorno con 'A Thin Shell', gli October Tide si riscattano con 'Tunnel Of No Light', un album che recupera le radici death-doom molto più ispirato. Pur senza innovare, il disco rappresenta un segnale di rinascita per una scena in declino e ritrova atmosfere gotiche autentiche, richiamando nomi come Paradise Lost e i Katatonia degli esordi. Non fondamentale ma solido, conferma la volontà della band di rimanere rilevante. Scopri l'intensità oscura di October Tide con Tunnel Of No Light!

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