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DeRango : 0,13 • DeEtà™ : 2448 giorni

 Che O’Brien, pardòn, EOB abbia lavorato sul disco per circa 7 anni è evidente per la molteplicità di riferimenti musicali.

 La chiusura del disco ci regala una splendida ninnananna a due voci in cui l’ospite d’onore è Laura Marling.

La recensione esplora 'Earth', il primo album solista di Ed O'Brien alias EOB, evidenziando la sua complessità musicale e le numerose influenze tra folk-rock anni '70, psichedelia e atmosfere tipiche di band come Radiohead e Blur. Pur mantenendo un tono ironico e colloquiale, l'autore apprezza la profondità dei brani e alcune collaborazioni di rilievo come quella di Laura Marling. L'album è descritto come un viaggio sonoro ricco di riferimenti e sperimentazioni, con momenti politicamente impegnati e atmosfere intimistiche. Scopri il viaggio sonoro di EOB e lasciati trasportare dalla sua musica unica!

 Se il primo album degli Idles assestava colpi brutali al nostro lobo temporale, la parte del cervello con le orecchie, Joy deve essere ascoltato con attenzione come una di quella barzellette a doppio senso.

 Sul palco troviamo uno Ian Curtis epilettico che canta testi di Tom Waits accompagnato dai Sex Pistols e poi dagli Swans: this is Fucking GREAT!

Joy as an Act of Resistance degli Idles è un album potente e personale che unisce testi graffianti a un sound stratificato e intenso. Il disco affronta temi sociali con ironia e brutalità sonora, distinguendosi per l'autenticità e l'energia. Il frontman Talbot dipinge un ritratto vivido della società inglese contemporanea e delle sue contraddizioni, invitando l'ascoltatore a immergersi nell'ascolto su vinile per cogliere ogni sfumatura. Una prova d'artista eccellente che supera il debutto del gruppo e conquista con forza e umanità. Scopri la potenza di Joy as an Act of Resistance, ascoltalo ora in vinile!

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