Questo concerto improvvisato per pianoforte solo è un’autentica delizia per l’udito e costituisce una delle pietre miliari nella carriera di Keith Jarrett.

 Ascoltare il pianoforte in generale rende tutti, ineluttabilmente, appassionati di Jarrett stesso.

La recensione celebra il 'Paris Concert' di Keith Jarrett come un capolavoro di improvvisazione pianistica, denso di emozioni e influenze classiche. Il concerto, eseguito nel 1988 al Teatro dell'Opera di Parigi, mostra la straordinaria tecnica e sensibilità dell'artista. La performance include pezzi originali e una cover, evidenziando l'eclettismo e la grazia esecutiva di Jarrett. Il testo sottolinea inoltre l'importanza storica e artistica di questo evento nella carriera del musicista. Ascolta ora il Paris Concert di Keith Jarrett e lasciati trasportare dalle sue emozioni uniche.

 I suoi valzer conservano ben poco dell’involucro danzereccio originario, essendo notevolmente destrutturati a fini espressivi.

 La musica riesce a lanciare uno sguardo sul mondo che circonda tutti noi, descrivendolo meglio di un articolo di giornale o un programma televisivo.

La recensione celebra l'interpretazione di Leslie Howard dei valzer di Franz Liszt, sottolineando la perfezione tecnica e l'espressività che trasforma i brani in un racconto musicale vibrante. L'opera è vista come un omaggio unico al compositore ungherese e uno specchio della sua epoca rivoluzionaria. Il disco inaugura un imponente ciclo discografico dedicato all'intera opera pianistica di Liszt. Accendi il lettore e lasciati incantare dai valzer di Liszt interpretati da Leslie Howard!

 Ognuna delle trenta composizioni è un piccolo scrigno di segreti, che vengono svelati piano piano, dopo decine di ascolti.

 Il nostro si getta a capofitto nelle voci, rendendole con chiarezza ineguagliabile.

La recensione celebra le invenzioni a due voci e le sinfonie a tre voci di Bach, sottolineando la forza espressiva di queste composizioni nate come esercizi didattici. L'interpretazione di Glenn Gould è definita magistrale, capace di svelare i dettagli nascosti e le emozioni di ogni pezzo. La chiarezza e la profondità del suono rendono ogni ascolto un'esperienza ricca e coinvolgente, ideale per chi ama la musica classica interpretata al massimo livello. Scopri le piccole meraviglie di Bach con l'interpretazione unica di Glenn Gould!

 La 'Sentimental Mood' ellingtoniana si dipana con superba indolenza, sostenuta dal piano sghembo del duca e l'assolo espressivo di Coltrane.

 Chi non ha mai sentito il jazz può iniziare tranquillamente da un disco come questo, che con la sua oreccchiabilità arriva anche ai neofiti.

La recensione celebra l'incontro tra due leggende del jazz, Duke Ellington e John Coltrane, evidenziando la raffinata semplicità e il virtuosismo controllato dell'album. La musica si colloca tra swing e melodia, perfetta sia per i neofiti che per gli esperti. È un disco di grande classe, dove l'essenzialità diventa la chiave dell'espressione artistica. Scopri l'eleganza senza tempo di Duke Ellington e John Coltrane, ascolta ora l'album!

 Era come se qualcuno avesse improvvisamente spalancato la finestra in una stanza che non era stata arieggiata da cento e più anni, lasciando che vi entrasse l'aria fresca del mattino.

 In tre quarti d’ora al calor bianco Gould dà una strabiliante prova di sé: un virtuosismo sovrumano unito a uno stupefacente senso del ritmo.

La recensione celebra l'incisione delle Variazioni Goldberg di Bach eseguita da Glenn Gould nel 1955, considerata una pietra miliare nella musica classica. Il giovane pianista canadese, con la sua prima registrazione, ha rivoluzionato l'interpretazione della musica per tastiera con virtuosismo e grande espressività. L'opera, pensata da Bach per il suo allievo Goldberg, ha influenzato la musica fino al jazz e continua a incantare gli ascoltatori. Ascolta ora l'incisione leggendaria di Glenn Gould e scopri un capolavoro senza tempo!

 Il pianista swinga con grazia scintillante nella splendida "Gloria's Step".

 Mentre non è ormai più un mistero per gli appassionati del jazz la sua luminosa bellezza, che risplende con luce accecante anche a mezzo secolo di distanza.

La recensione riflette sull'incredibile performance dal vivo del trio di Bill Evans al Village Vanguard, sottolineandone la storica importanza nel jazz. Pur lamentando il fastidio dei rumori di fondo e del pubblico distratto, viene evidenziata la grazia e l'abilità incredibile dei musicisti. Un concerto registrato 44 anni fa che continua a brillare per la sua bellezza musicale e compositiva. Scopri la magia del jazz dal vivo con Bill Evans al Village Vanguard!

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