La melodia è senza tempo, non ti abbandonerà mai.

 Ogni persona deve affrontare una lotta per realizzare ciò in cui crede.

Keys To The World di Richard Ashcroft è un album ricco di emozioni e riflessioni personali e politiche. Con arrangiamenti variegati e melodie potenti, Ashcroft mostra una consapevolezza crescente nel suo ruolo artistico. Il disco segna un'evoluzione verso un suono più asciutto e diretto, confermando Ashcroft come un grande cantautore della musica inglese contemporanea. Ascolta Keys To The World e scopri il potere delle sue melodie.

 Soltanto Björk, musa di registi psicotici e icona anti-pop per antonomasia, avrebbe potuto realizzare un disco così insopportabilmente snob nella sua disarmante essenzialità.

 La cantante non abiura, ma di certo non si volta indietro e, come un novello Paganini, non si ripete mai.

La recensione analizza l'album Medùlla di Björk evidenziando la sua essenzialità e il focus sulla voce come strumento principale. Il disco rappresenta una continuazione della disintossicazione elettronica iniziata in Vespertine, con un approccio minimalista e sperimentale. Ospiti come Mike Patton arricchiscono l'opera, che pur risultando ostica, mantiene un legame sottile con il passato artistico della cantante. La valutazione è complessivamente neutra, con un apprezzamento critico verso l'ambizione sonora dell'album. Ascolta Medùlla e scopri la rivoluzione vocale di Björk!

 Il messaggio è l’ assenza di qualsiasi messaggio.

 Consiglierei al massimo di scaricare un paio di brani (Strasbourg e Retreat), giusto per mettersi l’anima in pace.

Capture/Release dei The Rakes presenta undici brani indie rock senza particolare spessore, caratterizzati da una voce poco armoniosa. Il gruppo appare sciatto e con poca serietà, puntando su una musica leggera priva di messaggi profondi. Consigliati solo alcuni brani per un ascolto occasionale, senza un investimento significativo. Un album che ricalca mode britanniche ma lascia poco segno. Ascolta i brani migliori e scopri se The Rakes fanno per te!

 Le composizioni dei Chevelle, una versione nu-metallara degli Hanson, peccano di scarsa fantasia fin dal primo riff.

 Verrebbe quasi da dire “largo ai giovani”, ma se il futuro è rappresentato da questi pallidi epigoni è meglio che il buon Maynard continui col doppio lavoro.

Il terzo album dei Chevelle, "This Type Of Thinking (Could Do Us In)", mostra una band con poche idee originali e influenze troppo evidenti dei Tool. Nonostante qualche brano valido come "The Clincher" e "Vitamin R", l'album fatica a distinguersi e manca di fantasia. La recensione sottolinea inoltre la discutibile partecipazione alla colonna sonora del film "Il Punitore", giudicata negative. Scopri perché questo album non convince e leggi la recensione completa!

 i Soulwax mescolino, con una sfrontatezza che flirta in parti uguali col genio e la follia, generi e sonorità tra le più disparate.

 La coerenza di Any Minute Now non è infatti riconducibile ad una rigida cifra stilistica, quanto piuttosto ad un’anarchia sonora in realtà assai ben strutturata e sapientemente valorizzata dalla produzione di Flood.

Any Minute Now di Soulwax si presenta come un album eclettico e ben prodotto, capace di mescolare chitarre distorte, drum machine e dance con creatività e coerenza. Nonostante la varietà degli stili e la sensazione di caos iniziale, il lavoro risulta raffinato grazie alla produzione curata da Flood e Alan Moulder. La band conferma il proprio talento nell'unire sperimentazione e accessibilità con grande efficacia. Scopri l'eclettismo sonoro di Soulwax con Any Minute Now!

 Il canovaccio che molti critici seguono con gruppi come i Kaiser Chiefs è di una monotonia quasi mortifera.

 I Kaiser Chiefs sono meno interessanti della spiegazione che sta alla base del loro repentino successo.

La recensione critica il debutto dei Kaiser Chiefs, evidenziando come il successo sia più frutto di un meccanismo mediatico che di effettiva originalità musicale. I singoli "I Predict A Riot" e "Oh My God" risultano orecchiabili ma la band appare poco innovativa e destinata a scomparire senza un'evoluzione significativa. Scopri perché l'esordio dei Kaiser Chiefs non convince e ascolta l'album con spirito critico.

 La band di Jonathan Davis ha una marcia in più rispetto alle molte, e inconsistenti, meteore nu-metal.

 ‘Blind’ è in assoluto la canzone della serata, sia per l’impatto sonoro sia per il coinvolgimento del pubblico.

La recensione racconta il concerto dei Korn a Reggio Emilia nel 2002, evidenziando la loro superiorità nel panorama nu-metal. Nonostante la breve durata, la performance ha lasciato il pubblico esausto e coinvolto, con momenti memorabili come "Blind" e l'utilizzo della cornamusa. Le band spalla, Puddle Of Mudd, Vendetta Red e Trust Company, hanno riscosso reazioni miste, con particolare apprezzamento per i Trust Company. Scopri la potenza live dei Korn leggendo la recensione completa!

 Fiona Apple in ottima forma con un album maturo e ricco di emozioni.

 La rottura col compagno Paul Thomas Anderson ha conferito alle canzoni un valore catartico di indubbia efficacia.

Extraordinary Machine segna il ritorno di Fiona Apple dopo cinque anni, in mezzo a polemiche con la Sony riguardo alla produzione dell'album. Con il cambio di produttore da Jon Brion a Mike Elizondo, l'artista mostra una forte maturità e una nuova veste sonora, mantenendo il suo caratteristico pianoforte. I testi, personali e catartici, riflettono la crescita e le esperienze di Fiona, incluso il doloroso addio al compagno Paul Thomas Anderson. Scopri il viaggio emotivo e sonoro di Fiona Apple con Extraordinary Machine!

 Quando ben 4 brani su 12 superano i sette minuti di durata si può affermare che la band non è smaniosa di ottenere passaggi radiofonici.

 La parola che più ricorre nella mia mente, ascoltando questo sconclusionato album, è sempre la stessa: rinunciatario.

Il nuovo album dei Dandy Warhols, Odditorium or Warlords of Mars, segna un deludente ritorno alle lunghe suite psichedeliche tipiche della band. L'album manca di brani orecchiabili e suona insincero e fuori tempo. Solo un pezzo si salva, ma è troppo tardi per rivalutare l'intero lavoro. La sensazione dominante è di rinuncia e mancanza di ispirazione. Scopri se questo album dei Dandy Warhols fa per te: leggi la recensione completa!

 «A Bigger Bang è tutto fuorchè la prorompente scarica di vitalità che questi quattro arzilli vecchietti vorrebbero accreditare.»

 «La disarmante mancanza di ispirazione che permea quest’album dovrebbe deprimere chi li ha amati e tenere alla larga chi non li ha mai ascoltati.»

La recensione di A Bigger Bang dei Rolling Stones sottolinea una mancanza di ispirazione e vitalità nell'album, nonostante il talento tecnico della band. Le canzoni appaiono già ascoltate e poco coinvolgenti. La produzione di Don Was cerca di rendere il lavoro presentabile, ma non basta a mascherare la delusione. Un album consigliato principalmente ai fan hardcore, in attesa di nuovi concerti dal vivo. Infine, la polemica contro l'amministrazione Bush non suscita grande interesse. Scopri perché A Bigger Bang non convince e preparati ai prossimi concerti Stones!

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