Ci sono dei momenti in cui poche note... sono sufficienti a farti chiudere gli occhi.

 L’importante in fondo è sapere che so ancora sognare.

La recensione è una dichiarazione d'affetto verso il celebre valzer 'Sul Bel Danubio Blu' di Johann Strauss II. Pur ammettendo una limitata competenza tecnica, l'autore esalta il fascino eterno e la potenza evocativa dell'opera, capace di far sognare e emozionare anche chi non è esperto di musica classica. La composizione è descritta come perfetta e perfettamente strutturata, un simbolo di bellezza e leggerezza senza tempo. Ascolta ora il magico valzer 'Sul Bel Danubio Blu' e lasciati trasportare dalle sue emozioni.

 "La Città Senza Donne è un omaggio alla donna, musa ispiratrice per eccellenza dell’artista."

 "La bellissima 'Madre' è una lettera commovente e meravigliosa, diretta a colei che più di ogni altra persona sa amare un uomo."

Montecristo di Roberto Vecchioni è un album solido e poetico, ricco di brani ironici e struggenti. La recensione valorizza la qualità musicale, la profondità dei testi e le collaborazioni con artisti di spicco. Un'opera meno immediata ma preziosa nel panorama del cantautorato italiano degli anni '80. Ascolta Montecristo e scopri l'anima poetica di Vecchioni.

 Il pianoforte è l'anima dell’amore infelice, i violini sono un canto di brughiera.

 La colonna sonora fugge dalle luminose melodie... e si insinua in terreni più impervi, in uno stato di perenne attesa.

La recensione apprezza profondamente la colonna sonora di Atonement, composta da Dario Marianelli e interpretata al pianoforte da Jean-Yves Thibaudet. La musica riflette con intensità le atmosfere cupe e malinconiche del film di Joe Wright, evocando sensazioni di attesa e dolore. L'autore si commuove nel ricordare la potenza evocativa delle tracce, soprattutto nelle scene principali. Una lettura coinvolgente che esalta l'unione tra musica e narrazione cinematografica. Ascolta la colonna sonora di Atonement e lasciati trasportare dalle emozioni.

 "Ashes Are Burning, quadro contorto e bellissimo dei bravissimi Renaissance seconda maniera."

 "Cinque stelle, come Cassiopea o la Croce del Sud. Cinque stelle come forse avrebbe meritato anche Sheherazade."

La recensione esprime un forte coinvolgimento emotivo nell'ascolto di 'Ashes Are Burning' dei Renaissance, album prog del 1973. Vengono evidenziati la voce di Annie Haslam, la ricchezza strumentale e l'atmosfera coinvolgente dei brani, con riferimenti puntuali e poetici. L'opera è definita un capolavoro del prog rock, suggestiva e intensa, con una valutazione massima a cinque stelle. Ascolta Ashes Are Burning e lasciati trasportare dalle atmosfere uniche dei Renaissance!

 Il ragazzino si mise a cantare con la piccola sorella.

 Nulla, sia chiaro, vuole togliere a ragazzini magari più svegli, seppur troppo spesso ignari.

La recensione racconta con affetto e nostalgia l'importanza delle sigle di Cristina D'Avena nell'infanzia degli anni '90. Attraverso un ricordo personale, l'autore celebra Fivelandia 8 come simbolo di un tempo in cui i cartoni animati erano una colonna sonora fondamentale per crescere. L'opera è vista come ponte tra passato e presente, capace di risvegliare emozioni genuine e connettere generazioni. Riscopri oggi la magia delle sigle con Fivelandia 8 di Cristina D'Avena!

 Una voce che a volte incespica sulle note per poi rialzarsi e mettersi a percorrere sentieri inerpicanti ove gli arrangiamenti non possono seguirla.

 L'Eccezione è una meravigliosa ballata tanto intensa quanto impenetrabile; quei violini, quella melodia, quelle parole sono aghi di pino e gocce di resina.

La recensione esplora con tono emozionale l'album 'L'Eccezione' di Carmen Consoli, evidenziandone la voce unica e la profondità poetica. L'opera si compone di dodici pezzi intensi e vari, che spaziano dall'intimità alla rabbia, con arrangiamenti originali. L'autore esprime un forte apprezzamento per la forza espressiva della cantante e sottolinea le imperfezioni che contribuiscono al fascino dell'album. Ascolta L'Eccezione di Carmen Consoli e lasciati coinvolgere dalla sua voce unica.

 Quella della numerosa banda Paesana di Bregovic è un canto di popolo, concetto diverso dal folklore.

 L’apporto di Carmen, un’artista dalla voce emozionante come la pioggia d’agosto.

La recensione immerge il lettore in un'atmosfera di pioggia e paesaggio, per raccontare l'album 'Goran Bregovic's Karmen With A Happy End'. Il disco è una rilettura intensa e vivace dell'opera di Bizet, contaminata dalla tradizione balcanica e resa più coinvolgente dalla voce di Carmen Consoli. Sebbene manchi un brano di forte impatto come in precedenti lavori, l'album resta un diversivo affascinante e autentico nel panorama musicale. La forza della proposta risiede nella combinazione di folklore popolare e sperimentazione sonora. Ascolta l'album di Goran Bregovic e lasciati trasportare dalla magia balcanica!

 La marcia verso 'The First Monument', sorta di altare – rosone di fuoco maligno - cui essi anelano, è una scalena rappresentazione ai limiti di un hard inquieto.

 La voce è dapprima uno squittio di ratto, poi è un ruggito da cerbero.

La recensione esplora l'album 'The First Monument' dei Monument, un gruppo underground del 1971. L'opera presenta atmosfere cupe e una miscela tra hard rock e prog, con brani originali ma dai suoni freddi. Passaggi intensi emergono grazie alla voce graffiante e all'uso di organo e chitarra. Nonostante alcune ambiguità sonore, il disco si conferma un interessante esempio di musica di nicchia dell'epoca. Scopri l'oscurità e l'originalità di 'The First Monument' dei Monument, un capolavoro nascosto del 1971.

 Le montagne...amiche e nemiche di gente straordinaria nella sua semplicità.

 Le loro voci limpide si inerpicano come edera, un ramo sull'altro, sui muri del ricordo.

La recensione esplora con emozione e rispetto il repertorio del Coro della S.A.T., custode di canti alpini intrisi di storia e nostalgia. Vengono valorizzati la semplicità e la forza dei montanari, il ruolo del canto come memoria e svago, e l'importanza di tramandare questo patrimonio. Il Coro emerge come simbolo di eroismo e identità alpina, con voci che commuovono e rievocano un mondo passato ma mai dimenticato. Ascolta i canti del Coro della S.A.T. e immergiti nella storia alpina!

 Psycho Circus è un hard rock spettacolo, energico e roboante, eppure assolutamente musicale nel suo savio ritornello.

 Siamo di fronte, ancora una volta, ad una band certo non epocale (o forse, a suo modo, sì?), ma valida più di quanto si creda e che peraltro ha saputo dimostrare di avere i mezzi per sperimentare nuovi percorsi.

La recensione esalta Psycho Circus come un album duro ed energico, capace di mescolare il classico hard rock dei Kiss con momenti malinconici e sperimentazioni musicali interessanti. Vengono evidenziati assoli notevoli e il carattere unico dell'album, che mantiene viva la personalità della band senza cadere nella banalità. L'autore apprezza la varietà vocale dei membri e la combinazione di forza e melodia lungo tutto il disco, suggerendo che sia un lavoro valido e spesso sottovalutato. Scopri il lato energico e malinconico di Psycho Circus, ascolta ora l’album dei Kiss!

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