La loro musica apre i culetti.

 Spruzzi di psichedelia e hard rock contribuiscono a donarci un disco che non è solo grezzume ma anche varietà.

La recensione celebra Time Travelling Blues degli Orange Goblin come un classico dello stoner rock britannico, evocando atmosfere sporche, grezze e psichedeliche. La band londinese, capitanata da Ben Ward, viene considerata una delle poche valide alternative europee ai maestri americani del genere. L’album si distingue per la sua carica energica e varietà sonora, risultando uno dei lavori più riusciti della seconda ondata stoner. Scopri ora il viaggio stoner degli Orange Goblin con Time Travelling Blues!

 Il contagio di Soderbergh è indirizzato a comprendere i comportamenti umani.

 Il risultato è quello di una pellicola estremamente "fredda", dove non c'è spazio per l'emozionalità.

Contagion di Steven Soderbergh è un thriller corale che affronta la paura moderna delle epidemie attraverso un cast importante. Lo stile documentaristico e preciso della regia rende la pellicola fredda e a tratti confusionaria. Il film analizza le reazioni umane e il ruolo dei media in una crisi sanitaria globale, ma manca di emotività e fluidità nella narrazione. Scopri come Contagion esplora le paure moderne con uno stile unico. Guarda la recensione completa!

 Non è il solito horror, ma c’è personalità e un’ottima resa filmica.

 Un film visivamente perfetto dove trionfa la luce, con inquadrature dai primi piani alla natura arsa dal sole.

At The End Of The Day è il primo lungometraggio di Cosimo Alemà, noto regista di videoclip musicali, che combina slasher, thriller e azione in un horror italiano recitato in inglese. Nonostante una trama classica e qualche momento di stanca, il film si distingue per un'ottima resa visiva, una colonna sonora coinvolgente e una certa personalità rara nel panorama italiano. Alemà si conferma un regista da tenere d'occhio grazie a quest'opera ben confezionata e riuscita. Scopri l'horror italiano di Cosimo Alemà, un film che vale la pena vedere!

 Molto spesso avere una buona casa discografica significa assicurarsi un successo che la passione e la creatività non garantiscono.

 "Solinari" è un disco introspettivo e costruito alla perfezione, dove ogni sensazione umorale varia da secondo a secondo.

La recensione celebra 'Solinari' dei Morgion come un capolavoro doo/death metal del 1999, sottolineando la sua profondità emotiva e compositiva. Sebbene poco noto, l'album riflette atmosfere epiche ispirate alla saga fantasy Dragonlance e contribuisce in modo significativo allo sviluppo del genere. L'opera è considerata una pietra miliare che unisce sofferenza, sogno e oscurità medievale senza cadute qualitative. Ascolta 'Solinari' e immergiti nelle atmosfere epiche del doom metal classico.

 Born from shadows è l'opera di una band matura, che ha capito quale sia la formula giusta per esprimere questo momento della carriera.

 La proposta è mutata e probabilmente con il passare degli anni continuerà a cambiare ma la classe e lo stile rimangono.

Born From Shadows segna un nuovo capitolo per gli svedesi Isole, con un sound più corposo e aggressivo rispetto al passato. L'album unisce elementi epici e decadenti a un songwriting maturo. La vocalità espressiva di Daniel Bryntse e l'uso del growl di Henrik Lindenmo arricchiscono le atmosfere. Pur mantenendo il pessimismo tipico della band, l'opera dimostra energia e coesione. Un disco consigliato a chi apprezza il doom metal classico con contaminazioni moderne. Scopri l'evoluzione degli Isole con Born From Shadows, un capolavoro del doom metal epico!

 Le lacrime di quelle battaglie rimarranno cristallizzate nel tempo, così come il furore delle asce e delle spade.

 Eternal black dawn non ci dà nulla di più di quanto gli Omen non ci abbiano dato già prima della sua pubblicazione.

La recensione analizza "Eternal Black Dawn", ultimo album degli Omen, caratterizzato da un tentativo di rivivere il sound vintage della band. Dopo la perdita del carismatico singer J.D. Kimball, la band ha faticato a ritrovare l’originalità e la carica dei primi lavori, ma mantiene comunque una qualità superiore rispetto ai dischi precedenti post-Kimball. L’album è un tributo per i fan storici, un commiato malinconico di una realtà metal spesso sottovalutata. Scopri l’ultimo capitolo degli Omen e rivivi l’heavy metal classico!

 Per chi scrive questo è senza ombra di dubbio il miglior lavoro del periodo che va dal 1992 all’uscita di «Candlemass» (2005).

 «The Dying Illusion» basterebbe a fugare ogni dubbio, data l’indubbia qualità del brano.

Chapter VI rappresenta il punto più alto del periodo travagliato dei Candlemass senza Messiah Marcolin. Nonostante la cambiale nel frontman e un sound leggermente meno doom, l'album mostra una qualità significativa, con brani di livello come "The Dying Illusion" e "Where the Runes Still Speak". È un disco sottovalutato che merita riscoperta e riconoscimento. Riscopri Chapter VI, un gioiello nascosto del doom metal svedese!

 Una copertina francamente brutta non deve ingannare l’ascoltatore: il contenuto non è becero power metal spade, dragoni e castelli dimenticati ma bensì hard rock raffinato e infarcito di gusto progressive.

 Show me how to live è un album che scorre a meraviglia e non rischia mai di diventare noioso, merito che va senza dubbio ad un songwriting buono ma non eccellente.

L'album Show Me How To Live dei Royal Hunt segna un ritorno a sonorità personali e ben eseguite, lontano dal power metal classico. Con un songwriting solido, un hard rock raffinato dall'influenza progressive e performance di qualità, il disco scorre piacevolmente senza mai annoiare. Nonostante una copertina poco attraente, il contenuto musicale dimostra una band ancora in forma e capace di produrre lavori di alto livello nel panorama rock europeo. Scopri l'eleganza hard rock dei Royal Hunt con Show Me How To Live!

 Il film si regge bene sull’impianto prettamente formale, ma perde efficacia nell’intrattenimento.

 Le ombre che 'divorano' sono proprio personificazioni astratte dell’uomo stesso.

Vanishing on 7th Street conferma Brad Anderson come regista orientato a thriller psicologici con atmosfere dense e temi esistenziali. Il film però, pur valido nell’impatto visivo, perde parte della sua efficacia narrativa con alcune sequenze superficiali. Il racconto si rifà a generi catastrofici ma si mantiene fedele alle paure umane e all’ambientazione claustrofobica tipica di Anderson. Scopri l’atmosfera unica del thriller psicologico di Brad Anderson!

 Ecco un gruppo coi controcazzi, una band che sbaraglia via l’immondizia delle innumerevoli produzioni metal.

 Avventuratevi in questi mondi.

La recensione celebra 'The Ichthyologist' dei Giant Squid come un album metal-progressive dall'alta qualità e forte originalità, arrangiato con violoncello e contaminazioni di jazz e post-rock. Nonostante la sua complessità e un budget limitato, il disco si distingue per atmosfere variegate e pezzi intensi come 'La Brea Tar Pits'. Richiede ascolti pazienti per essere apprezzato appieno e rappresenta un progetto musicale degno di nota e innovativo. Scopri l'unicità di Giant Squid: ascolta 'The Ichthyologist' ora!

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