Oggi mi è venuta questa ispirazione, perciò vi parlerò del (forse) più discusso album degli Elio E Le Storie Tese, ovvero l'impronunciabile "Craccracriccrecr". Certo un titolo un po' scricchiolante, come del resto, in alcuni punti, l'album stesso. Ma non si può dire che l'inventiva del gruppo si sia esaurita (cosa finora ancora mai successa, a dirla tutta). L'album forse risente anche della perdita di Feiez, non certo inosservata. Ad ogni modo i nostri beniamini ci presentano una tracklist davvero esauriente (16), dove non è difficile trovare bei brani ma anche certe vaccatelle.

Cominciamo dall'intro "Craccracriccracker", un omaggio appunto al sassofonista scomparso (mi è risultato impossibile non pensare che ci fosse una sorta di citazionismo dalle campane di "Hells Bells" degli Ac/dc), e proseguiamo col doppio brano "Evviva/La Visione", con sottofondo rap ma con testo inequivocabilmente consueto per i nostri goliardici amici. L'intero pezzo non arriva ad una vera conclusione, se non l'esaltazione della "visione della figa da vicino".

"Passano i secoli, passano i millenni, passano gli uomini che si alternano ai governi. Passa la palla chè il gioco è bello in tanti, ma quello che non passa è l'arroganza dei potenti; non conoscono pudore, non conoscono vergogna, per questo il loro verbo è solo squallida menzogna. E prego madre terra con lo sguardo al cielo: illumina la strada in questo buco nero"

Il quarto brano è "Il rock and roll", un genere che gli stessi Elii ammettono di amare, senza lasciar spazio a nessun tipo di techno, fusion, jazz o hip hop; questo brano viene certo tirato molto per le lunghe, sembra non finire mai, ma si lascia ascoltare per il suo ritmo davvero heavy. Successivamente si presenta una track molto simpatica, ovvero "La bella canzone di una volta", con un ritmo molto anni 50, e con la voce che va e viene, come nei dischi di vinile (è stato fatto anche un video, non proprio eccellente). La sesta traccia è "Che felicità", dove canta un rozzo uomo di mezz'età, romano; niente di complicato, dato il ritornello a ripetizione "io sono stronzo, testa de cazzo, ohohoh, io vado a zonzo, come ‘no stronzo, ohoho, che felicità". E' qui che l'album comincia a scricchiolare. Fortunamente riprende subito il ritmo con l'introduzione lirica al brano "Farmacista", che condanna l'uso spasmodico dei prodotti sanitari e le consulenze degli psicologi; uno dei momenti più felici dell'album. L'ottavo brano, "Bobby Burrs (Baby Birds)", è uno di quelli che proprio non mi spiego, e che a mio parere non ci sta a dire nulla. La successiva "Nudo e senza cacchio" è uno dei brani più riusciti di tutto il disco, con un testo davvero divertente e originale.

"Sono una donna baffuta ma sempre piaciuta in ginocchio da te. Critichi il mio savoir faire, poi però mi vuoi faire... Venisse un uomo tutto nudo e senza cacchio che si fermasse a casa mia tutta la vita, tutta la vita con lui nudo e senza cacchio, senza l'assillo di un contatto che ti fa sudare. Perchè anche un uomo ricco bello e intelligente non ha bisogno a tutti costi del suo cacchio. Non sarò campana per il suo batacchio, perchè egli è nudo e senza cacchio."

Seguono "Mustasì" e una interessante "Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan", che sbeffeggia la rivalità fra i due gruppi rock dei primi 60. La 12esima traccia è "Caro 2000", anch'essa molto ironica, che dà il benvenuto al primo anno del nuovo millennio, ma ricordandogli di non tirarsela troppo:

"Senti, sai che ci aspettiamo molto dalla tua venuta, tipo un valido vaccino contro L'HIV per amare in Europa senza il problemino del computerino che fa tilt: non ti riconosce (coro: "quattro!" ), lui ti crede (coro: "tre!" ) 900 (coro: "due!" ) e invece sei (coro: "uno!" ) 2000 (coro: "Yeahhh" ). Credi di essere il migliore anno del futuro. Non lo sai che l'anno prossimo c'è l'odissea nello spazio? Senti il peso delle responsabilità, non ci pensi a quelli che verranno dopo tipo il 4000, il 6000, il 19000, il 30000, tipo 98003 o il 100.000. Non sei nessuno. Ti credi il futuro ma futuro non sei."

Segue un altro brano scricchiolante: "Bacio", un pezzo beat senza alcuna pretesa. Si procede con un titolo interessante, "Sogno o son desktop", dove Elio "sogna un mondo dove non sia necessario prostituirsi per far l'amore". Ci avviciniamo alla fine con "Discomusic", un brano spesso prediletto nelle esibizioni live (nell'ultimo che ho visto è stato fatto uno splendido medley assieme al "Pipppero" e a "Born To be Abramo"). Il brano finale ha un che di commovente e apocalittico: "Bis", un invito a non preoccuparsi, perché gli Elii avranno sempre in serbo questo "cazzo di un cazzo di un cazzo di BIS". Ne sarà la dimostrazione anche "Cicciput", una riconferma della fervida immaginazione di questo gruppo, vero onore per la nostra musica ormai rovinata da artisti come Masini, D'Alessio e quant'altro. Un album quindi tutto sommato buono, che merita 4 stelle senza troppe storie.

PS: a fine autunno non perdetevi il nuovo album; sentite tre anteprime, si è già sicuri di doverlo avere.

Elenco tracce testi e video

01   Craccracriccracker (00:32)

02   Evviva (01:10)

La la la la la, la la la la la, la la la la la la
Lo lo lo lo lo, lo lo lo lo lo, lo lo lo lo lo lo
Un un un un un, un un un un un, un un un un una
Il lo la i gli le, il lo la, i gli le il lo la i gli le

Mi piace la bi, mi piace la bi,
mi piace la bicicletta,
ci faccio dei gi, ci faccio dei gi,
ci faccio dei giri;
incontro la fi, incontro la fidanzata,
le mostro il mio ca, le mostro il mio ca,
le mostro il mio cambio;
le mostro il mio ca, le mostro il mio cagnolino;
le mostro il mio ca, le mostro il mio cappellino;
e infine il mio ca, e infine il mio caro amico
nel senso del caz, nel senso del caz,
nel senso del kazoo.

Ah, Elio e le Storie Tese.

E questa è la vi, e questa è la vi,
e questa è la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva...

03   La visione (04:26)

04   Il rock and roll (07:31)

05   La bella canzone di una volta (03:27)

06   Che felicità (05:10)

07   Farmacista (03:54)

08   Bobbi Burrs (Baby Birds) (03:12)

09   Nudo e senza cacchio (04:09)

10   Mustasì (03:32)

11   Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan (04:15)

12   Caro 2000 (04:08)

Caro 2000,
quanto tempo è già passato
dal lontano zero.
Proprio non te l'aspettavi
che toccasse a te,
ma la lista d'attesa è finita.

Senti, sai che ci aspettiamo molto
dalla tua venuta,
tipo un valido vaccino contro L'HIV
per amare in Europa
senza il problemino del computerino che fa tilt:
non ti riconosce (quattro!),
lui ti crede (tre!) il 900 (due!)
e invece sei (uno!) 2000 (Yeahhh!)

Credi di essere il migliore anno del futuro.
Non lo sai che l'anno prossimo
c'è l'odissea nello spazio?
Senti il peso delle responsabilità,
non ci pensi a quelli che verranno dopo
tipo il 4000, il 6000, il 19000, il 30000,
tipo 98003 o il 100.000.
Non sei nessuno.
Ti credi il futuro
ma futuro non sei.

Nel 100.000 l'uomo si sarà evoluto
ed avrà fatto tutto;
la natura si sarà rimboschita un po'
e volare non sarà un problema.
Con un filo d'erba salverò l'umanità,
con le branchie salveremo chi non sa nuotare,
e voleremo con facilità.

Quindi, caro il mio 2000,
vedi di volare basso.

Nooooo nessunoo credi maaaaa aaaaaaaaah

13   Bacio (04:03)

Bacio, bacio, bacio, bacio;vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack smack smack smack smack; vieni qui che ti abbraccio.
Io ti do un bacio, io ti do quattrocentodue baci;
io ti do parecchi baci e il totale è "tu mi piaci".
Bacio, bacio, bacio, bacio;vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack smack smack smack smack; vieni qui che ti abbraccio.
Stiamo insieme se lo vuoi, stiamo insieme se lo voglio.
Baci baci a più non posso: pistulino allarme rosso.
Bacio, bacio, bacio, bacio;vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack smack smack smack smack; vieni qui che ti abbraccio.
BA, ba, ba; bababbabbà, bacio.
BA, ba, ba; bababbabbà, bacio.
Bacio, bacio bacio bacio bacio bacio,
bacio bacio bacio bacio bacio ba,
bacio babà, bacio ba, bacio.
Bacio ba, bacio babà, bacio ba, bacio.
C'è una legge molto bella che ci impone di baciare:
questa legge formidabile è chiamata Legge Bacio.
Maledetta Legge Bacio che ci impone di dare un bacio:
tu vorresti baciare meno e invece baci molto.
bacio, bacio, bacio, bacio; bacio, bacio in quel posto.
Bacio là dove non batte il sole: pistulino allarme rosso

14   Sogno o son desktop (04:44)

15   Discomusic (05:33)

Discomusic discomusic,
tu mi piaci cos� tanto perch�
fai ballare tutti quanti
ed alle volte fai ballare anche me.
Coi pantaloni scampanati danzer�
balletti degni del migliore John Travolta.

Disco music disco music,
tu sei molto coinvolgente, disco music.
Io ti amo poi ti odio
poi ti amo poi ti odio e poi ti apprezzo,
e canto: "Please don't let me be misunderstood"
mentre parcheggio nel parcheggio l'Alfasud,
e mi precipito gi� in pista
perch� sta per cominciare la discomusic,
quella degli anni settanta,
col tipico ritmo incalzante
di cassa, rullante e charleston.
E tu, se mi vedi seduto in this party
sappi che sto aspettando la dance, la dance,
la dance, evvedi che il dj la mette.

Disco disco, dance disco,
disco, discomusic, dance, uh!

Discomusic discomusic,
col volume l'autoradio mi distruggi.
Sulla macchina ho un impianto
che � costato dei milioni e me ne vanto.
Io non capisco tutto questo rock and roll,
io non capisco la si do re mi fa sol;
io non capisco, non capisco, non capisco
e allora ballo la discomusic.
Evviva la disco music,
col tipico ritmo incalzante
di cassa rullante e charleston.
Ma tu se mi vedi felice in this party
sappi che sto apprezzando la dance, la dance,
la dance, io sto capendo la dance.
Tra un po', con i miei amici invasati,
ingeriremo pastiglie per giungere freschi
all'after hour.

In sinto. Mi sento felice,
ma � una sensazione illusoria
che poi col tempo svanisce.
Che storia!
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Disco, dance, disco!
Discomusic! Uuuuh!
Sssssssh!

16   Bis (10:27)

C’è Nicola che cambia le corde;
il suo basso protesta, ha bisogno di musica.
Mentre Davide resta in disparte,
ripensa a Santana, a quel giorno a Bologna.
C’è Paolone che pensa alla fregna,
c’è Christian che pensa anche lui alla fregna;
c’è Sergino che chiede da bere,
gli do il mio bicchiere e si va a fare un bis.

Bis, bis.
La gente vuole solo bis, bis.
Le gole bruciano nel bis
finché c’è musica.
Bis, bis.
Vagoni pieni di dannato bis, bis,
col cuore in gola, disperato bis.

C’è John Holmes con la donna volante,
lui stringe il volante e lei stringe il suo bis.
Supergiovane ha rotto la vespa,
è sul ciglio che aspetta di prendere il bis.
Il Pipppero® ci ha rotto i coglioni:
noi siamo cresciuti a bistecche di bisonte.
Prego Dio che ne valga la pena,
giriamo la scena dell’ultimo bis.

E bis di tutto, bis di niente,
bis, bis
da voi richiesto ripetutamente: “Bis!”
Dài, facciamo ’sto cazzo di
bis, bis.
Chiama Mangoni c’è da fare il bis, bis.
Saliamo ancora, dannazione, bis.

Vi è piaciuto il concerto stasera?
Se sì rispondete “Puiskalapuà”.
E ora siamo di fronte ad un bivio:
o andare affanculo o suonarvi dei bis.

Bis,
e questa è la sigla alla fine del film, film.
Ma questo qui non è mica un film,
questa è la vita.
Bis, bis,
ma la vita non ti dà la possibilità di un bis, bis,
anche se sarebbe bello.
Bis, bis.
Ma quale cazzo di cazzo di bis, bis.
Oh cazzo cazzo cazzo cazzo il bis:
questo cazzo di cazzo di cazzo di cazzo di cazzo.

Ciao! Se vuoi farti fare l'amore
da Elio e le Storie Tese
indossa la cuffia stereofonica,
posizionati in un ambiente tranquillo al buio,
e abbandonati all'olofonica affanculo
sto per morire madonna...
meglio che la faccio normale, non riesco...

E abbandonati all'olofonica magia dell'ammooor...

Ma chi c'è qui?
C'è una presenza!
Ah eccoti!
Mmmmmm...

C'è Stefano?
Davide!
Guarda chi c'è oggi!
Aspetta... ho scritto qui c'è...
un essere umano!
Eh?
Dev'essere quello!
Sergio!
Senza far troppo rumore...
Faso!
Non fate rumore!
Guardate qua che roba!
Non ho mai visto niente di simile!
È assolutamente affascinante!
Ah pa pa papaaaaaaaaa

Non riesco a stare lontano,
devo avvicinarmi... smack, smack
Stai per provare un'esperienza davvero nuova,
davvero nuova... (rumore di cerniere)
Cosa stai facendo?
Atmosfera...
Ma tu stai accingendoti
a fare amore non protetto!
Ah... sì...
Questo esemplare...
Brindiamo!
Ti piace eh?
Fiiiii fiiiiii fiiiiiiiiii

Sapete cosa penso?
Che questo meraviglioso essere umano
merita di ascoltare qualcuno dei nostri nuovi pezzi...
Perché non mandiamo...
AHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Avete ragione, avete fatto ridere anche me...
Che buontempone!

Dice lui che c'è troppi cori.
Eh be'? Forse è quello il suo bello!
Dobbiamo essere ancora più minimali?
Minchia, siam stati superminimali...

Siiiiiiiiiimiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii

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Altre recensioni

Di  fabbiu

 L'album si preannuncia in maniera geniale, ovvero con un assolo del mitico Feiez, bon’anima alla quale la band non ha mai dimenticato di fare omaggio.

 Dopo averlo finito non c’è bisogno di chiedere il bis, perché saranno gli Elìì stessi a proporci “BIS”, una canzone alla “Ligabue” in cui vengono rimembrati i migliori uomini della nostra società.


Di  Martello

 "È il disco più poliedrico e vario della loro carriera."

 "Dal brano peggiore al brano migliore del disco. Vero manifesto del gruppo."