Sei dischi in sei anni sono davvero tanti! Poi per uno come Mark Knopfler sono davvero tantissimi!!! Proprio così, dal 2000 l'ex (?) leader degli straordinari Dire Straits, ha pubblicato a partire dal meritevole "Sailing To Philadelphia" (2000) una serie continua di dischi fino a tutt'oggi, che hanno arricchito lo scomparto dei record shop a lui dedicato. E' proprio così: il caro Knopfler, messi da parte i primi anni con la band che ha gloriosamente guidato, non può essere proprio definito uno che ha inflazionato il mercato con la propria presenza, tanto che proprio nel periodo di maggior popolarità, ha evitato di dare alle stampe prodotti che seppur di qualità scadente, avrebbero sicuramente gonfiato il suo portafogli, come effetto incontrovertibile di quel ruolo meritatamente guadagnato di Re Mida, che ha svolto sin da inizio carriera (ricordiamo le numerose collaborazioni, da Bob Dylan, Tina Turner, Steely Dan, Phil Lynott, ecc...).
"Real Live Roadrunning" è il risultato della tournèe intrapresa insieme ad Emmylou Harris per la promozione del piacevole "All The Roadrunning" (candidato al Grammy Award sia nella categoria Best Contemporary Folk che in quella Americana Album), uscito quasi sette mesi prima. Un album questo, da cui fuoriesce tutto quel sapore country western, che ha distinto la longeva carriera dell‘agreste Emmylou così come quella dell'hillbilly Mark, in cui a primeggiare è il materiale dell'ultima cointestata produzione, senza dimenticare uno sguardo verso il passato di entrambi i percorsi artistici, appena velato di un po' di malinconia, con un moderato accaloramento per il dorato presente.
La vibrante chitarra del miglior Knopfler introduce il temperato ritmo di "Right Now" che scalda la posata audience, che non può fare a meno di battere il piedino sulle note della successiva "Red Staggerwing" facendo sognare di un'allegra serata trascorsa in un festaiolo saloon, tra fischi urli e biondo whiskey sgorgante dalle celebri bottiglie capovolte. La melancolia di "Red Dirt Girl" e la genuinità di "Done With Bonaparte" ci fanno apprezzare la vera essenza di questi due artisti, capaci attraverso una estrema semplicità musicale e narrativa, di quanto la buona musica sia più figlia di un sincero istinto compositivo che di tecnica e ricercatezza sonora. Un salto nel passato dei Dire Straits con l'esecuzione di "Romeo And Juliet" (anticipata dalla solita intro mascherata) è sicuramente la mossa vincente per ottenere degli scroscianti applausi, così come l'accenno della celebre "So Far Away" (sempre in piena linea con l'atmosfera della serata…) sembra involontariamente scatenare un vivido richiamo nel pubblico, a cui è impossibile resistere. Non da meno sono la leggiadra "Speedway At Nazareth" (uno degli episodi più salienti da "Sailing To Philadelphia") o la delicata bellezza di "Boulder To Birmingham" (dal primo disco della Harris "Piece Of The Skyes" del 1975), e perché no le pacate note della più recente "Our Shangri-La" (2004).
Se il DVD diverrà la preda preferita dei fans più famelici per la presenza di ulteriori quattro tracce ("I Dug Up A Diamond", "Born To Run", "Belle Star" e "Song For Sonny Linston") che a ragione troveranno il prodotto più completo - pur se "All That Matters" compare come bonus track sul solo CD audio - i più moderati e completisti avranno modo attraverso lo stesso supporto, di conoscere in maniera più esauriente l'abilità sul palco della collaudata coppia Knopfler/Harris, apprezzando quell'umanità e simpatia che sembra scarseggiare tra personaggi di un certo calibro (non sempre è possibile vedere la singer dell'Alabama agghindata come una cow girl, ridere e scherzare con tutti). Un'esauriente intervista, in cui i due protagonisti parlano di come è stato concepito ed attuato il disco, soddisferà ulteriormente i più golosi che troveranno ulteriormente interessante, una ricca sequenza di fotografie e dettagli sulla strumentazione utilizzata.
In definitiva un'esauriente pubblicazione per lo più specchio del comune e recente percorso artistico di entrambi i protagonisti, sulla cui riuscita qualitativa ha influito la purezza di uno spirito istintivo e singolare. Lo stesso spirito, che alle origini si manifestava con inaudito coraggio ed inconsueta grinta, ispirando la descrizione in note di cosa succedeva una volta nel west, e che con altrettanta schiettezza guida oggi con toni musicalmente più intimi l'inedita coppia a sostenere: …"This Is Us"… Prendere o lasciare…
Elenco tracce e testi
06 All That Matters (03:20)
my darling girl
my darling girl
you’re all that matters
in this wicked world
all that matters
all that matters
my darling boy
my darling boy
all of my sunshine
and all of my joy
you’re all that matters
all that matters
well, i can’t stop the pain
when it calls
i’m a man
and i can’t stop the rain
when it falls, my darling
who can?
my darling girl
my darling girl
you’re all that matters
in this wicked world
all that matters
all that matters
my darling friend
my darling friend
all we’ve got going
is love in the end
it’s all that matters
all that matters
10 Speedway at Nazareth (06:59)
After 2000 came 2000 and one (2001)
To be the new champions, we were there for to run
From springtime in Arizona, 'til the fall in Monterey
And the raceways were the battlefields and we fought 'em all the way
It was in Phoenix in the morning, I had a wakeup call
She went around the without a warning and put me in the wall
I drove at Long Beach, California with three cracked vertebrae
And we went on the Indianapolis, Indiana anyway
Well, the Brickyard's there to crucify anyone who will not learn
I climbed a mountain to qualify went flat through the turn
And I was down in the might-have-beens and an old pal good as died
And I sat down in Gasoline Alley and I cried
Well we were in at the kill again on the Milwaukee Mile
And in June up in Michigan we were robbed at Belle Isle
Then it was on to Portland, Oregon for the G.I. Joe
And I blew off almost everyone when I my motor let go
New England, Ontario we died in the dirt
Those walls from Mid Ohio to Toronto they hurt
So we came to Road America where we burned up at the lake
But at the Speedway at Nazareth I made no mistake
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