"mondo di uomini fatto di uomini pronti a rincorrere il vento"
Il bivio, quello che le donne non dicono, mistero e pure xfactor.
Tutti programmi televisivi di gusto più che criticabile.
Chissà cosa rincorreva Ruggeri per arrivare a condurre ed a partecipare a certi programmi.
Ora per fortuna ha smesso di partecipare ai programmi televisivi ma i suoi lavori discografici migliori gli ha dati alle stampe qualche decennio indietro.
Ad esempio questo questo "La giostra della memoria" che ho rispolverato qualche giorno fa dalla mia discreta collezione di cd e riascoltandolo mi ha fatto venir voglia di fare la mia prima recensione su Debaser.
Il disco è una raccolta che racchiude brani di più o meno successo di Ruggeri quali "Peter Pan", "Il portiere di notte", tra le altre ci sono "Contessa", "Polvere" e "Vivo da re" in versione live in una veste molto più rock delle versioni registrate in studio.
Oltre hai vecchi brani del repertorio Ruggeriano sono presenti degli inediti che secondo me valgono l'acquisto dell'album.
"Mistero" brano col quale il cantautore milanese ha vinto l'edizione del Festival di San Remo nel '93, definito dall'autore stesso unico brano dai risvolti rock mai presentato a San Remo e in grado addirittura di vincere il festival; la canzone è infatti di stampo quasi Queeniano, Queen di cui Enrico è innamorato, ascoltare i ritornelli di "Peter Pan" e "Fairy feller's master stroke" per credere.
Altro inedito di valore è la title track, scritta per la Mannoia ma quì interpretata da Ruggeri un brano di una poesia struggente ed infine "Bianca balena" uno dei pezzi più duri di tutta la discografia del Rouge, con un riff e un coro che ti prendono subito.
Che dire, non amo molto le raccolte perchè snaturalizzano un po' i pezzi, ma questa raccolta mi piace quasi come un album, forse un parere troppo di parte ma Enrico Ruggeri in quanto ad artista non ha nulla da invidiare a tutti i cantanti italiani in primo piano e sempre sotto i riflettori.
"..il breve mestiere di vivere è solo MISTERO"
Elenco tracce testi e video
04 Contessa (03:24)
Non puoi più pretendere di avere tutti quanti attorno a te.
Non puoi più trattare i tuoi amanti come fossero bignè.
Vuoi solo le cose che non hai,
parli delle cose che non sai,
cerchi di giocare ma non puoi,
pensi solamente ai fatti tuoi.
Chi sei contessa?
Tu non sei più la stessa.
Vuoi che io rimanga nel tuo letto per poi sbattermi su e giù.
Non ti lamentare se domani non ti cercheremo più.
Ma vorrei soltanto averti qui,
sei accattivante già così,
ti difendi con il D.D.T.,
fai pesare troppo quei tuoi 'si'.
Chi sei contessa?
Tu non sei più la stessa.
Pensi che ogni cosa di concreto sia da riferire a te,
tu fai la misteriosa per nascondere un segreto che non c'è.
Ma nel tuo castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà,
non sai neanche tu la verità,
vendi a caro prezzo la realtà.
Nel tuo castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà,
non sai neanche tu la verità,
vendi a caro prezzo la realtà
06 Polvere (04:28)
Piano americano
e sfioro il tavolo con una mano.
Pomeriggio strano,
e un desiderio che è fuggito lontano.
Polvere, gran confusione, un grigio salone,
in quale direzione io caccerò la
polvere dai miei pensieri?E quanti misteri
coi pochi poteri che la mia condizione mi dà.
Aria un po’ viziata,
quella finestra andrebbe spalancata.
Tela rovinata,
e la cornice tutta consumata.
Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi
e forse è già tardi per togliere la
polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà.
Non mi cercare, chè non mi riconoscerai
07 Il mare d'inverno (05:44)
Il mare d'inverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv
e verso l'interno qualche nuvola del cielo che si butta giù
sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via
punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani
e io che rimango qui sola a cercare un caffè
Il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera
è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera
alberghi chiusi manifesti già sbiaditi di pubblicità
macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia d'estate non cade
e io che non riesco nemmeno a parlare con me.
Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me, questo vento agita anche me.
Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà
la radio e i giornali e una musica banale si diffonderà
nuove avventure discoteche illuminate piene di bugie
ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto
mi tuffo perplessa in momenti vissuti di già...
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Altre recensioni
Di AJM
«La giostra della memoria» commuove ancora oggi e fa capire che forse la tua strada può essere quella di scrivere canzoni.
La musica di tutti i giorni è quella da cui spesso scappo oggi, ma se non si inizia da lì si resta snob.
Di Bromike
‘La giostra della memoria’ riassume tutto il meglio del Ruggeri storico, fatto di una vocalità particolare tutta da studiare e una composizione a tratti divertente, a tratti poeticamente sensazionale.
‘Mistero’ è forse un brano odiato da molti per colpa di Radio Italia o Sanremo, ma ascoltandola attentamente appare tutt’altro che una stupidata.