Ok lo ammetto l'adolescenza è finita e si è portata via con sè molte cose. Una in particolare: gli Enter Shikari.

Il quartetto di St.Albans oramai è diventato ufficialmente una ONLUS a tutti gli effetti. Si credeva e si sperava che la moda Zeitgeist fosse una cosa passeggera e che illuminati, cospirazioni, Adam Kadmon, e New World Order vari sarebbero bruciati via velocemente nel braciere del tempo. Non è così per gli Enter Shikari i quali continuano imperterriti, da "Common Dreads" in poi, a sproloquiare assiduamente di politica e argomenti sociali ma no nella maniera "punk" bensì nella maniera più mainstream possibile, risultando poco credibili e monotoni. Quest'album ne è la conferma.

" The Mindsweep", come citato poc'anzi, riprende le orme degli ultimi album della band, oltre a livello tematico anche a livello sonoro: tracce molto più contenute e melodiche, aumento di spessore e presenza della sezione elettronica a discapito di quella ritmica e abbandono quasi completo del "metalcore" per favorire uno pseudo rock alternativo con venature ( molto accennate) di finta neo-psichedelia che fa molto "cool" dal duemila in poi.

D'altronde si sa gli Enter Shikari sono sempre stati vittime delle mode e del sistema che loro così tanto criticano e vogliono rovesciare. Sono passati dalla moda emo-post hardcore-metalcore a l' indie più maturo (ma solo in superficie) dall'elettronica inglese stile Bristol (D&b e dubstep) a quella più ambient e psichedelica.

L'album nel complesso comunque e' orecchiabile, ma non e' un ascolto particolarmente impegnato o carico di energia, si avverte una sorta di "capolinea" della band che musicalmente sembra non aver più nulla da dire. Rimpiangiamo dunque i primi Enter Shikari, quelli innovativi, quelli che ascoltavi d'adolescente, quelli che si erano fatti da soli ed erano stati pionieri di un genere copiato malissimo da altre band, gli enter poser, quelli un po fighetti, quelli che non si prendevano sul serio e volevano solo divertirsi, quelli che fomentavano e non si impegnavano. Ma d'altronde crescere significa anche questo ed è giusto, da una parte, che non sia più cosi perchè da una certa età in poi non puoi più permetterti certe cose ma devi trovare un modo di maturare come artista.

Citando i vecchi Enter Shikari: "And still we will be here standing like statues " aspettando un lavoro di spessore.


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