C'è vita nella musica pop? O meglio, c'è stata vita nella musica pop? In questi tempi odierni se si parla di musica pop a tutti vengono in mente canzoni e artisti sparsi in tutto il mondo: il pop ormai è ovunque, c'è poco da fare, anche in generi che col pop c'entrano molto poco, anche solo un piccolo accenno può rendere un pezzo qualsiasi un pezzo pop. La trap è pop nel suo insieme, perchè? Questo lo vedremo alla fine. Intanto torniamo alla domanda iniziale: C'è stata vita nella musica pop? La risposta è si, guarda un po'. E la forma di vita più pop che c'è mai stata in Italia è Enzo Carella.

Tutto cominciò una sera, magari qualcuno c'era pure, tutti erano incollati alla televisione a guardare Sanremo e a ritrovarsi come concorrente apripista dell'edizione un ragazzo dall'estetica "freak" e sopra le righe, circondato da ballerine con dei cartelloni. E lì comincia la magia, il vortice di pura danza e passione di Barbara, una forza della natura che si abbatte sul pubblico lasciandolo sbigottito, arricchendo una delle edizioni di Sanremo peggiori di sempre. Enzo da questa esperienza ne uscirà in meglio di prima, guadagnando un secondo posto nella classifica generale e un discreto successo di vendite del 45 giri di Barbara. E quel 45 giri tanto venduto nasconde nel lato B un pezzo a tratti interessante: Veleno è un pezzo ostico, una base musicale che sembra quasi preveda i vari file MIDI e un testo pieno di passione ma inaspettatamente calmo. E' difficile dirlo, ma Veleno è un pezzo pop. Leggero come una foglia ma immensamente complicato.

Dopo ciò uscì l'album, Barbara e altri Carella, e lì la situazione si complica ulteriormente: la complessità testuale si mischia con la leggerezza musicale, andando a incastonare perle come un esperto gioielliere farebbe. Un pezzo come Foto per esempio stupisce, perchè tutto questo stupore? Perchè ci ritroviamo davanti a un pezzo apparentemente leggero e catchy, con quella foto sul comò a testimoniare un amore ormai lontano; eppure dentro di te capisci che quel pezzo è più complesso di quel che sembra, quelle parti di chitarra elettrica così orecchiabili, quel ritornello assai semplice "e ancora la vorrei, farei, non so" che nasconde molto più di quel che realmente sta dicendo.

Nella confusione passi alla prossima traccia, Amara: non sembra un pezzo pop, è troppo duro per esserlo e quel testo fa talmente tanti giri incomprensibili che ti portano a pensare che in realtà il pezzo non voglia dire niente; però poi capisci che ti sei ritrovato ad ascoltare un puro frullato di Eros, di passione, trattato come fosse un rituale tra miele mischiato con la cera e una donna divenuta falò. E non realizzi, non ci credi che questo pezzo possa essere catalogato come pop talmente è esplicito e sfacciato. Allora intuisci che ormai la strada è segnata, come testimonia la successiva Malamore, vera e propria esplosione musicale dove l'amore diventa ossessivo e crudele, un eterno tradimento del partner e di se stessi.

Dal buio, una luce: un golfo abbandonato a se stesso, una ragazza lasciata sola, questa è Carmè. Prendi tutti i pezzi precedenti, individua le caratteristiche fondamentali che hai notato nei pezzi, ovvero leggerezza che nasconde un significato più complesso, e immaginale all'ennesima potenza; ecco che ottieni il pezzo più duro dell'album travestito da una leggerezza pop ancora più attraente e orecchiabile. E non ce la fai, non capisci come questi pezzi possano essere definiti pop eppure lo sono. I dubbi si moltiplicano ancora quando si raggiunge Parigi, inquieta e inquietante, acustica e lenta, ma ti entra in testa in maniera tremenda e non riesci ad accettarlo, non puoi accettare che questa musica possa essere pop. In un lampo arrivi alle ultime tracce e giungi ad Oh rai!, strumentale che conclude il disco su un ritmo funk. Arrivi alla fine con un grosso quesito ancora irrisolto: cos'è quello che ho sentito?

Tornando al dunque, perchè generi tipo la trap possono essere catalogati come pop? Perchè in se hanno degli elementi che piacciono alle masse, pop infatti come sapete è il diminutivo di Popular, ovvero popolare. Infatti la trap oggi è il genere più in voga proprio perchè ha degli elementi pop. Enzo Carella invece ha scritto canzoni catalogate come pop ma che in se non hanno assolutamente niente che possano far pensare al pop. Eppure lo sono. Inspiegabilmente. Enzo Carella quindi, non essendosi mai avvicinato teoricamente ai concetti del pop, è riuscito ad essere l'artista più pop in Italia. Per ora e per sempre.

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