Voi, cari debaseriani, avete davanti agli occhi un uomo coraggioso, ma che dico, un recensore senza sprezzo del pericolo, un uomo che potrebbe gettarsi dal tetto del Niagara e troverebbe la cosa meno emozionante rispetto a ciò che sta per fare. Voi, amici (?) debaseriani, avete davanti agli occhi un uomo che sta per scrivere una recensione il cui protagonista è Eros Ramazzotti, e lo fa qui, su questo sito, e, non contento di cotanto coraggio, lo fa pure parlandone bene. Voi capite che, insulti a parte che ho già messo in preventivo, qui siamo di fronte a qualcosa di oltremodo eccezionale, roba che in confronto il rafting è un giochetto da infanti.

"Dove c'è musica", 1996. Due milioni di copie vendute. No però, effettivamente, ripensandoci che ve ne parlo a fare, tanto lo conoscete tutti. Cioè, chi non conosce "Più bella cosa"; "Stella gemella"; "L'aurora"; "Lei però" e la title-track. Su 12 canzoni almeno la metà sono diventate talmente famose che le canticchiava pure mia nonna buonanima che è sempre rimasta ferma a Nilla Pizzi e Gino Latilla. E allora niente dai, se uno cosa fa schifo fa schifo, mica il povero recensore può pretendere di convincere chiunque del contrario. Poi a me Ramazzotti neanche fa impazzire, ma io ascolto tutto, senza pregiudizi (a parte un tizio che proprio non sopporto) e almeno due-tre dischi di Ramazzotti mi piacciono anche, tipo questo, quello prima e "In ogni senso". Poi lui è uno che ha fatto il botto, ma il botto vero, negli anni '90 quando io ero un giovane guaglioncello e alle medie se non conoscevi "Com'è cominciata io non saprei..." finivi ai margini del gruppo (e ai bordi di periferia) e vi giuro che era un incipit più famoso, a quell'epoca, di quello della Divina Commedia. Che poi, quanta tenerezza: all'epoca Eros scriveva una canzone per l'amata Michelle (erano su ogni rotocalco nazionale e non solo) e le diceva che lei era la più bella cosa. Cosa, capite. Oggi lo fucilerebbero.

Tra l'altro tale dischetto nemmeno era mai stato recensito sul sito, forse perchè per pudicizia, e paura di spernacchiamenti vari, nessuno ne ha mai avuto il coraggio. Volete che vi parli di come suona l'album? Suona come deve suonare, cioè un buon disco pop che guarda all'estero, e infatti ha venduto a pacchi pure lì, in cui non ci si vergogna nemmeno di scrivere l'ennesima canzone per l'ennesima figlia dell'ennesimo famoso che è appena diventato l'ennesimo padre. Da Stevie Wonder in poi (ma anche prima) tutti hanno sentito l'esigenza di raccontarci quanto è stato bello diventare genitori: volete fucilare il povero Eros? Che "L'aurora" sia. Che poi, è meglio questa o "Avrai"? ("Isn't she lovely" è fuori concorso, ça va sans dire). Volete davvero che vi dica che scrivere una canzone dal titolo "L'uragano Meri" (perchè lui chiama lei Meri, come i nomi che si danno agli uragani, tipo Jessica, Samantha, di solito sono tutti nomi da trans brasiliani) sia, oggi, cringe? Sì lo è, ma era il 1996, suvvia, un po' di umana comprensione.

Anche se ogni tanto, tipo la title-track, infila una frase del tipo "Hanno buttato giù l'Odeon, e ci faranno un discount" e uno pensa ai guai della giunta milanese di oggi che tra indagati e mazzettari vari è con un piede a San Vittore e l'altro pure a forza di demolire e costruire grattacieli e palazzi di 120 piani, e poi pensi che in centro fino a dieci anni c'era un bellissimo cinema e oggi c'è l'Apple Store e allora, cazzo, aveva ragione pure Ramazzotti, diamogliene atto ("Un altro sogno che uccidono, un'altra volgarità").

Oh, gente, mica pizzi e fichi, il video di "Stella gemella" l'ha diretto Giuseppe Tornatore. Ma l'anno dopo Roman Polanski ha diretto quello de "Gli angeli" di Vasco Rossi, e quindi mi taccio, meglio. Però Eros ci ha messo tre anni a scrivere questo disco, e non so se ce ne ha messi altrettanti a scrivere "Lettera al futuro". Non la conoscete? E' quella del principe che si chiude nel castello perchè fuori tutto copre una misteriosa, e letale, malattia, fino a che questa non entra pure nel castello dove quel pirla del principe pensava di essere al sicuro (ma cazzo, chiudi almeno le finestre) e scrive una lettera a una bambina che deve ancora nascere sperando in una nuova Umanità. Così, per gradire, alla fine ci augura "Buona vita".

E così, mentre lui se ne va felice in bicicletta in una specie di deserto di non so dove (ma non risiede in Brianza?), io continuerò ad ascoltarmi questo disco, e a voi, beati voi, continuerà a farvi schifo lui e la sua voce. Sì, perchè non sapete cosa significhi avere la sinusite cronica, ne parliamo a tempo debito.

Elenco tracce e testi

01   Donde hay música (04:47)

02   Estrella gemela (04:43)

03   La cosa más bella (04:28)

04   La aurora (05:39)

05   Carta al futuro (04:21)

06   Yo amaré (05:11)

07   Este inmenso show (05:29)

08   Casi amor (05:05)

D�jame aqu� en la obscuridad
d�jame as� como estoy
que salir de pronto al descubierto
no me lo esperaba de momento (ahora no).

Y no estaba preparado a�n
para este tiro al coraz�n
no lo imaginaba y es porque
no olvido el dolor de los golpes del amor y creo que tampoco t�.

Tras de nosotros la historia se par�
historias de amor destrozadas
siempre dijimos ser� mejor pues esperar
quisimos siempre palabras claras.

Estando juntos t� y yo
y sin atarse m�s
sin preocuparse m�s
temes que no sea as�, temes que no sea as� y yo mismo lo tem�.

Ahora que es casi amor
si... ahora que ya es casi amor
nos asusta si, desorienta si.

Temes que no sea as� y yo mismo lo tem�....

Tras de nosotros la historia se par�
historias de amor destrozadas
siempre dijimos ser� mejor pues esperar
quisimos siempre palabras claras.

D�jame aqu� en la obscuridad
puede que este fuego que ahora hay
por si solo se apagar�
temes que no sea as�, temes que no sea as� y yo mismo lo tem�

Ahora que
si... ahora que
si... ahora que
ya es casi amor...

09   Yo sin ti (04:14)

10   Pero ella (04:54)

11   Huracán Meri (04:49)

12   Buena vida (03:50)

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