Dopo il successo southern gothic di "Preacher's Daughter", Hayden Anhedonia (Ethel Cain) torna con "Perverts" (89 minuti), un progetto audace che segna un netto cambio di stile verso il tagliente sound industrial, drone e dark ambient.

Questo lavoro è una vera "challenge d'ascolto", un'immersione oscura in un inferno industriale dipinto da Ethel Cain come il limbo dei perversi, anime tormentate che trovano pace nella repressione.

Il disco è inondato da droni, ronzii e suspense crescente, con "jumpscare" sonori, come la recita distorta dell'inno "Nearer My God to Thee" che apre la traccia "Perverts", seguita da brown noise e voci spettrali. Non mancano brani più accessibili: "Punish" e "Vacillator" offrono ballate rock minimaliste anni '90, scheletri di canzoni che ricordano il lavoro precedente, o persino i Cigarettes After Sex. "Housofpsychoticwomn" tortura l'ascoltatore con un "I love you" ovattato e ripetuto, mentre l'interminabile "Pulldrone" crea un climax ipnotico di droni e violini elettrici.

L'album, intenzionalmente disturbante e fatto di frequenze scomode, è al contempo noioso e affascinante. Superato l'ascolto tortuoso, l'esperienza si conclude con la soave e pacificante chiusura "Amber Waves".

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