Un viaggio in una dimensione surreale dove una trama sonora tenue, languida e trasognata avvolge e coinvolge i sensi in una sorta di sospensione onirica. Ma ecco che il ritmo incalzante della sezione ritmica ed una chitarra a tratti di frippiana memoria ti riportano in un "qui" che è, in realtà, un "altrove" intessuto di drammaticità rutilante, di nervi scoperti, di estatica malinconia.

Questi musicisti texani non sono certo degli innovatori: una piacevole sintesi tra Mogwai e Sigur Ròs (con qualche influenza Godspeed You Black Emperor). Ma uniscono una grande capacità compositiva all'espressione di sonorità e tappeti musicali interessanti. Imperdibili per gli amanti del genere.

Elenco tracce testi samples e video

01   First Breath After Coma (09:33)

Instrumental

02   The Only Moment We Were Alone (10:14)

Instrumental

03   Six Days at the Bottom of the Ocean (08:43)

Instrumental

04   Memorial (08:50)

Instrumental

05   Your Hand in Mine (08:17)

Instrumental

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Altre recensioni

Di  hugoniot

 Album strumentale di notevole fattura, sonorità mogwiane ma meno cupe, qualche raggio di sole in più.

 Tracce che per gli amanti del genere credo piaceranno, e li coinvolgeranno sino ad ascoltare e ascoltare con il tremendo presentimento di tralasciare qualcosa.


Di  Pandalillo

 "Il post-rock, quello ispirato, per certi versi innovatore, termina qui, il resto è davvero noia!"

 "First Breath After Coma mette in chiaro il progetto della band; il territorio da battere è quello del rock e dei possibili utilizzi della sua strumentazione canonica."