Oggi parlo di un disco che nel deathcore degli ultimi tempi mi ha colpito maggiormente .

Cosa ha di diverso questo disco da altri ? Le tematiche, un concept incentrato sulla depressione (state tranquilli non si parla delle lyrics da metalcore ruffiano e banale alla asking alexandria), sull'abuso di droghe, dell'angoscia e dagli errori commessi che ti hanno portato ad essere isolato e dimenticato dal mondo, il disgusto verso quella persona che sei diventato, un deathcore che si apre a soluzioni a varie influenze che amplificano il senso di oscurità, privo di una qualsiasi melodia, che fa da perfetta trasposizione di questi sentimenti negativi, come l'iniziale "regression", il deathcore nudo e crudo di "animosity" e della finale "imbalance", le influenze djent-y di "malediction" e di guilt, fino ad arrivare a pezzi dalle influenze noise e ambient come in "gloom lurker" o la title track che rappresentano bene lo spettro musicale di questa band .

Strumentalmentente parlando si evidenziano Una sezione ritmica solida che crea un muro sonoro devastante, dei vocalizzi incazzati neri, delle chitarre che sfoderano un groove abissale, riff sparatissimi e breakdown MAI abusati, sempre messi al punto giusto per spaccarti la colonna vertebrale, band da tenere sott'occhio con un' opera che consiglio specialmente agli amanti di deathcore e affini .

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