Cuore del Mediterraneo, miscellanea di culture a respirare un'aria che odora di ruggine sotto il sole cocente di Luglio. Genova è città strana, di mare e di montagna insieme, apparentemente austera e chiusa nel suo mondo di vecchia dominatrice dei mari che autorizzò la flotta inglese a battere la sua bandiera per sfuggire ai pirati turchi. Genova è città di vecchi riti, Genova è città vecchia, Genova è città unica. La metrica regolare di "A çimma" è ritualità sacra fatta poesia, i sapori ci sono tutti e il canto è la loro sublimazione ultima. 

L'aver raccolto tutti i concerti di De André in uno splendido cofanetto e poi averli pubblicati singolarmente è stata un'operazione discografica riuscita e molto gradita perché in veste live il cantautore ha saputo condensare alla perfezione quella sua apertura ai suoni più diversi che prima nella PFM e poi in Mauro Pagani hanno trovato coautori preziosi e unici per la musica tutta. Il concerto de Le Nuvole è un saggio esemplare di concerto perfetto. Il suono eccezionale, la caratura degli interpreti e il repertorio sono singoli elementi di una reazioni chimica bilanciata dalla resa totale nel produrre emozione. Il dividere in due parti l'esecuzione dei brani più significativi de "le Nuvole" (unica pecca manca "Monti di Mola") coglie l'occasione per inserire all'interno tutta l'esperienza di Fabrizio De André culminandola con l'esecuzione magica del trittico "Creuza De Ma", "Jamin-A'" e "Sidùn" nell'apertura del secondo lp. L'inizio con la poesia "Le Nuvole" è presa dal disco, così come la prima parte di "Ottocento" su cui poi si inserisce De André e subito dopo il gruppo nella seconda metà dando così inizio al concerto vero e proprio con "Don Raffaé" e a seguire la "Domenica delle Salme", enigmatico brano di critica sociale di una resa live concreta e toccante. Oltre alla presenza fondamentale di Mauro Pagani da sottolineare l'eccellenza con Ellade Bandini e Naco della batteria e percussioni con un suono compatto e deciso che aiuta il suono complessivo ad essere più efficace e avvolgente, "Amico Fragile" e i tre estratti da "l'Indiano" ("Hotel Supramonte, "Se ti Tagliassero a Pezzetti" e Fiume Sand Creek") hanno qui un'esecuzione ottima.

La chiusura con "A Duménega", non si può passare a Genova per Carignano senza cantarla nella testa,  e lo strumentale "Le Nuvole" a sigillare l'ascolto nella mente dopo l'escursione obbligata con tappe "Bocca di Rosa", "La Guerra di Piero" e "La Canzone di Marinella". 

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