Quando una svolta cercata e voluta si rivela rivitalizzante.

Dopo i due bei ep pubblicati nel corso di quest'anno (ed una serie di concerti in piccoli locali per ri-impossessarsi di una dimensione più "intima" e vicina ai fans), i Feeder, forti di una ritrovata autonomia artistica dovuta alla fondazione della propria etichetta Big Teeth Records e di un nuovo ingresso in formazione (il nuovo batterista Karl Brazil, ex Ben's Brother, che va a rimpiazzare il partente Mark Richardson, di rientro nei redivivi Skunk Anansie), pubblicano questo nuovo lavoro, "Renegades", a distanza di due anni dal precedente (ed ottimo) "Silent Cry", album che, nonostante la promozione praticamente nulla dovuta alle gravi condizioni finanziarie nelle quali versava l'allora etichetta Echo, riuscì a centrare comunque la top ten britannica.

Ma veniamo al disco in sé: questo "Renegades" si rivela un gran bell'album, duro, conciso, potente e compatto, non esattamente un ritorno alle primordiali sonorità di "Swim" e "Polythene", comunque qualcosa di diverso. Un orecchio saggio ed attento si sarebbe comunque facilmente reso conto che, dopo il sound ibrido tra primo ed ultimo periodo della band della release precedente, i tre gallesi avrebbero rischiato una spiacevole fase di stallo nel loro percorso di crescita. Per fortuna, invece, nonostante la forza e la bellezza delle melodie siano sempre e comunque punti cardine dell'intelaiatura sonora dei Feeder, si porta contemporaneamente a pieno compimento un processo di indurimento e di recupero di una certa incisività sonora, già iniziato col lavoro in studio precedente (vedi "Sonorous", la vera perla di quel disco).

Sin dall'iniziale "White Lines", è ben chiaro e delineato dove Grant Nicholas (autore di tutti i pezzi) voglia andare a parare: la batteria scandisce un ritmo pesante e serrato, seguito da un riff di chitarra prorompente ed imperioso dello stesso frontman. "Call Out" è il primo singolo estratto, un godibile shottino à la Foo Fighters (in tal senso una nuova "Come Back Around") che si risolve in un ritornello-slogan diretto e coinvolgente. La title track è invece una trionfale cavalcata ricca di richiami punk rock, e sarà il secondo singolo estratto dall'album.

Poi ci sono cose come "Sentimental", "The End", "Home" e "Barking Dogs" che, tra venature hard rock (le prime tre) e punk (l'ultima) concentrano in due-tre minuti l'una un'energia ed una vitalità sorprendenti per una band  con più di dieci anni di carriera alle spalle.

A proposito, pochissimi i richiami al passato: si limitano ad una bellissima b-side ("Fallen", instant classic alla "Find The Colour", che in un momento storico diverso della band avrebbe meritato miglior sorte) e alla frizzante "Left Foot Right", quasi un outtake di "Yesterday Went Too Soon".

Due, invece, i brani cardine dell'album: uno è il pezzo "centrale" "Down To The River", una specie di sequel della vecchia e magistrale "Descend",  l'unico a "prendersela comoda"e a dilatare melodia ed emozioni in cinque minuti di stellare power ballad. Indubbiamente il miglior momento dell'album. L'altro è "City In A Rut", non tanto perché in possesso di una bellezza particolarmente marcata, ma in quanto indiscutibilmente una delle melodie più efficaci di sempre partorite da Nicholas. Non lascia tracce invece "This Town", certo non brutta, ma pure non indispensabile.

In definitiva, un grande lavoro: breve ma incisivo, con un'identità convincente e ben delineata e suonato con convinzione e passione.

L'inizio di una seconda vita per i sempre ottimi Feeder, in attesa di un nuovo album previsto per ottobre e composto da canzoni che, a detta di Nicholas, mostreranno il lato più "tranquillo" della musica di Grant e soci .

Tracce chiave: "Renegades", "Down To The River", "City In A Rut"

Elenco tracce e video

01   White Lines (02:54)

02   Call Out (03:27)

03   Renegades (03:37)

04   Sentimental (02:22)

05   This Town (02:57)

06   Down By The River (05:23)

07   Home (03:11)

08   Barking Dogs (02:05)

09   City In A Rut (02:51)

10   Left Foot Right (02:52)

11   The End (03:10)

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