La scomoda definizione di “disco della maturità” sembra trovare invece una sua utilità nel descrivere il nuovo lavoro dei britannici Foals.
Il precedente “Holy Fire” ha creato per la band capitanata da Yannis Philippakis due precedenti “scomodi”: la prima vera hit radiofonica, “My Number”, e la crescita esponenziale di una popolarità già in parte precedentemente costruita piano piano con due grandi album, pieni di belle cose (“Spanish Sahara” in testa). Questo nuovo “What Went Down” arriva in coda ad un’inconsueta attesa per la nuova prova del gruppo, alimentata dal supersingolo di lancio eponimo (stranamente energico ed aggressivo, almeno in confronto alla precedente produzione) e da un secondo estratto, “Mountain At My Gates”, che sfodera e lucida invece il lato più classicamente pop dei ragazzi di Oxford.
Gli ingredienti sono più o meno i soliti (tastiere, chitarre math e ritmiche funk a condire il tutto, oltre al dream pop e il tiro commerciale dei migliori Coldplay negli episodi più accessibili), ma stavolta l’amalgama porta ad una coesione di fondo estranea alla precedente produzione del gruppo. Detto dei due singoli, strategicamente piazzati in vetta alla tracklist, il menu, come sempre vario, stavolta ha anche un bel filo conduttore che porta il disco a scorrere compatto, convincente e soprattutto privo di riempitivi. La band convince appieno nei momenti più energici come il synth pop di “Birch Tree” (sorta di sequel della già citata “My Number”), la zeppeliniana carica grezza di “Snake Oil” e nel tiro funkeggiante di “Night Swimmers” e “Albatross”. Così come non annoia quando l’atmosfera si fa più soffusa: splendida in tal senso la chiusura “A Knife In The Ocean”, e convincente anche la ballad “Give It All”, già proposta come traccia promozionale.
L’esecuzione vocale di Philippakis è finalmente sicura e mai incerta, come a volte capitava nei precedenti capitoli, e la produzione di James Ford dei Simian Mobile Disco è, come gli capita spesso ultimamente, impeccabile.
Il salto tra le band di spicco del panorama musicale britannico è stato fatto, e la maturità per i Foals sembra raggiunta, spalancando interessanti scenari per il futuro. Al prossimo lavoro in studio il compito di confermare o smentire questa sensazione.
Traccia migliore: A Knife In The Ocean
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Altre recensioni
Di Insect_Reject
What Went Down è un ottimo disco di rock moderno, suonato come si deve e arrangiato ottimamente.
Il frontman Yannis Philippakis, mai così deciso e diretto nel cantare prima d'ora, coniuga strofe sofferte a momenti sospirati e ragionati.