Syd Barrett che incontra gli Mgmt che incontrano i Velvet Underground che incontrano i Tame Impala. Questa la prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando il nuovo album dei Foxygen.

We Are The 21st Century Ambassadors Of Peace & Magic. Un titolo chilometrico che racchiude la profonda devozione della band verso gli anni sessanta, i fiori nei cannoni, i simboli della pace e i sandali ai piedi. In una parola, hippie. Un suono hippie aggiornato però ai giorni nostri, al mondo della musica indie. Pubblicato dalla Jagjaguwar, il disco è il perfetto esempio di come nel 2013 si possa ancora attingere a piene mani da un'epoca ormai lontana, da un periodo che molti di noi hanno visto solo sui libri di storia, senza cadere mai nel già sentito.

Le canzoni dei neozelandesi Foxygen non solo sono divertenti e brillanti, piene zeppe di psichedelia e surf rock, ma sono soprattutto una boccata d'aria fresca per tutti quelli che, come me, si sono stancati delle mode, dell'hype, della plasticosità della musica odierna. I due Foxygen riescono a ripristinare il buon vecchio rock senza fronzoli. C'è il fare sbarazzino di Mick Jagger in "No Destruction", c'è la voce roca e urlata di Ray Davies in "On Blue Mountain". Nella pazzoide titletrack, o nel singolo "Shuggie" non mancano le citazioni dal passato, ma si scorge anche l'ispirazione del duo, la voglia di dimostrare che non sono solo dei ragazzini innamorati degli anni sessanta. Si rallenta solo alla fine, con quella "Oh No 2" che riesuma quel mostro sacro di John Lennon.

Foxygen, ovvero come imparai a non preoccuparmi delle mode e ad amare il rock'n'roll.

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