Pittore e intellettuale che ha lavorato occasionalmente in cinema e televisione; regista de Il profumo della signora in nero (1974) e autore, secondo le recensioni, della fiction Rai "Giorni da Leone".

Regista considerato capace di un forte impatto visivo: cura dell'allestimento scenografico e uso espressivo del colore. Il profumo della signora in nero (1974) è citato come esempio di massimo picco del thriller all'italiana; musiche dell'esordiente Nicola Piovani; interpreti notevoli come Mimsy Farmer, Mario Scaccia e Orazio Orlando.

Le recensioni presenti su DeBaser mettono in luce Francesco Barilli come pittore e autore cinematografico che con Il profumo della signora in nero (1974) ha realizzato uno dei picchi del thriller all'italiana. L'analisi sottolinea la cura formale, l'uso del colore e la forza atmosferica del film. Musiche di Nicola Piovani ed eccellenti caratterizzazioni degli attori completano la lettura.

Per: Appassionati di cinema italiano, fan del giallo/thriller, cinefili curiosi

 Opera di un pittore/intellettuale prestato solo occasionalmente al cinema o alla televisione (recentemente autore della fiction Rai "Giorni da Leone"), il film in commento rappresenta, a mio parere, uno dei massimi picchi del thriller all'italiana, assieme ai più noti "Profondo rosso" ('75) e "La casa dalle finestre che ridono" ('76), superando addirittura i segnalati lavori quanto ad eleganza di messa e fotografia, oltre che per impatto emotivo.

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