C'era una volta un prezioso artista che cantava di immagini e di luoghi della mente, c'era una volta un impagabile affabulatore, c'era una volta un cantastorie.
C'era una volta un Ungaretti tradito che parlava di generali sconfitti, c'era una volta una storia che parlava di guerra, c'erano una volta figli di madri senza più figli.
C'era una volta un sogno metropolitano, c'era una volta lo sguardo fiabesco di un cantautore, c'erano una volta storie di zingari, di amanti perduti, di Natali lontani.
C'era una volta un triste spaccato sull'esistente, c'erano un tempo campane dal suono lugubre, c'erano un tempo carceri ricolme, c'erano un tempo esecuzioni sommarie, c'era una volta il dolore.
C'era una volta uno che prima di fare il '68 aveva fatto il '56, era il Natale in cui si incollavano le fotografie dei carri armati su pezzi di cartone, c'era una volta il gusto del ricordo, c'era una volta.
C'era una volta De Gregori, adesso non c'è più.
Elenco tracce testi samples e video
01 Generale (04:19)
Generale
dietro la collina
ci sta la notte buia e assassina
e in mezzo al prato c'� una contadina
curva sul tramonto
sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale
dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa pi� fermate neanche per pisciare
si va dritti a casa senza pi� pensare
che la guerra � bella anche se fa male
che torneremo ancora a cantare
e a farci fare l'amore, l'amore dalle infermiere.
Generale
la guerra � finita
il nemico � scappato, � vinto, � battuto
dietro la collina non c'� pi� nessuno
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono
e a dormire non ci vogliono andare.
Generale
queste cinque stelle
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno
dentro il rumore di questo treno
che � mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno
tra due minuti � quasi giorno
� quasi casa
� quasi amore.
02 Natale (02:35)
C'è la luna sui tetti e c'è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
è un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che ci hai
Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
05 Renoir (02:37)
Gli aerei stanno al cielo
come le navi al mare
come il sole all'orizzonte la sera
come � vero che non voglio tornare
a una stanza vuota e tranquilla
dove aspetto un amore lontano
e mi pettino i pensieri
col bicchiere nella mano.
Chi di voi l'ha vista partire
dica pure che stracciona era
quanto vento aveva nei capelli
se rideva o se piangeva
la mattina che prese il treno
e seduta accanto al finestrino
vide passare l'Italia ai suoi piedi
giocando a carte con il suo destino.
Ora i tempi si sa che cambiano
passano e tornano tristezza e amore
da qualche parte c'� una casa pi� calda
sicuramente esiste un uomo migliore.
Io nel frattempo ho scritto altre canzoni
di lei parlano raramente
ma non � vero che io l'abbia perduta
dimenticata come dice la gente.
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Altre recensioni
Di gino
"Un dolore di quelli che induce a rivedere la direzione artistica che si era intrapresa."
"In questo disco De Gregori tocca un lirismo forse più raggiunto, coadiuvato da un carattere musicale riservato ed acustico."