"Funeral Party" (2007)
Fotografato dalla critica come la miglior commedia inglese degli ultimi anni (una sorta di "4 matrimoni e un funerale" tanto per indenderci), giunge sugli schermi cinematografici "Funeral Party" dell'affermato regista Frank Oz, che personalmente ricordo più per "Tutte le mani di Bob" con un sontuoso Bill Murray, che per il ben più famoso "In & Out".
La giornata è di quelle allegre ed allora mi lascio convincere che lo spettacolo delle 22.30 post allenamento sia proprio quello appropriato per concludere degnamente un buon lunedì in gaia compagnia.
La forza della pellicola non risiede tanto nella bravura degli attori, ma nella storia rigorosamente esagerata e nella situazione assurda d'insieme che man mano si crea. Non esiste un vero e proprio protagonista, ma ci sono solo personaggi, più o meno normali, che nella sede meno appropriata (il funerale di un loro famigliare), tirano fuori un set di scheletri nell'armadio di tutto rispetto. Scene esilaranti, assurde, per una serie pressoché infinita di gag (non tutte riuscite), che mantegono alto il ritmo del film, vibrante e quindi scevro di punti morti.
Il rischio ovviamente è quello dell'eccesso, del non voler porre fine alle situazioni più irreali e paradossali che mente umana possa partorire. Sia ben chiaro che "Funeral Party" il limite lo raggiunge (e lo supera), ben presto ma lo fa con stile nel senso che mi ha dato l'impressione di voler essere in tutto e per tutto esagerato e di non essere giunto per caso al punto di dipendenza della gag a tutti i costi. Insomma per 90 minuti abbondanti si cerca di distruggere la sacralità della funzione funebre (e come ogni commedia inglese ci pensa anche il prete a dare una spallata nella giusta direzione) e, se si entra nell'ottica di un film dissacrante e volutamente pompato in ogni suo aspetto, ci si può anche divertire.
Alla fine, puntuale, proprio quando si è giunti all'apice del trash arriva una quintalata di grassa melassa spalmata sul monologo schifosamente retorico e politically correct di elogio funebre. Per fortuna il regista non allunga il film che, al contrario, si chiude con velocità senza farci venire il diabete.
Carino e divertente. 2 stelle e mezzo
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