Gallhammer è un combo di tre ragazze, di Tokio, il cui nome si ispira all'extreme metal band Hellhammer.

Questo album, come già fatto dai Cradle of filth col pop (o commerciale, come volete), ha il pregio di connettere il black metal ad un genere distante da esso, ovvero il punk.

Ad ogni modo il cd si apre con ‘Onset of the age of despair' dove innesta la matrice black con il riverbero tenebroso ed il groove di chitarra, al quale succedono i tamburi, nonché le linee vocali, che sono precisamente quelle che attribuiremmo alla strega di Blair del famoso film. I testi, nella traccia come nel cd, sono scarni e crepuscolari. La traccia prosegue su un ritmo più da parata, ottimo invece il mixaggio.

Speed of blood', riprende sul ritmo da parata, e sulla voce da film horror; i testi del tutto incomprensibili, sonoramente abbiamo una chitarra (almeno credo) frenetica, dal suono particolare, che reitera alcune note a turno. ‘Blind my eyes' innesta le coordinate punk, stese su un sound alleggerito, scandito dai riff di chitarra. La voce riprende uguale a prima, ma poi sopraggiunge un'altra cantante con una vocina ridicola che credo riescano ad emettere solo i nipponici. ‘Delirium daydream' non è meno assurda della precedente, sempre punk.

Ripper in gloom' consiste in arpeggi acustici sostenuti poi dalle percussioni, i testi sono sempre brevi proposizioni (quasi sempre ripetute) .'Killed by the queen' prosegue uniforme alle precedenti nello stile punk. ‘Song of fall' presenta un bell'accordo di pianoforte, lungamente ripetuto fino all'avvento della batteria, il testo della canzone, brevissimo, è questo: fall in fall and dream in dream / i am in fear and eternal fall; seguono dei riff doom, e nuovamente le strofe pronunciate dalla ‘strega' nipponica. ‘World to ashes' è una canzone che alterna clean voice allo scream, stile doom scarno. ‘Slog' e ‘Long scary dream' chiudono il disco e sono praticamente identiche fra loro.

In conclusione un cd fuori dagli schemi, un po' ripetitivo, fluttuante tra black, prime due tracce, punk e doom scarno per le restanti; testi ugualmente scarni. Ad ogni modo a me ha divertito, però avendo inizialmente citato una delle band a mio dire fra le più geniali, non vorrei ispirare raffronti improbabili. Poi i gusti son gusti, ognuno ha i suoi. Tornando al cd, ottima la qualità del suono, che risulta sempre limpido.

Elenco tracce e video

01   At the Onset of the Age of Despair (07:50)

02   Speed of Blood (03:09)

03   Blind My Eyes (03:23)

04   Delirium Daydream (03:26)

05   Ripper in the Gloom (04:31)

06   Killed by the Queen (02:24)

07   Song of Fall (06:18)

08   World to Be Ashes (04:08)

09   SLOG (08:35)

10   Long Scary Dream (06:47)

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Altre recensioni

Di  sfascia carrozze

 Niente di più errato.

 Occorre una certa dose di savoire-faire ad inserire inattesi squittii vocalici di chiara filiazione jap-pop in questa anemica et insalubre melma.