Sei ragazzi alessandrini, dopo qualche anno passato in un garage sotterraneo a prendere umidità, cercando la propria identità musicale tra cover (Pearl Jam, Mad Season, Queens of the Stone Age, Marlene Kuntz ...) e jam session interminabili, rischiando ogni volta di rimanere schiacciati e ghigliottinati dalla basculante assassina, danno mano al portafoglio per mettere su questo demo il parto malato delle loro menti.
Inquietudine racchiude cinque brani ben studiati, suonati e prodotti, il cui genere si può definire alternative indie rock che prende un pò dagli Afterhours più malinconici, con un pizzico di sonorità dark new wave anni 80 dei primi Litfiba.
Potete ascoltare qualcosa su http://www.myspace.com/garageolympomusic
Luca "Ian Gillan" (non perchè canta come lui, è un'altra storia..) alla voce, Max "alla ricerca dell'effetto distorto perduto" alla chitarra solista, Frentzen "Pearl Jam man" alla chitarra ritmica, Claudio "Dark man" alle tastiere, Gus "Stone age man" al basso e Fabrizio "Magic & light touch man" alla batteria confezionano questo prodotto che merita, a mio parere, un ascolto e un pò di attenzione nell'underground del Web, dove chiunque può mettere in rete la propria musica e i propri pensieri in libertà senza condizionamenti o censure imposte.
Un arpeggio sottile di chitarra introduce "Inquietudine", seguito da armonie pacate e ombrose di tastiera e tocchi leggeri di batteria e basso, mentre la voce entra per ultima, con toni bassi e sommessi, profonda, quasi sussurrata a volte. Tutto prende lentamente quota, le chitarre acquistano spessore nel ritornello e la voce di alza maestosa e potente, lasciando poi spazio alle chitarre e riemergendo nel finale distorto.
Questo è a grandi linee lo stile compositivo dei Garageolympo, pezzi che partono sommessi e tenebrosi, intrisi di una sottile bellezza agreste, claustrofobici e inquietanti, tanto da farti sentire come chiuso in una scatola con la loro musica e farla esplodere insieme all'urlo di Luca ("Ciò che mi dai"), oppure restare invischiato nell'incedere a tratti psichedelico di "Ogni volta".
Dategli un'occhiata se volete e rimetto a voi il giudizio...
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