Lo sapete, vero, che prima o poi dovrete rimettere i vostri piedi, ormai abituati a ciabattare tutto il giorno, in quelle maledette scarpe?

Vi state godendo questo succedaneo di quella vita da pensionati che, ora più che mai, sarà per molti di noi solo una fugace chimera?

Stiamo vivendo come degli amabili settantenni e, magari, ci piace pure.

Io mi sono attrezzato. Sto qui a rompere il cazzo con le mie storie, i pantaloni del pigiama tirati fino alle ascelle, inveendo contro la televisione in coro coi nostri Sindaci e Governatori regionali.

IN GALERA! IN GALERA!

Ora, per darmi un tono, dirò che ad almeno una categoria di persone – so per certo – che la galera può fare un gran bene: i cantautori!

Ma lo sai a quanti cantautori in cerca di ispirazione potrebbe fare bene un po' di vacanza a spese dello Stato?

No, non mi sono rincoglionito (magari pure, ma quello è un altro discorso). E c’ho le prove di quello che dico!

Prendi, per esempio, il nostro Gary "il rosso".

(Ok, è una storia di cinquant’anni fa, roba da pensionati. Appunto!)

Allora, lui aveva suonicchiato in giro per una decina di anni. Era anche salito sul palco insieme a Gary U. S. Bond, aveva persino suonato in un gruppo con un futuro Silver Apples, ma – niente! - non era mai riuscito ad essere nulla di più che un signor nessuno.

Così ce lo ritroviamo nel '73, in una comune, sommerso da barba e capelli rossi, freakettone fuori tempo massimo a mantenersi spacciando un po' di hashish col suo amico Chico Cardillo.

Il problema è che il buon Nixon, proprio in quel periodo, aveva deciso di dare una bella ripulita al paese. E aveva deciso di cominciare proprio con spacciatoruncoli, hyppies, capelloni e sballati vari.

Il nostro Gary - un tipo che i g-men del nostro Nixon avrebbero messo dentro a prescindere - si fa beccare con le mani nella marmellata (marmellata di hashish) e si busca tre anni di gabbio.

Ma, prima che la sentenza diventi effettiva, Gary decide di incidere un disco.

Tipo ultimo desiderio del condannato.

Un pugno di amici (tra cui una splendida violoncellista, tale Maureen Wells), glielo suona e il suo compare Chico glielo produce. Si inventano persino un'etichetta discografica per produrlo.

Ne stampano un paio di migliaia di copie e poi se ne vanno belli mogi in gattabuia.

E così Gary sparisce.

Ma il disco no!

E cazzo, è bellissimo!

Chi ne sa più di me scriverà che è un miracolo in bilico tra lo Skip Spence di "OAR" e il Crosby che non riesce a ricordare il suo nome; io, per non sapere né leggere né scrivere dico: anche Tom Rapp e i suoi Pearl's Before Swine più acustici.

Un miracoloso equilibrio di cantautorato folk, psychedelia trasognante, piccole stramberie soffuse ed una sottile tristezza da "fine di un'epoca".

Gary sparisce, ma il disco comincia a girare sotto traccia; finisce in molte mani giuste, David Tibet, Joanna Newsome, "prezzemolo" Banhart, Kid Millions degli Oneida, e insomma gente così.....

In Italia viene stampato in copie pirata che vengono vendute a prezzi da tagliagole.

Poi finisce in mano a Ben Chasny. E Ben ci si fissa proprio: incide una cover di "Thicker Than A Smokey" tratta dal disco suddetto, poi parla con i tipi della Drag City e li convince a ristampare "Red Hash" ed a mettere sotto contratto Gary "il rosso".

Ok, ma Gary dov'è?

Bhe, Gary è scomparso.

Ma Ben mica si arrende!

Così fa stampare sulla copertina di un disco dei suoi Six Organs of Admittance la frase: "chiunque abbia notizie di Gary Higgins è pregato di contattare la Drag City.

Morale: Gary riappare, il disco è ora nel catalogo Drag City. E Ben, Gary, se lo è portato pure in concerto con lui.

La Drag city gli ha anche fatto incidere un altro disco: "Second".

"Second" è bello, indubbiamente bello.

Ma....

Manca qualcosa....

Come dire: quella magia....

Che sia il caso di rimandarlo in galera?

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