Carezze post-atomiche intrise di una rabbia genuinamente toscana. Pulsioni europeiste senza mai rinnegare le radici. Lancinante bisogno di espressione per dimostrare che il rock prima che musica è attitudine. La buona famiglia che soffoca un carattere irrequieto da purosangue come nella miglior tradizione del Palio. Siena un vestito troppo stretto, quindi la fuga; prima Milano, da subito seconda pelle; la gavetta con i primi incontri importanti nel circuito off; poi la delusione per quell’America sognata e idealizzata; infine Berlino, la città dove tutto può accadere - e ai tempi effettivamente accadeva – per la definitiva consacrazione.
La Gianna (rigorosamente con l’articolo prima del nome) arriva nella capitale tedesca nel 1982 e da subito entra nel giro degli artisti dell’avanguardia Berlinese; per un periodo divide l’appartamento con una giovane ed eccentrica musicista londinese di nome Ann Lennox, che di lì a breve diventerà la signora Eurythmics; è però l’incontro con Conny Plank, affermatissimo produttore e inventore del krautrock (suoi i suoni della produzione dei Kraftwerk fino a "Autobahn") quello che le cambia la vita e di conseguenza la carriera. 5 anni di collaborazione e 5 anni di successi uno dopo l’altro; fino al 1987, quando Plank morirà di cancro a soli 47 anni. L’imprinting internazionale del produttore tedesco si fonde alla perfezione con la sensibilità melodica italiana dell’artista senese e "Latin Lover" ne è la (prima) prova lampante. Il pezzo che dà il titolo all’album, ormai un classico della musica italiana, è un rock energico, caratterizzato da cassa dritta e da un testo che ironizza sugli stereotipi del maschio latino, su cui la voce roca e graffiante della Gianna emerge con potenza e prepotenza. Altro episodio memorabile è costituito da “Carillon”, intenso e struggente ricordo di un amore, messo in risalto da un testo poetico, tra “profumi d’incenso, sigarette e cioccolate”; il brano parte piano e poi esplode in tutto il suo pathos. Ci sono poi le tiratissime e incazzate “Primadonna” e “Amore amore”, in cui l’ironia – da sempre uno dei marchi di fabbrica dell’artista senese – la fa da padrona; “Wagon-lits” è la storia di un’avventura clandestina su un treno, mentre l’ipnotica e ansiogena “Fumetto” pare una Sin City ante-litteram. C’è quindi l’apertura al nuovo millennio con la futuristica “Volo5/4”, tra “Dei via radio e Dei del futuro”, fino ad arrivare al pezzo “totale”, uno dei punti di non ritorno della canzone italiana; “Ragazzo dell’Europa”. Su un tappeto musicale che sa veramente d’Europa, di viaggi, di botte ed alcool, la Gianna, in questo simil-autoritratto, racconta l’inquietudine e il continuo bisogno di nuove sfide. La canzone è un piccolo grande miracolo; semplicemente da lacrime.
L’album riscuote un grande successo, complici anche musicisti di prim’ordine, tra cui Mauro Pagani e Annie Lennox alle tastiere. Per la definitiva consacrazione internazionale dovremo attendere ancora 2 anni, quando lo spleen di “Fotoromanza” invaderà tutta Europa; quello che però è già evidente è che quando si parla di rock italiano al femminile non si può prescindere - anche adesso - da Gianna Nannini, artista che in 33 anni di onorata e gloriosa carriera ha regalato e continua a regalare fulgidi esempi di grande musica.
Elenco tracce testi e video
01 Primadonna (03:49)
Ti guardo in giro e lo sai
sei proprio l'unico ormai
mi cammini mi cambi
mi produci anche i sogni
mi fai essere stereo
tu mi rubi il respiro
mi prepari il terreno
io sono solo un'idea
per la tua platea
tu mi inventi e mi dai
ogni giorno mi fai
salire sempre più in alto
tu che mi mandi in onda
non vuoi stare nell'ombra
Primadonna
non lo so non lo so
non lo so non lo so non so se questo è amore
Primadonna
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show scarica le pistole
e lasciati toccare
lasciati sfogare
come una vera star
Primadonna
tu mi sai a memoria
mi cuci addosso una storia asciugami e clichè
sempre pronti per me sulla tua scrivania
tu che metti la faccia
nella mia fotografia poi mi stampi a colori
mi vendi senza gilet
mi elettrizzi col flash
donna rock e bignè
da buttare alla stampa
tu che sbatti la sedia.
sai godere nell'ombra
Primadonna
non lo so non lo so
non lo so non lo so non so se questo è amore
Primadonna
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show scarica le pistole
e lasciati toccare
lasciati sfogare
come una vera star
Primadonna
Primadonna
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show scarica le pistole
Primadonna
non lo so non lo so
non lo so non lo so non so se questo è amore
Primadonna fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show
fai il tuo show scarica le pistole
04 Latin Lover (04:37)
Sangue caldo profumo da sballo
Medaglioni sotto la t-shirt
Marlon Brando questioni di tango
Mette in vendita il tuo sex-appeal
Ogni notte cambi faccia cambi stile cambi parole
Latin lover, latin lover
Sigarette fumate di fretta
Gli occhi frugano nei decoltés
Vedi Ornella muta muta
Che si cuce la bocca per te
Mentre tu stai cambiando macchina
Cambiando motore
Latin lover, latin lover
Latin lover, latin lover
Stai con le tue foto
Stai con I tuoi trucchi
Stai sull'orlo della notte
Stai coi tuoi disegni
Stai con le tue storie storte
Sull'orlo della notte
"Bella bimba bella bimba
Non restare così sola al sole
Latin lover"
Bere forte mischiare le carte
Per vedere quello che non c'è
Fa l'amore allo specchio
Di notte col suo negligé
Ogni volta cambi stile cambi dieta
Cambi emozione
Latin lover, latin lover
Jenny è fuori di testa stasera
Non capisce perché sei così
Beve birra non parla di guerra
Vuole il feeling subito
Mentre tu non hai voglia
Non hai voglia più di questa canzone
Latin lover, latin lover
Latin lover, latin lover
Stai con le tue foto
"Bella bimba bella bimba
Non restare così sola al sole
Latin lover"
Stai con le tue foto
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Altre recensioni
Di under
Gianna Nannini ha saputo costruirsi una carriera apprezzabile, affermandosi come prototipo italiano di rocker femminile.
Latin Lover è molto diverso dagli altri album di questa artista, forse non il più bello ma sicuramente il più interessante, specie per chi ama l'elettronica.