[DPX RA/ZE] A Draft Of June.

.ADITUS) Notturno Italiano è stato un programma storico della radiofonia nazionale della sezione esteri della RAI, utilizzava le onde medie notturne raggiungendo una parte importante dell'Europa. L'esordio nel Luglio del 1952 (Notturno d'Italia fino al 1968), la chiusura il 31 Dicembre 2011. Le sigle d'apertura di rilievo sono state Bonne Nuite Chérie e il Valzer di Giuseppe Verdi. La messa in onda andava da mezzanotte alle sei del mattino all'incirca, spesso durante la sua storia ha avuto anche collocazioni orarie diverse all'interno del palinsesto notturno.
Messaggio informativo, Inno Nazionale, Giornale della Mezzanotte (ora italiana), musica d'intervallo, poi le stazioni dedicate si scollegavano dalla stazione madre e cominciavano la programmazione. Seguivano ricollegamenti orari con la rete in modulazione di frequenza di Radio 1 per gli appuntamenti col Giornale Radio, per i notiziari in lingua straniera e per il Bollettino del Mare. A parte questo il suo cartellone prevedeva principalmente musica di altri tempi introdotta da una dizione impeccabile che era quasi impossibile ascoltare altrove, un format inimitabile.
Terminava trasmettendo un breve messaggio di chiusura e il Segnale Orario.
La Direzione era di Piero Galletti. Un programma a suo modo di culto, la cui emissione era destinata prevalentemente a lavoratori notturni, alla nicchia di appassionati di musica classica, a nottambuli e ad un pubblico colto.
La proposta musicale degli inizi era registrata su nastro per magnetofono di lunga durata collegato ad un apparato elettromeccanico deputato alla commutazione delle bobine. La RAI aveva in dotazione uno dei più grandi impianti per onde corte del tempo, per le onde medie sfruttava 1200 Kilowatt di potenza per il trasmettitore di Roma II e produceva uno dei migliori servizi radio per l'estero del Continente.
Bassa Frequenza ~ Alta Frequenza. Gamma d'onda per Radioamatori.
Il Notturno Italiano veniva trasmesso anche sul 4° Canale della Filodiffusione.
Milano, Torino, Roma, Napoli. Tempi della SIP prima dei Modem della TELECOM.

La Filodiffusione funziona ancora, è una modalità di trasmissione analogica nata in Svizzera nel 1931, ha sostituito l'AM; la radio è diffusa per mezzo di una rete di telecomunicazioni che raggiunge l'utenza tramite cablaggi telefonici installati in edifici che si servono della telefonia fissa. Utilizza una tecnica operativa simile all'ADSL. I due tipi di servizio sono incompatibili. La Filodiffusione è stata il fascino per il contenuto ed il contenitore, l'ascolto brillante della musica, senza disturbi, senza interferenze, senza alcuna interruzione pubblicitaria. Un Auditorium Stereofonico.
Col tempo le tecnologie si sono evolute ed è stato possibile seguire Notturno Italiano anche via satellite, via internet, sul digitale terrestre e su smartphone. L'Audioteca della RAI di Saxa Rubra ha cominciato a trasmettere automaticamente con i sistemi computerizzati, la "Sala Magnetofoni" è diventata in pratica un museo. L'avere attraversato tutti questi avanzamenti tecnologici ha permesso alla trasmissione di essere captata in varie parti del mondo, non solo a beneficio dei connazionali.
Tecnicamente con le onde corte si può ricevere un segnale radio da ogni parte del globo. La Filodiffusione analogica è ancora utilizzata anche se in modo residuale, ad esempio in ambienti come gli alberghi. Filodiffusori audio Alpha Elettronica.

ALONE è il nuovo progetto in corso di realizzazione e distribuzione di Gianni Maroccolo con la Contempo Records. Si tratta di un piano particolare, in divenire, non un disco chiuso ma un catalogo di diverse pubblicazioni semestrali, tutte i giorni 17 di Dicembre e Giugno. Fino ad oggi ne sono stati pubblicati due volumi (in mezzo un cliffhanger), la prima tornata prevede quattro albi tra il 2018 e il 2020. Un'idea libera di produzione musicale nella quale Maroccolo potenzia la sua visione defilata da schemi artistici e commerciali. I dischi sono per lo più strumentali, chi lo conosce bene aveva già goduto delle versioni prive di voci di A.C.A.U. in CARPA DIEM 1, disco reperibile solo acquistandone la versione originale in vinile ad edizione limitata. ALONE va letto nella doppia accezione italiana-inglese, aura vitale, ma anche solismo compositivo e personale, attenuato spesso da ospiti di riguardo.
Disco continuo, una proposta di serialità musicale sotto forma di collana che bissa un'azione dei tempi del CPI, con una sua unitarietà stilistica tematica ed editoriale, garantita dalle splendide illustrazioni ambientali di Marco Cazzato e dalla musica in racconti di Mirco Salvadori per ogni libretto. Hard Disk Recording individuale.
Tra i solchi l'innamoramento giovanile invariato di Maroccolo per la musica elettronica, Kosmische Musik intesa soprattutto nei suoi valori programmatici di emancipazione dalle forme, di ricerca spirituale verticale e libertà da preconcetti. Tangerine Dream, Cluster, Harmonia. Diverse le collaborazioni di stima come quella con Edda, nel VOL. 1 si distingue quella con IOSONOUNCANE in Tundra, un rave di 17 minuti e passa, un riuscitissimo frullato tra gli Autechre più morbidi, i FSOL più cyber-etnici e, personalmente, gli errori sistemici dei Retina.it più serrati, il tutto come se fosse remixato dai Popol Vuh, con una circolarità percussiva messa all'inizio e alla fine che è classe trasparente. Ma al di là di questi accostamenti fuori luogo (poi sfumati) da quello che fu il primo ascolto in assoluto, una jam risucchiata in un complesso di cose filtrate ad arte dalle sensibilità musicali di Maroccolo e Incani, le loro caratteristiche restano ad ogni modo distinte e riconoscibili, un vortice malioso.

25 Dicembre 1996. La Nave Yohan porta a bordo oltre 400 migranti provenienti da India, Pakistan, Sri Lanka. Nella notte si scontra con un'altra nave a largo di Portopalo in provincia di Siracusa, la F174 proveniente da Malta e diretta verso la Sicilia. La F174 si spacca e affonda a picco trascinando sul fondo 283 persone. I pescatori locali cominciarono e rinvenirne i cadaveri verso il 2 Gennaio del 1997, non dissero nulla alle autorità per evitare interrogatori e il sequestro dei pescherecci.
Questa catastrofe è rimasta sconosciuta per cinque anni. Il VOL. 2 di ALONE narra di questa sciagura, ciascun brano fotografa un momento di quella tragedia. Volume dolente rispetto al primo, rafforzato dall'impeto di Marina Rei alla batteria in alcuni pezzi e dal pianoforte argentato di Alessandra Celletti in Submersio. Poi Howie B.
Il tormento di Angela Baraldi in The Abyss di Chelsea Wolfe fa la differenza.

ALONE ZERO - NOTTURNO ITALIANO è, invece, una pubblicazione privata riservata ai soli sottoscrittori dell'abbonamento per i primi quattro volumi della serie. Packaging in fodero di cartone Blu Notte, due multitracce, '00:00-03:00' e '03:01-06:00', 49 minuti in rappresentanza di sei ore. Tutto assolutamente strumentale a parte qualche vox campionata e/o manipolata. Una composizione fondamentalmente elettro-acustica, una specie di auto-cut'n'paste di sound raramente spinto, a tratti sgranato, radiofonico, quasi low-fi, con molte sezioni ambient e molti stacchi silenziosi. Il silenzio è importante, una nuova atmosfera acquista valore proprio perché prima non c'era niente. Gli intervalli di silenzio sono altrettanto significativi quanto il rumore dopotutto, scriveva Virginia Woolf.
Nessuna immagine da ammirare e nessuna frase da interpretare, procede lungo un sentiero immerso nella notte e nella sua ombra amica.
Notturno Italiano è un evento musicale che irradia panorami stereo col fascino di una vecchia trasmissione in mono di musica tematica, diffonde risonanze come se si stesse ascoltando davvero una radio in una sessione notturna girando le manopole delle frequenze. Le pulsazioni irdial di The Conet Project, la ricezione remota di un programma trasmesso da Radio Londra del collettivo BBC Radiophonic Workshop. Scenari sonori selenici da Occidente ad Oriente, basso di metallo, cavi, astrazioni di synth, funky cibernetico verso il finale, le distorsioni di una centrale elettrica di Düsseldorf di splendore industrial. Poi le tenebre che fuggono davanti all'aurora.

Marok ama la radio evidentemente, ha amato la trilogia berlinese ed ha amato anche i Kraftwerk che facevano krautrock. È diventato famoso come bassista post-punk battente tutto tirato indietro, ma in realtà ha sempre accolto la fascinazione dell'elettronica con interesse e piacere, anche quando faceva new wave.
Si riconferma come produttore versatile alla cabina di regia per l'hard blues dei romani Life in the Woods, registra e si fonde con la no wave di Lydia Lunch in un'incisione di Patty Waters. Fa ancora altre cose. Conserva e aumenta il suo profilo particolare fuori dalle scene. Amplia la sua complessità, e la complessità non si riduce e non si spiega in una frase. Quando questo signore della musica italiana martella le corde, ne ammacca di altre di corde, quando le accarezza è capace di smuovere qualcosa dentro lo stomaco. Produce una bellezza che non è immediata. Produce una bellezza che per essere scovata va andata a cercare, quasi unica, certamente rara per chi la sa riconoscere. Non si avvertono mai cali d'ispirazione. Uno scrittore, un musicista, devono essere delle persone quasi necessariamente solitarie e Maroccolo sembra essere un perfetto solitario. Di notte ad ascoltare le onde del mare sotto l'occhio luminoso tenue del suo lucernario, a comporre.
Fedele alla linea, anche quando la linea non c'è o è dubbiosa o è perplessa.
La notte gli muove qualcosa dentro. Alone to be Continued. (EXITUS.

Carico i commenti... con calma