E' vergognoso che su DeBaser non ci sia nemmeno un accenno su questo disco... almeno per quanto ho letto. Beh, ora ci provo io...
Sensazionale. Questo è il mio primo pensiero mentre sto sentendo il primo lavoro solista di Ginevra Di Marco, che molti conoscono solo come la seconda voce del Consorzio Suonatori Indipendenti (ed in seguito collaboratrice, ma per poco, dei P.G.R.), ma non per la sua carriera solista, iniziata proprio dal 1999 con questo "Trama Tenue". L'ex C.S.I./P.G.R. è accompagnata, principalmente, negli strumenti, dal compagno Francesco Magnelli, dal bassista Eugenio Masini detto Eu, dal chitarrista Massimiliano Gambinozzi, dal batterista Cristiano Della Monica e dal secondo chitarrista Davide Della Monica (c'è un legame di parentela con il chitarrista? Chissà...).
Il disco inizia con "Canto di Accoglienza", il cui titolo dice tutto. E' un invito ad entrare in un mondo rock elettronico, che inizia ad intravedersi nella seconda traccia "Lilith", una delle canzoni più arrabbiate di tutto il cd, così come "3", canzone di lancio di tutto il cd, che colpisce subito soprattutto con il ritornello. Poi non ho parole per descrivere il modo con cui sono rimasto colpito dalla titletrack, dai suoni più soft, come si sente dalla chitarra acustica che la accompagna. Arriva "Neretva", dove il basso di Eu crea un'atmosfera molto coinvolgente in connubio con il cantato, e ricomincia la carica rock... "Itinerario né migliore né peggiore, pieno contro vuoto, sogno premonitore!", con tanto di voce vocoderata che, verso la fine, è la ciliegina sulla torta per un pezzo già bello di per sé.
"Eclissi" inizia con un suono di archi che verranno seguite a mano a mano da suoni psichedelici ed accattivanti grazie ad una chitarra wah wah. Il tutto ovviamente condito dalla magnifica voce di Ginevra, che con "Tempo Di Attesa" si fa seducente, prende subito al primo ascolto, un ottimo esempio di canzone d'amore diversa dalle solite commercialate radiofoniche. Arrivo a "Le Grandi Scoperte". Chi si sarebbe mai aspettato di sentire duettare con la Di Marco niente popò di meno che Cristiano Godano dei Marlene Kuntz? La canzone inizia proprio con la voce di quest'ultimo, ottima come al solito, e si sentono le influenze dei MK con il suono che dà Eu al suo basso, specie nel finale! In seguito, uno wah-wah molto elettronico introduce "Voci Di Richiamo", altra canzone i cui suoni lasciano già sentire un'anima rock riemergere nell'animo della nostra.
La bellissima "La Sorgente Del Futuro" chiude l'album nel migliore dei modi. E un po' mi dispiace. Perché è un cd che mi ha colpito davvero tanto, e non vedo l'ora di risentirlo per quanto è bello, sperando di sentirmi in fretta tutti gli altri che mi sono preso ultimamente assieme a questo!
Col passare degli anni, Ginevra sperimenterà suoni più leggeri nel seguente "Disincanto" del 2005, e si cimenterà nelle cover con "Stazioni Lunari Prende Terra A Puerto Libre", dai sapori un po' balcanici, un po' orientali, alla Vinicio Capossela, tanto per capirci. Dischi che probabilmente recensirò anch'essi più avanti. Entrambi i dischi verranno, come si è visto, poco considerati, ma lei verrà ammirata sempre da più persone, per quanto la sua musica sia "di nicchia". Ormai bisogna proprio dirlo: Ginevra Di Marco, assieme a Cristina Donà, è una delle migliori voci nel campo rock italiano. Per cui concludo: procuratevi questo disco. Assolutamente. Un must della musica italiana di fine anni 90.
Faccio presente che questa è la prima recensione che faccio, spero di non essere andato malissimo...
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