Lo avevo detto, lo avevo già scritto in una precedente escursione in territorio Godflesh: che presto o tardi mi sarei occupato di A World Lit Only by Fire. Ed oggi è arrivato quel giorno. "Un mondo illuminato soltanto dal fuoco" recita il titolo. Ed è esattamente così...Immagine di copertina che vuole guardare indietro nel tempo, con quei colori funebri che ricordano quel macigno Industrial-Metal che è stato, e che è tuttora, Streetcleaner. Questa volta campeggia un'unica croce, tenuta nelle insicure mani di una figura umana. Prodotto e registrato nello studio di Justin, uscito per la sua etichetta discografica. Non deve render conto a nessuno, non devono dimostrare nulla; nonostante siano passati ben 13 anni dal precedente album. Sono ancora una volta soltanto in due a suonare nel disco; i ritrovati amici Justin, alla voce e chitarre, e G.C. al basso. Una dannosa drum-machine li accompagna nello sviluppo delle trame musicali edificate nell'inquieto scorrere dei brani. Un lavoro solido, schiacciante; un ritorno al pauroso passato che li ha visti dominare negli anni novanta. Si riconfermano i signori incontrastati della scesa Industriale; un martellamento asettico, glaciale, impetuoso che tutto annienta e travolge. Oscure trame suonate all'infinito; il basso apocalittico ripetuto con monotonia sostiene la meccanicità di una chitarra ad otto corde. Completa questa dimostrazione di forza spaventosa il latrato belluino di Justin: dal growl cupo e sfiancante, passando nell'arco della stessa canzone a toni più riflessivi, puliti, quasi di facile ascolto. Ma non c'è nulla di tenue nei minuti del lavoro. Dall'iniziale New Dark Ages alla conclusiva ed interminabile Forgive Our Fathers: un viaggio senza meta, una fuga verso il nulla, una caduta in un abisso saturo di sanguinante nerissimo catrame liquido. Dissonanti note, martellamenti uditivi che lasciano a corto di fiato; la solita esperienza dolorosa per quanto mi riguarda. Ma che godimento, che fottuto e bastardo godimento per i miei poveri timpani come avviene nella devastazione di Curse Us All: 3 minuti e 47 secondi di bombardamento a tappeto, di colata siderurgica da altoforno. Ancora ai vertici, ancora da massimo dei voti...SHUT ME DOWN...

Ad Maiora.

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