10 anni di Godsmack, ci sarebbe tanto da dire. Una delle band che ha caratterizzato l'hard rock 'moderno', ha spento 10 candeline e lo fa con un greatest hits di tutto rispetto con i pezzi di maggior successo del gruppo di Boston, con tanto di cover Zeppeliana, "Good Times, Bad Times" e i vari singoli estratti dai 5 album (se si include "The Other Side EP"). Dallo stile tribale di "Voodoo" alla hit 'MTViana' "I Stand Alone", la raccolta parte dalla già citata cover che funge da title-track (francamente si poteva avere un pò più di originalità nella nomenclatura del titolo).

Non c'è niente di straordinariamente originale nell'inizio della carriera del quartetto, senonchè il fatto che Salvatore Paul 'Sully' Erna credente "Wiccano", religione neopagana che sovrappone la stregoneria a tutto, riflette la sua 'pseudo-fede'su "Voodoo", sia nel pezzo, sia ovviamente nel corrispondente videoclip, uno dei pezzi di maggior successo,ovviamente tra i più radiofonici e commercializzati della loro carriera. (Ho usato il termine 'pseudo' perchè a mio avviso puzza di trovata pubblicitaria, stile Scientology/Tom Cruise, ma potrei anche sbagliarmi).

Dopo il rock di "Greed" e "Awake" (preferisco la prima all'ultima), ecco spuntare i pezzi di quello che secondo me è il miglior CD della band, nonchè tra i più "hard" e Metal, "Faceless". "Straight Out Of Line" e "I Stand Alone" sono dei pezzi melodici ma ricchi di grintosità e la voce del vocalist Erna, di origine siciliana (altro orgoglio per il bel paese che ha esportato nel nuovo continente talenti a palate) risplende nel suo ruggito rauco, nel bel mezzo di un incrocio tra un'incallito fumatore e il leader 'Metallica' James Hetfield.

Finchè dura Ok, ma quando ci si perde nel Dio denaro, meglio farsi da parte, ed è così che la band, con l'ultimo "IV", si gioca le ultime idee di un'ottima carriera, c'è meno potenza e meno passione nella ritmica dei pezzi e molta più orecchiabilità, vedesi "Speak" e "Shinedown", ma non è da ritenersi una bocciatura. Sembra essere una carriera con alti e bassi, dai facilmente orecchiabili singoli di esordio, ai più piazzati pezzi di "Faceless", passando per una malinconica acustica "Running Blind", unico pezzo di "The Other Side EP" presente all'appello insieme a "Touchè".

Forse il titolo "Good Times, Bad Times" non è stato poi così poco originale, alla fine i 'Good' sono stati superiori ai 'Bad', e questo dovrebbe essere sufficiente per convincervi ad ascoltare questa splendida, ottima raccolta.

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