Enigmatico

Il gruppo che si pone delle domande complesse.

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Questo romanzo scritto nel 1934 m'incuriosisce non poco, qualcuno/a l'ha già letto?
Copio ed incollo quanto segue relativamente al libro:

"Op Oloop è uno statistico finlandese che abita a Buenos Aires.
Ha severamente impostato la propria vita al riparo delle certezze che soltanto i numeri gli garantiscono, plasmato il quotidiano sull’ossessione per il calcolo, ceduto a un’esistenza forgiata dalla disciplina.
È drastico nei giudizi, esatto nelle lamentele, affabile nei modi, pronto alla vendetta quando ritiene di aver subito un torto.
Svolge meticolosamente ogni capriccio della sua abitudine fino al 22 aprile 1934, quando una pressione esterna, impossibile da gestire con il solo aiuto della razionalità, prende il sopravvento sulla sua routine.
Franziska, sua promessa sposa, lo attende alla festa di fidanzamento, ma un banale incidente in taxi gli impedisce di arrivare all’orario previsto. Il contrattempo è un’onda anomala che, nel sismografo emotivo di Op Oloop, rompe gli argini della sua identità fino a inabissare la perfezione del metodo nei meandri della psiche.
Lo statistico si abbandona così a un’anarchia radicale, fa saltare ogni convenzione anche sociale di cui era stato fino a quel momento strenuo difensore."

La follia inaspettata e totale di Op Oloop dà forma all’intreccio e al suo racconto, come se Juan Filloy volesse far intendere che la letteratura è tale soltanto quando tutte le inibizioni e le reticenze vengono finalmente accantonate.

Con uno stile vivido, un tono sempre allegro e un ritmo sostenuto, Filloy restituisce al lettore il racconto perfetto e minuzioso della follia di un uomo, rintracciando nella lingua e nella forma la chiave di volta di una narrazione che si fa polifonica, con note ora stridenti, ora più dolci, riuscendo comunque nell’impresa a cui arrivano in pochi: scrivere un’opera dalla melodia inconfondibile.

"Op Oloop" di Juan Filloy, Stampato da Ago Edizioni nel 2024, 356 pagine tradotte da Giulia Di Filippo, €19,00 - ISBN: 9788894755435
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In copertina: Kyvèli Zoi, It’s About Time, 2021 - Oil on linen, 25×20 cm - Courtesy of the artist and Acappella Gallery
allen ginsberg - holy (music)

Holy! Holy! Holy! Holy! Holy! Holy! Holy! Holy! Holy!
Holy! Holy! Holy! Holy! Holy! Holy!
The world is holy! The soul is holy! The skin is holy!
The nose is holy! The tongue and cock and hand
and asshole holy!
Everything is holy! everybody's holy! everywhere is
holy! everyday is in eternity! Everyman's an
angel!
The bum's as holy as the seraphim! the madman is
holy as you my soul are holy!
The typewriter is holy the poem is holy the voice is
holy the hearers are holy the ecstasy is holy!
Holy Peter holy Allen holy Solomon holy Lucien holy
Kerouac holy Huncke holy Burroughs holy Cas-
sady holy the unknown buggered and suffering
beggars holy the hideous human angels!
Holy my mother in the insane asylum! Holy the cocks
of the grandfathers of Kansas!
Holy the groaning saxophone! Holy the bop
apocalypse! Holy the jazzbands marijuana
hipsters peace & junk & drums!
Holy the solitudes of skyscrapers and pavements! Holy
the cafeterias filled with the millions! Holy the
mysterious rivers of tears under the streets!
Holy the lone juggernaut! Holy the vast lamb of the
middle class! Holy the crazy shepherds of rebell-
ion! Who digs Los Angeles IS Los Angeles!
Holy New York Holy San Francisco Holy Peoria &
Seattle Holy Paris Holy Tangiers Holy Moscow
Holy Istanbul!
Holy time in eternity holy eternity in time holy the
clocks in space holy the fourth dimension holy
the fifth International holy the Angel in Moloch!
Holy the sea holy the desert holy the railroad holy the
locomotive holy the visions holy the hallucina-
tions holy the miracles holy the eyeball holy the
abyss!
Holy forgiveness! mercy! charity! faith! Holy! Ours!
bodies! suffering! magnanimity!
Holy the supernatural extra brilliant intelligent
kindness of the soul!
Les Vampires (1915–16) by Louis Feuillade - French Silent Crime Serial Film(with English Intertitle)

Les Vampires è un film seriale muto francese del genere criminale scritto e diretto da Louis Feuillade e uscito tra il 1915 e il 1916. Ambientato a Parigi, è con Édouard Mathé, Musidora e Marcel Lévesque. I personaggi principali sono un giornalista e il suo amico che si impegnano nel cercare di scoprire e fermare una strana banda clandestina di Apache, conosciuta come i Vampiri (che non sono gli esseri mitologici che suggeriscono il loro nome).

La serie è composta da dieci episodi, che variano molto nella durata.

Dura circa 7 ore, è considerato uno dei film più lunghi mai realizzati.

È stato prodotto e distribuito dalla società Gaumont de Feuillade.

A causa delle loro somiglianze stilistiche con le altre serie di crimini di Feuillade, Fantômas e Judex, tutti e tre sono spesso considerati una trilogia.

Appena uscito dal successo della precedente serie di Feuillade, Fantômas, e affrontando la concorrenza della compagnia rivale Pathé, Feuillade ha realizzato il film in modo rapido ed economico con un minimo di copione scritto.

Al suo lancio iniziale, Les Vampires ha ricevuto critiche negative dai critici per la loro dubbia moralità e la mancanza di tecniche cinematografiche rispetto ad altri film.

Tuttavia, è stato un grande successo per il suo pubblico in tempo di guerra, che ha trasformato Musidora in una star del cinema francese.

Da allora il film è stato rivalutato e molti lo considerano il capolavoro di Feuillade e un capolavoro cinematografico.

È conosciuto per aver sviluppato tecniche di thriller, adottate poi da Alfred Hitchcock e Fritz Lang; e l'avanzare del cinema d'avanguardia, ispirando Luis Buñuel ed altri.

È incluso nel libro i 1001 film da vedere prima di morire e gnente... anzi no, solo per veri appassionati!
Old But Gold, nel 1932 uscì queto film IL VIAGGIO DEL MORTO (Vampyr, 1932)
, ispirato al racconto di Le Fanu, "Carmilla" e gnente...
A detta di Friedrich Wilhelm Nietzsche io son "nobile" dalla nascita, poiché ha scritto in “Al di la del bene e del male” che: La profonda sofferenza rende nobili.
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Cosa significherebbe essere nobili in questo senso?

Significa acquisire una dignità interiore, una forza d'animo ed una visione superiore delle cose.

Chi soffre profondamente, se non si lascia abbattere, può scoprire in sé delle risorse nascoste, sviluppando una sensibilità maggiore, nel trascendere il bene ed il male ordinari, aspirando ad un bene e ad un male "superiori".

La sofferenza resta una sfida che ci porta a superare i nostri limiti, per poi trasformare il dolore in saggezza e ad elevare il nostro spirito (così sta scritto, mica l'ho detto io mica) e gnente...
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canzone di un noto cantautore ( rebus trovato in rete)
la clip è il suggerimento per quelli che non son buoni a fare i rebus #forse Daniele Silvestri - Il mio nemico (videoclip)
Rebus scazzatissimo - album italiano n.25
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realizzazione grafica dimmierda anzichenò
L'intervista di Fernanda Pivano a Jack Kerouac
Ricorre oggi il cinquantraquattresimo anniversario di quel 21 ottobre del '69, giorno in cui muore prematuramente Jean-Louis Lebris de Kérouac, meglio conosciuto come Jack Kerouac; è stato uno scrittore, un poeta ed a nche un pittore statunitense.

È considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori del XX secolo, nonché il padre del movimento beat, poiché nei suoi scritti esplicitò le idee di liberazione (di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione alternativa della propria personalità) relative ad un gruppo di poeti americani che venne chiamato "Beat Generation".

Fu Jack Kerouac a coniare il termine "beat" come contrazione dal termine "beatific", con un intento religioso e non politico-contestatario, come lo fu invece per la maggior parte degli scrittori legati al movimento beat.

Il suo stile era ritmato e immediato, ed ha ispirato numerosi artisti e scrittori della Beat Generation e pure musicisti come Bob Dylan.

Nel mio piccolo ho letto (trenta e più anni fa) le sue opere più conosciute, come "Sulla strada", considerata il manifesto di quella Beat Generation, "I sotterranei", "I vagabondi del Dharma" e "Big Sur", che narravano dei suoi viaggi attraverso gli States e delle brevi permanenze in varie località.

I suoi scritti riflettono la volontà di liberarsi dalle soffocanti convenzioni sociali e dalle forme dell'epoca e dare un senso liberatorio alla propria esistenza, un approfondimento della coscienza cercato anche nelle droghe (come la benzedrina o la marijuana), nella religione, cattolica e buddhista (con una forte tendenza al sincretismo e ad un cristianesimo caratterizzato da un forte slancio vitale).

Jack Kerouac nei suoi frenetici viaggi, sembrava essere alla ricerca di un luogo che gli desse stabilità interiore e riempisse quella deprimente sensazione di vuoto (simboleggiata dalla morte del fratello maggiore, Gerard, all'età di quattro anni e poi del padre) oltre che di una risposta al mistero della vita; affrontare l'enigmaticità dell'esistenza è considerata dallo scrittore la sola attività importante a questo mondo.

Morì a 47 anni per le conseguenze di una cirrosi epatica, provocata dall'alcolismo che lo aveva tormentato per gran parte della sua vita.
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"Così sono nella vita reale e se non ti piace.
Non lo voglio sapere perché
vivo la vita a modo mio."
Francis Bacon (Dublino, 28 ottobre 1909 – Madrid, 28 aprile 1992), "Study of a Figure in a Landscape" 1952
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[...] Mi piaceva star solo e immaginarmi che nessuno mi aspettava.
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo - Cuneo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) da "La casa in collina" 1948

#attentiaqueidue
Della serie "Un altro enigma per la Sfinge", e Lei... muta!
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Ovverosia "ma che c'azzecca qua Louis Daniel Armstrong?"